MESSICO ITALIA PAGELLE. Ecco le pagelle di Messico Italia 1-2.
MESSICO (VOTO 5.5)
Corona 5.5, Flores 6, Rodriguez 4.5, Moreno 5, Salcido 5.5; Zavala 5, Torrado 6; Aquino 5, Dos Santos 6, Guardado 6.5; Hernandes 6.
ITALIA (VOTO 7)
Buffon, 6. Sicuro sulle conclusioni dalla distanza, spiazzato sul rigore, graziato dalla traversa di Guardado.
Abate, 6. E’ in costante proiezione offensiva, ma negli ultimi metri potrebbe osare di più. Positiva, comunque, la prestazione di Ignazio.
Barzagli, 5. L’errore in occasione del rigore meriterebbe un 4. Barzaglione reagisce però alla grande, rendendo la prestazione almeno non disastrosa.
Chiellini, 6.5. Oltre alla pulizia, quasi inedita, in chiusura, aiuta il compagno di reparto nel momento più difficile. Ci saranno, comunque, test più probanti del Messico.
De Sciglio, 7. Cresce di partita in partita, come personalità e tecnicamente. Una sicurezza in difesa e brillante anche in attacco. Mattia è il futuro di quest’Italia.
De Rossi 5.5. Spesso impreciso, corsa affannata. De Rossi non è arrivato a questa Confederations in buona forma, ma con la sua esperienza potrebbe rimediare. Invece risulta il più in difficoltà.
Montolivo 7. Qualità, tanta, e corsa, sufficiente. Montolivo sarà il capitano del Milan, non per caso. Con Prandelli in nazionale sta acquistando una dimensione internazionale rilevante.
Pirlo, 8. Il migliore in campo, per distacco. Punizione spettacolare (sfiora il raddoppio con un altro calcio da fermo), invenzioni a ripetizione, faro del gioco nonostante Hernandez lo marchi praticamente a uomo. Chicharito gli chiede più di una volta la maglia. E’ già leggenda.
Giaccherini, 6, Meriterebbe 7 per impegno e corsa. Ma il piccolo Emanuele sbaglia troppo ed è confusionario quando c’è da concretizzare. Ogni ct ha il suo giocatore “protetto”, Giaccherini lo è di Prandelli. Senza nessuna accezione negativa.
Marchisio, 4.5. Un fantasma. Corre a vuoto, sarebbe curioso contare i palloni toccati nell’ora in cui è rimasto in campo. Forse, sottolineando forse, avrebbe bisogno di un bagno d’umiltà. Troppo prezioso il Marchisio al top della forma.
Balotelli, 7. Una furia, un ciclone. Insomma, basterebbe usare una qualsiasi parola che indichi potenza. La personalità non gli manca, anche nel battibeccare con Pirlo ad ogni punizione. Il gol, bellissimo e per intenditori, è il giusto premio alla bella prestazione. Il Maracanà, alla fine, è costretto ad applaudire.
Cerci 6, Aquilani e Gilardino sv.
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