Mondiale Under 20, semifinali: La Francia centra la finale soffrendo più del dovuto. I rigori stavolta spengono i sogni iracheni.

Alla fine sarà la finale che tutti si aspettavano prima che le semifinali venissero giocate. Da notare però è quanto Francia e Uruguay abbiano sofferto nel superare le loro sfidanti.
I transalpini hanno trovato di fronte un Ghana tostissimo superato solamente grazie alle perle di Thauvin e ai riflessi del terzo portiere del PSG Areola. Nei primi minuti di gara i bleus hannno subito un occasione con Bahebeck lanciato da Pogba sulla fascia sinistra, ma l’esterno francese non riesce a chiudere il piattone e calcia fuori. Al 43′ arriva la prima magia di Thauvin. Il talentino del Lille si fa dare palla a centrocampo da Foulquier e partito a campo aperto effettua uno scambio con Sanogo e ritrovatosi di fronte al portire ha la freddezza di scartarlo con la suola e depositare in rete. Vantaggio meritato ma gli africani non ci stanno. A inizio ripresa arriva subito il pareggiocon Assifuah, uno che sicuramente si è fatto notare tantissimo in questa competizione. L’attaccante ghanese è bravo a liberarsi della marcatura di Umtiti e sparare sotto l’incrocio destro dove Areola non può arrivare. Qui incomincia la partita del portierone francese, perchè è qui che la Francia comincia soffrire veramente. Aboagye lo impegna severamente con un calcio di punizione. Poi poco più tardi è Anaba che di testa chiama al miracolo il portiere francese. La Francia riparte solo in cotropiede, ma uno di questi al 74′ è fatale per i ghanesi. Ancora Sanogo serve Thauvin sulla fascia che ricevuto il pallone si accentra e fa partire una rasoiata rasoterra imprendibile per Antwi. Nel finale Umtiti si fa espellere per una gomitata su Acheapong e i francesi sono costretti a giocare gli ultimi 10′ in dieci uomini. Ma è ancora Areola ad evitare guai ai suoi con una paratona sulla conclusione ravvicinata di Salifu.
Non se la passa di certo meglio l’Uruguay che suda sette camicie per superare l’ormai indiscussa sorpresa del torneo, l’Iraq. La celeste va sotto al 34′ con una punizione capolavoro di Ali Adnan che dalla fascia calcia direttamente in porta beffando il portiere uruguaiano Ravelo. L’Uruguay non riesce a trovare il pareggio e i baby gioiellini Laxalt – Nico Lopez non sprintano a dovere. Ci vuole un miracolo per superare la difesa irachena e all’88 una palla lanciata in area permette ad Alonso di fare la sponda di testa per il tiro di Bueno, conclusione sporca che lentamente s’insacca all’angolino sinistro. Nei supplementari Ravelo si prende la rivincita su Ali Adnan compiendo un miracolo sulla spizzata di testa da calcio piazzato che avrebbe proclamato il terzino asiatico ero della serata. Si va ai rigori e stavolta le preghiere irachene rivolte al cielo ad ogni intervallo di partita non bastano. Il rigore di Salman si perde alle stelle ed è decisivo. All’Iraq la certezza di non essere più una favola ma una vera realtà del calcio giovanile mondiale.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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