You’ll never walk alone Rooie

Certe volte ci ricordiamo perchè il calcio è lo sport più bello del mondo, certe volte ci ricordiamo perchè per questo sport piangiamo, gioiamo, o ci arrabbiamo. Certe volte questo avviene per cose che non accadono sul rettangolo di gioco, e questo è ciò che lo rende ancora più speciale.

Questo è quello che è accaduto al De Kuip di Rotterdam“La Vasca”. Non è un documento per cui servono molti commenti, per cui ci limiteremo a spiegare.

Rooie Marck, un uomo di 54 anni  malato di cancro in fase terminale, aveva espresso il desiderio di poter vedere la sua squadra per l’ultima volta. La società ha deciso di fargli un regalo aprendo le porte dello stadio per il primo allenamento stagionale , e l’intera curva gli ha dedicato uno striscione, intonando per lui il coro “You’ll Never Walk Alone”. Rooie, visibilmente commosso, si è alzato dalla sua barella, ed è andato verso la curva a salutare i tifosi.

E’ morto tre giorni dopo.

Al minuto 3, 50 il momento del tributo a Rooie.

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.