Aston Villa-Sunderland 6-1: i Villans non perdono l’ultimo treno per la salvezza

PREMIER LEAGUE ASTON VILLA SUNDERLAND. “Dobbiamo giocarla come se fosse la nostra finale di Champions League”. Alla luce dei 6 gol subiti al Villa Park, le parole di Di Canio nella vigilia di Aston Villa-Sunderland suscitano quasi ilarità. La situazione dei Blackcats si complica di nuovo dato che, proprio i rivali di questa sera, li hanno trascinati nel limbo della lotta salvezza. Una prestazione convincente quella della squadra di Lambert ma la vera sfida sarà riconfermarsi a livelli simili nelle prossime gare.

La prima occasione arriva al 7′. Gardner raccoglie un cross di petto in area ed elude l’uscita avventata di Guzan ma l’attaccante del Sunderland non riesce a segnare a porta sguarnita da posizione defilata. Poi, per un quarto d’ora, il nulla. La partita non decolla. Le squadre hanno paura di scoprirsi troppo e sentono la pressione del match. Il Sunderland esprime un gioco più fluido mentre l’Aston Villa è molto impreciso e vacillante in difesa.  Al 25′ arriva la prima occasione per la squadra di casa: Agbonlahor, lanciato da un filtrante centrale di Benteke, si trova a tu per tu con Mignolet: l’attaccante dei Villans colpisce però male e manda la palla a lato. Il gol sfiorato da Agbonlahor galvanizza l’Aston Villa e la partita prende finalmente il via, tanto che al 31′ la squadra di casa passa in vantaggio: Vlaar parte da centrocampo in rincorsa per colpire di prima una palla rimpallata dall’area del Sunderland. Il tiro dai trenta metri si insacca alla destra di Mignolet (non troppo agile nell’intervento). Il pareggio dei Blackcats arriva immediatamente (32′): due triangolazioni perfette sulla sinistra portano Rose a concludere davanti alla porta avversaria. L’attaccante del Sunderland è bravo nel piazzare la sfera con un tocco morbido alla destra di Guzan. Il pareggio dura però pochi minuti: al 38′ l’Aston Villa ritorna in vantaggio, stavolta con Weimann: sfruttando un cambio di gioco sbagliato degli avversari, i Villans partono in contropiede: Lowton serve con un diagonale preciso Weimann, il quale stoppa indisturbato e infila Mignolet. Gli ultimi dieci minuti di gioco sono molto simili alla prima parte del primo tempo, caratterizzati quindi da un brutto gioco e da continue interruzioni.

Aston Villa-Sunderland ricomincia ancora sottotono, ma soltanto per dieci minuti: al 55′ i Villans trovano il gol del 3 a 1 grazie al tapin di testa di Benteke, il quale è abile nell’arrivare per primo sulla respinta di Mignolet del tiro da fuori di Agbonlahor (respinta assolutamente maldestra). Il Sunderland non reagisce; al contrario continua a subire le incursioni dell’Aston Villa che, al 60′ si porta sul 4 a 1. Benteke batte ancora di testa Mignolet svettando in alto e colpendo indisturbato da calcio d’angolo. In questa fase, i Blackcats sembrano in tilt, cercano di portarsi subito in attacco ma lo fanno in maniera disordinata. Lo sguardo cupo di Di Canio dalla panchina dice tutto. Al 67′ l’Aston Villa va vicino al quinto gol con Weimann, il quale raccoglie dalla sinistra un tiro sbagliato di Benteke e calcia in area col destro; Mignolet si oppone, sulla respinta calcia ancora Weimann col mancino ma stavolta è Cuellar a negargli il gol sulla linea. Il quinto gol arriva comunque cinque minuti più tardi: Cuellar perde palla nella propria tre-quarti, Agbonlahor serve Benteke e quest’ultimo infila Mignolet sul proprio palo. Una grande tripletta per lui. Per il Sunderland invece è notte fonda: già in dieci uomini da un quarto d’ora per l’espulsione di Sessegnon, i Blackcats sono in balia della melina degli avversari e degli “olé” dei tifosi (per non parlare dei “sit down Di Canio” riservati al tecnico italiano). La gioia del Villa Park è del tutto giustificata, dato che l’Aston Villa non ha mai vinto con un risultato così largo quest’anno. All’87’ arriva anche il sesto gol: il Sunderland perde palla a centrocampo, Agbonlahor ne approfitta e, sfruttando la prateria libera a sua disposizione, punta Mignolet e segna facilmente.

Questa umiliazione serve al Sunderland e a Di Canio per ritornare con i piedi per terra e a preparare con una maggiore determinazione le ultime quattro partite. Al contrario l’Aston Villa si rilancia nella lotta salvezza e aggancia proprio il Sunderland e il Newcastle a quota 37 punti.

I giochi sono ancora aperti.