PREMIER LEAGUE TOP FLOP Tempo di bilanci in Premier. La stagione appena conclusa ha visto trionfare per l’ennesima volta (ma purtroppo per l’ultima) Sir Alex Ferguson col suo Manchester United. L’Arsenal, insieme a City e Chelesa si è qualificato ancora una volta in Champions, a spese di nuovo del Tottenham. Retrocedono QPR, Reading e Wigan, nonostante un posto in Europa League per la prossima stagione. Vediamo quali sono stati i top e i flop di questa annata:
TOP:
– Robin Van Persie (Man Utd): Impossibile non partire da lui. E’ l’uomo copertina del 20 titolo dello United e il capocannoniere della stagione. Ogni suo gol è stato il mattoncino verso la costruzione del successo. In una stagione in cui Rooney non ha brillato, l’Olandese ha fatto innamorare l’Old Trafford. Lo United è in buone mani.
– Gareth Bale (Tottenham): I meno esperti potrebbero definirla la stagione della consacrazione del gallese. In realtà Bale è già al top da qualche anno, ma un periodo così continuo di forma e di dominio sugli avversari non si era ancora visto. Ha cominciato a segnare parecchio, entrando nella storia del Tottenham con i suoi 21 gol, uno più bello dell’altro. Per poco non portava gli Spurs in Champions . Il premio di giocatore dell’anno è meritatissimo.
– David Moyes (Everton): La chiamata per la pesantissima successione sulla panchina dello United è il giusto premio per l’ennesima miracolosa stagione del suo Everton. Porta i Toffees al sesto posto, ad un passo dall’Europa League, con una stagione giocata al massimo sin dall’avvio. Considerando il ridicolo budget estivo a confronto di quello di altre squadre (vedi QPR) si puo’ capire tanto del lavoro che lo scozzese ha fatto con ciò che aveva a disposizione. Mago.
– Christian Benteke (Aston Villa): Probabilmente dalle parti di Birmingham lo faranno santo, perchè il belga è l’unico vero protagonista della salvezza dei Villans. Con 19 gol alla sua prima stagione in Inghilterra (prima in Belgio era uno semi sconosciuto), Benteke ha tenuto a galla una squadra disastrosa, capace di subire goleade da chiunque e senza un’identità. Santo subito.
FLOP:
– Queens Park Rangers: Leggete i nomi della campagna acquisti estiva e chiedetevi se possano essere quelli di una squadra retrocessa con grande anticipo e con soli 24 punti conquistati. Un disastro. Nonostante il cambio di manager (da Hughes a Redknapp) la squadra non ha mai saputo reagire. I Rangers devono solo ringraziare Julio Cesar per non essere retrocessi dopo il girone di andata. E c’era chi quest’estate parlava di ambizioni europee…
– Javi Garcia (Manchester City): Se Van Persie è l’uomo copertina della stagione trionfale dello United, Javi Garcia è il simbolo del fallimento dei cugini del City. Lo spagnolo, pagato in estate la bellezza di 20 mln, non si è mai imposto, finendo spesso in panchina o entrando solo nelle fasi finali dei match. Insomma, un flop pazzesco, che coincide con quello di chi al City l’ha voluto: Roberto Mancini.
– Newcastle Utd: L’anno scorso la qualificazione in Europa League, quest’anno la salvezza alla penultima giornata. La differenza tra le due stagioni dei Magpies è abissale, con un crollo verticale nel girone di ritorno. Alan Pardew però in estate non ha smembrato la rosa (Ba a parte), trattenendo i gioielli Cabaye e Cissè, e rinforzandola a Gennaio con Sissoko, Debuchy, Gouffran e Yanga-Mbwia. Perciò i 41 punti ottenuti non hanno scusanti, nemmeno l’approdo ai quarti di finale di Europa League. Deludenti.
– Luis Suarez (Liverpool): Per ciò che ha regalato sul campo potrebbe contendere a Bale e a Van Persie il titolo di giocatore dell’anno. Le sue splendide giocate e i suoi gol (23 quest’anno) hanno salvato la pessima stagione del Liverpool. Poi però c’è un aspetto di Suarez per cui dal paradiso dei top finisce nel baratro dei flop: il carattere. Dopo i fatti di razzismo contro Evra, l’urugaiano si è aggiudicato 10 giornate di squalifica mordendo il braccio di Ivanovic. Ci si chiede come un giocatore del suo talento possa essere così nocivo a sè stesso e alla propria squadra. Talento sprecato.