CONFEDERATIONS CUP BRASILE NEYMAR – Dopo aver risposto a Mano Menezes, che lo accusava di una certa involuzione (clicca qui per leggere la notizia), Neymar parla della Confederations Cup a tutto tondo nel corso di un’intervista rilasciata a O Globo. Vestirà la casacca che è stata, tra gli altri, anche di Pelè. Un onore e un onore: ”Ho chiesto io di avere la maglia numero 10, che nel Brasile è sempre stata ben rappresentata. E’ la casacca per eccellenza della nazionale brasiliana, basti pensare che mi ricordo di averla vista addosso a gente come Rivaldo, Ronaldinho, Kaka’ e anche Robinho. E’ un simbolo, come lo furono l’11 per Romario e il 9 per Ronaldo”. Il torneo che sta prendere il via in Brasile metterà il nuovo asso del Barcellona dinanzi a Mario Balotelli, punta (di diamante) dell’Italia.
L’ex Santos è fiducioso per il suo futuro, sia verdeoro che blaugrana: “Determinante come Balotelli? Mario è un amico e gli chiederò ancora di scambiare la maglia. Intanto posso dire che qui devo pensare a giocare il mio calcio, come ho sempre fatto. Non sono mai cambiato, e non lo farò adesso: se sono arrivato alla nazionale e’ stato perché me lo sono meritato con il Santos. Però sono due ambienti differenti e cerco di adeguarmi a ciò che mi dice l’allenatore, come dovrò fare anche nel Barcellona. E’ diverso il fatto che al Santos conoscevo veramente tutti – prosegue l’attaccante – e qualsiasi movimento facessi, poi mi arrivava il pallone. Qui invece dobbiamo ancora trovare il nostro modo di giocare, anche se le qualità di ciascuno di noi alla fine verranno fuori automaticamente”.