Una brutta Italia trova un punto d’oro a Praga contro una Repubblica Ceca che si è dimostrata una squadra ostica e capace, grazie ad un centrocampo di qualità, di creare tante occasioni da rete. I cechi partono dall’inizio con la sorpresa Libor Kozak davanti unica punta e con capitan Rosicky che si mette alle spalle di Darida, uno dei più pericolosi. Prandelli opta per il solito 4-4-2 con la coppia milanista Balotelli El Sharaawy. Gli uomini di casa partono forte e già al 15′ vanno vicini al vantaggio quando Abate in chiusura su Kozak devia la palla che era stata servita da Darida alla punta laziale rischiando di pochissimo l’autogol. Gli azzurri si salvano più tardi grazie alle paratone di Buffon che salva più di una volta il risultato, come al 34′ quando Jiracek riesce a difendere la palla lasciandosi alle spalle Abate ma calciando il pallone sopra il portierone della Juventus.
Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo, con un’Italia sempre sulla difensiva e con un Mario Balotelli sempre più nervoso. Giovinco sostituisce El Sharaawy nella ripresa ma anche il numero 10 azzurro non riesce a dialogare al meglio con l’ex punta di Inter e Manchester City. Al 51′ Rosicky trova un varco tra Bonucci e Barzagli e manda Kozak di fronte al portiere, ma la punta sciupa l’occasione. Poco dopo e ancora lui a fare paura all’Italia quando col fisico riesce a spostare Bonucci e calciare ma trovando pronto ancora una volta Buffon. A l 70′ Balotelli già ammonito si fa espellere per una trattenuta su Selassie. Al 79′ Plasil su punizione calcia in mezzo e trova la deviazione di Jiracek che colpisce il palo e che nell’occasione si fa male e viene sostituito da Kolar. Proprio il neoentrato crea l’ultima occasione dell’incontro con un tiro che fa la barba al palo. Punto importante per un’Italia che rimane prima ma che fa venire un po’ di perplessità per lo stato di forma dei giocatori in vista della Confederetions Cup.