L’intervista – Brigata Mai 1 Gioia, Ultras di San Marino: come essere bomber non vedendo un gol da cinque anni

Molti guardano alla nazionale di San Marino con una certa curiosità, così vicina e così lontana da noi. Poco più di un sparring partner per la maggior parte degli avversari, la Serenissima ha però un suo seguito di tifosi appassionatissimi, pronti a sostenerla avendo poco o nulla in cambio.Mai una gioia. Proprio così si chiama il gruppo che sostiene la squadra del Titano (cliccate qui per la loro spassosissima pagina facebook), sospeso tra il culto per Andy Selva e la rivalità nei confronti dei “banchieri montanari del Liechtenstein”. L’importante è partecipare, come recitava una frase attribuita a De Coubertin, ma farlo con ironia è vittoria garantita.

Prima domanda banale quanto dovuta, come vi è venuto, in un’esistenza già così avara di gioie, tifare San Marino? Da Emiliani oltretutto. C’è qualche motivo particolare?
Credo che tutto inizi dall’ammirazione verso quelle persone “normali”, calciatori per passione, scaraventati puntualmente all’interno di un calcio tutto professionismo e miliardi e chiamati a rappresentare nel mondo una nazione di 61 kmq in cui manca poco che tutti gli abitanti si conoscano di persona.

La vostra è una sorta di nobile poetica “degli sconfitti”, o comunque  che ultimamente pare andare molto di moda. Da quando seguite la nazionale sanmarinese?
Prima che fosse possibile organizzarsi e presentarci allo stadio con il nostro striscione, abbiamo seguito per anni immemori la Nazionale del Titano sfidando le disturbatissime frequenze dei canali regionali di seconda fascia (molto prima dell’avvento di ADSL e Digitale Terrestre) o acquistando i quotidiani sportivi solo per leggere quel trafiletto di 2 righe dove veniva riportato il risultato dei biancazzurri. Non seguiamo mode o modelli, la Serenissima è una fede e il nostro obiettivo è quello di dare tutto il supporto possibile ai ragazzi… che da troppi anni giocano in stadi muti o con il tifo decisamente a sfavore! I nostri amici/parenti apprezzano l’impegno e ci supportano.

Quindi tifate anche squadre italiane altrettanto “poco quotate” o la vostra fede è solo per La Serenissima?
C’è chi segue la Reggiana, chi seguiva il Sassuolo negli anni bui della C 2, chi segue la Spal e di anni non bui non ne ha mai visti, chi è addirittura juventino. In primis comunque c’è la Nazionale Sammarinese (e relativo campionato, dove nemmeno lì si tifa una squadra comune)!

In quanto ultras, avete qualche rivalità particolare con altre nazionalità? Come amate dirimere eventuali controversie (sempre che ce ne siano)?
Sinceramente, visto che andiamo allo stadio da pochissimo, di tifoserie estere ne abbiamo incontrate molto poche e di controversie ancora non ne abbiamo avute… Le nostre rivalità più aspre sono ovviamente con le altre micronazioni (anche se crediamo non abbiano tifoserie organizzate), in particolar modo con quei banchieri montanari del Liechtenstein; non dimentichiamoci inoltre di Malta: quel 2 a 3 estivo grida ancora vendetta!

Serravalle, 28 Aprile 2004, San Marino batte Liechtenstein 1-0: come avete vissuto la sola e unica gioia della vostra carriera da tifosi?
E chi se la dimentica più la punizione di Andy e le barricate alzate per tutta la partita in difesa del vantaggio? Quella notte si faticò a chiudere occhio!

Bomber Andy Selva è il vostro idolo indiscusso, credete avrebbe meritato qualche chance in più nei campionati maggiori dove si è trovato a competere?
Selva è stato seguito da “IH” in prima persona negli anni in cui militò nel Sassuolo; quando è in forma è signor giocatore, ma infortuni parecchio gravi l’hanno penalizzato molto. Avrebbe meritato perlomeno di farsi una carriera stabile in Serie B.
Come idoli non c’è da dimenticarsi di Mister Giampaolo Mazza, l’uomo che non conosce la rassegnazione e, dopo 15 anni e migliaia di gol subiti, è ancora al timone della squadra. Onore a lui!

Quando pensate potrà arrivare la prossima, di gioia?
Speriamo contro il Liechtenstein in una prossima amichevole… magari in casa loro! O magari contro Gibilterra, l’ultima arrivata, con la quale daremo battaglia per l’ultimo posto nel ranking! Restando con i piedi per terra, basterebbe una rete contro una nazionale a scelta tra Ucraina, Polonia e Moldova nelle ultime partite di qualificazione… ormai sono 5 anni che non facciamo gol e i tempi sono maturi! E comunque anche se non segniamo chi se ne frega, a noi le gioie non piacciono!

La “Brigata Mai 1 Gioia” è composta da: [IH], [P], [M], [F], la Vale, l’Iri e tutta la sezione di Rovigo, i quali ci fanno presente che è d’uopo ricordare che nello zoccolo duro militano anche un laziale e la sezione di Badia Polesine (RO).

 

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.