Fenerbahçe-Benfica 1-0: Korkmaz frantuma l’imbattibilità dei portoghesi

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Nella bolgia del Saraçoğlu di Istanbul il Benfica che sta dominando il campionato lusitano perde la sua straordinaria imbattibilità lunga ben 38 partite, e si piega di fronte a un Fenerbahçe sorprendente, che affronta a viso aperto i portoghesi per tutti i novanta minuti e porta a casa il match con sudore e sacrificio. Benfica deludente, che non riesce a esprimere quasi mai la qualità dei suoi singoli, merito dei turchi che operano un pressing sfiancante e sistematico, e che alla fine, dopo ben tre legni colpiti, compreso un rigore sbagliato, riescono a portare a casa meritatamente la vittoria.

Il primo tempo inizia con un Benfica arrembante che va subito vicino al gol con Salvio, ma il Fenerbahçe si difende bene e riparte velocemente sugli esterni mettendo in difficoltà i portoghesi. Al 20esimo la prima grande occasione da gol: grande traversa del Fenerbahçe  con Saw. Il Benfica prova con l’andare dei minuti a diminuire i ritmi e contestualmente il Fenerbahçe prova ad alzarli, tendando spesso di entrare nell’area delle aquile portoghesi con dei palloni lunghi, che mettono in difficoltà il poco collaudato tandem Jardel-Garay. Artur però è sempre pronto.

Primo tempo che sembra destinato a chiudersi sullo 0-0, ma allo scadere l’arbitro concede calcio di rigore per fallo del difensore benfiquista Ola John che tocca Gonul. Dal dischetto si presenta il brasiliano del Fenerbahçe dalla capigliatura afro, Cristian, che però, visibilmente tesissimo, stampa la palla contro il palo. L’arbitro fischia la fine del tempo e il giocatore scoppia in un pianto disperato, mentre Kuyt, invoca il pubblico a sostenerlo con forza. L’ultima istantanea del primo tempo è una scena drammatica e commovente.

Il secondo tempo si apre con una straordinaria vivacità: Artur è costretto per ben due volte agli straordinari su due gran botte dalla distanza, prima di Cristian (che cerca subito di rifarsi) e poi di Raul Meireles, che poco dopo si fa male ed è costretto ad uscire dal campo. Pochi minuti dopo, al 51 esimo, sono ancora i padroni di casa a far tremare gli avversari: Kuyt si gira in area di rigore e conclude da pochi metri sul palo. Terzo legno, ma non sarà l’ultimo. Gli ospiti provano a rispondere con un sussulto di Gaitan, che entrato nella ripresa, si inventa un gran tiro a giro con palla che scheggia il palo e finisce fuori.

Il Fenerbache alza i ritmi sempre di più e il Benfica è via via sempre più compresso nella propria metà campo, senza riuscire a reagire. Webo si muove all’impazzata e i continui inserimenti di Saw fanno tremare i portoghesi. Al 71 esimo su calcio d’angolo Korkmaz colpisce di testa, la palla non buca la rete ma supera la linea quanto basta perché il gol venga convalidato, è 1-0 Fenerbahçe! Il calcio d’angolo è inesistente, ma gli dei del calcio decidono di premiare la perseveranza dei turchi, fino a quel momento assolutamente meritevoli di passare davanti.

Nonostante il vantaggio ottenuto, i padroni di casa non si arroccano, e cercano con forza il raddoppio. Il Benfica tenta qualche timida ripartenza ma è penalizzato dalla lentezza di Carodozo e dalle tante imprecisioni di Rodrigo, e fa scivolare via gli ultimi minuti senza farli fruttare.

Finisce 1-0 Fenerbache. Vittoria, come detto, meritata, ma la strada per Amsterdam ora passa per Lisbona, dove il Benfica tenterà sicuramente di giocarsi una qualificazione ancora apertissima, c’è da sperare meglio di quanto non abbia fatto stasera.

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.