Le pagelle di Barcellona-Bayern Monaco: Robben spaziale, tra i blaugrana Piqué l’ultimo a mollare

PAGELLE BARCELLONA BAYERN MONACO. Tra i blaugrana, umiliati anche in casa, pessime le prestazioni di Villa e Xavi. Nelle file dei bavaresi difficile trovare note stonate, con Robben e Muller sugli scudi.

BARCELLONA

Victor Valdés 6: sui 3 gol difficile trovare colpe del portiere, che tuttavia ad inizio partita rischia il calcio di punizione in area prendendo con le mani un retropassaggio. E’ la sua ultima partita in Champions col Barcellona, sperava in qualcosa di meglio.

Daniel Alves 5,5: attacca Alaba e lo costringe a restare in linea, si rende pericoloso con un paio di cross insidiosi: cala poi alla distanza assieme a tutti i suoi compagni.

Adriano 5: Robben è semplicemente più forte, assieme a Piqué deve dare una mano ad un ingenuo Bartra.

Bartra 4,5: non è al livello di una semifinale di Champions, e si vede: tenta sempre l’anticipo e viene sempre bucato da Ribery e Muller, deve ringraziare Piqué che lo salva più di una volta. Nel finale sfiora il gol con un colpo di testa sporco su corner. (Dall’87’ Montoya S.V.)

Piqué 6,5: due recuperi da applausi nel primo tempo, prima su Robben, poi su Schweinsteiger. Nonostante lo sfortunato autogol, è lui l’ultimo ad arrendersi e per distacco il migliore dei suoi.

Song 5,5: è il vero enigma della vigilia per i blaugrana: gioca davanti alla difesa ma di fatto funge da terzo centrale, cercando di rattoppare i buchi lasciati da Bartra, subisce comunque la superiorità bavarese.

Xavi 5: da lui ci si attendeva un salto fi qualità data l’assenza di Messi; sempre ordinato e preciso ma si vede pochissimo, oscurato dal lavoro di Martinez e Schweinsteiger. Esce al 55′, bocciato. (Dal 55′ Sanchez 5,5 entra per dare brio ma non è particolarmente efficace, due cross e nulla più, si fa sempre più concreta l’idea di una sua cessione a fine stagione).

Iniesta 5: stesso discorso di Xavi, dimostra la sua difficoltà ad essere un leader in sostituzione dell’argentino. Uscirà al 64′, non una grande semifinale per lui. (Dal 64′ Thiago Alcàntara 5,5: il figlio di Mazinho entra a qualificazione già svanita da tempo)

Fabregas 4,5: forse distratto dalle voci che insistono su un suo clamoroso ritorno all’Arsenal, non si è mai visto e la squadra ne ha risentito. Il più in difficoltà, perde di netto il duello in mezzo al campo con Schweinsteiger, che per giunta era diffidato.

Pedro 5,5: il più frizzante la davanti, suo di fatto l’unico tiro in porta – non irresistibile – del primo tempo, è bravo Neuer a deviare in angolo.

Villa 4,5: il guache è l’ombra del calciatore delle scorse annate: si vede pochissimo, totalmente annullato da Van Buyten e Boateng, più fisici ma nettamente più lenti di lui. Soffre più di tutti la mancanza di Messi. L’unico pericolo lo crea sul 2-0 ospite, colpo di testa che sfiora il palo.

BAYERN MONACO

Neuer 6: il voto è simbolico, poiché non corre alcun tipo di pericolo: per lui solo ordinaria amministrazione, in finale lo attendono Lewandowsky & co, sarà tutta un’altra musica.

Lahm 6,5: il capitano, diffidato, contiene nel primo tempo le incursioni di Pedro, nella ripresa – specialmente dopo il primo gol – tutto facile. (Dall’87’ Rafinha S.V.)

Alaba 6,5: considerato l’anello debole della difesa. commette un paio di ingenuità nella ripresa, tuttavia se la cava alla grande su clienti scomodi come Villa e Dani Alves. Suo il lancio per il primo gol di Robben.

Van Buyten 7: un muro: i vani tentativi degli spagnoli si infrangono su di lui. Nonostante la mole e la differenza di passo annulla Villa e non concede una vera e propria palla gol in tutto l’arco del match.

Boateng 6,5: stesso discorso del belga, dalle sue parti non si passa.

Javi Martinez 7: frangiflutti, è sublime in posizionamento e spadroneggia a centrocampo contro gente come Xavi, Iniesta e Fabregas. Il Bayern lo ha pagato caro, 40 milioni, ma è una pedina fondamentale nello schacchiere di Heynckes. Gioca anche se diffidato, a risultato acquisito viene sostituito. (Dal 74′ Tymoschuk S.V. tutto facile per l’ucraino, la partita è già finita da tempo)

Scweinsteiger 7,5: come per Javi Martinez, recupera palla e riparte: le azioni pericolose partono quasi sempre da lui. Come lo spagnolo è diffidato, la finale la giocherà, cercando di rimediare all’errore decisivo ai rigori l’anno scorso. (Dal 65′ Luiz Gustavo 6,5: sostituisce Scweiny ed è lui pure diffidato, suo il lancio a Ribery che scaturisce l’autorete di Piqué).

Ribéry 7: parte sottotono e sbaglia qualche tocco di troppo, ma quando duetta e combina con i compagni in attacco è un piacere per gli occhi: nella ripresa Dani Alves non lo prende mai: suoi i due cross in fotocopia per il secondo ed il terzo gol dei bavaresi.

Muller 7,5: partita sontuosa: nelle combinazioni offensive lui c’è sempre, lotta con Song, Bartra non lo prende mai: timbra il cartellino con il terzo gol, colpo di testa su assist di Ribéry.

Robben 8: nella notte del Camp Nou è lui la stella più luminosa: gli avversari non lo prendono mai – va vicino al gol già nel primo tempo, fermato da uno strepitoso recupero di Piqué. Le marcature le apre lui con un classico gol “alla Robben”: raccoglie il cambio di campo, si accentra sul suo sinistro e fulmina Valdés. Fenomeno vero.

Mandzukic 6,5: partita di sacrificio, lo si vede soprattutto in fase di copertura e interdizione. Non ha vere e proprie palle gol ma è prezioso per il lavoro sporco sui centrocampisti avversari, gioca molto per la squadra e per i compagni.

 

 

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.