Real Madrid, Mourinho scatenato: “Pepe riserva di un ragazzino, Iniesta? Pensi al Barça”

Real Madrid, Mourinho scatenato: “Pepe riserva di un ragazzino, Iniesta? Pensi al Barça”

REAL MADRID MOURINHO. In attesa del match con il Malaga il tecnico portoghese si concede ai giornalisti, dando ulteriore prova del clima di forte tensione presente tra le Merengues.

Lo Special One, senza freni, critica duramente Pepe, suo pretoriano fino a pochi giorni fa, che ha deciso di prendere le parti di Iker Casillas, allontanato dall’allenatore. “Pepe è frustrato perché ha 31 anni, era un titolare indiscutibile ed è stato travolto da un niño di vent’anni, un niño che io ho deciso di far giocare (il 20enne Varane n.d.r.), una delle poche decisioni mie che non è stata contestata né dalla stampa né dal pubblico. Posso capire la sua frustrazione, non è una situazione facile per lui, la vita di Pepe è cambiata a livello sportivo” Critiche di Mourinho anche verso Iniesta, che si era anch’egli schierato dalla parte del compagno di nazionale: “Iniesta è libero di pensare quello che vuole, ma credo che in realtà dovrebbe badare solo alla sua squadra, che dipende talmente tanto da Messi che senza di lui ha fatto ciò che ha fatto in Champions”.

Lo show non finisce qui, infatti continuano le sue critiche verso Casillas: “Io sono l’allenatore e devo fare delle scelte. Pensate, stuudiate, ragionate, non fatte tirando una moneta. Come portiere Diego Lopez mi piace più di Casillas. Non ci sono problemi personali, non voglio pregiudicare nessuno. É una questione tecnica: a me piacciono i portieri che giocano bene coi piedi, che escono bene, che dominano lo spazio aereo. Casillas è un portiere fantastico tra i pali ma io preferisco un altro tipo di portiere. Reclamo la mia indipendenza decisionale, posso avere la mia opinione? Allo stesso modo Casillas può preferire un altro allenatore, Del Bosque, Pellegrini, uno più offensivo o difensivo. Nessun problema. Io però preferisco Diego Lopez e con me gioca lui. Niente di più”.

Le sue frequenti lo hanno reso scomodo e ingombrante anche all’interno dell’ambiente madridista: “Io non sono per l’ipocrisia, io seguo un altro cammino. Non so quanti amici lascio qui, ma sinceramente non mi importa. Io ho tanti amici in tanti posti: al Chelsea, all’Anzhi, al Galatasaray, al Napoli, all’Inter, al Bologna”

 

Guai invece a parlare di dimissioni: “Non ho mai pensato di dimettermi, anzi, ho pensato di continuare. E già che ci siamo lasciatemi dire una cosa: io sarò pagato finché sarò l’allenatore del Real Madrid. Nel momento in cui non lo sarò più non prenderò un euro. La gente pensa che tutto questo rumore sia una mia manovra per andarmene.”