Con sette giornata di anticipo i Rangers vincono il titolo di Third Division scozzese. Tutto secondo pronostico quindi, la parte protestante di Glasgow risale un girone dell’inferno e si avvicina alla Premier.
Numeri 71 punti fatti in 31 partite, 75 gol all’attivo e 24 subiti, 21 vittorie, 8 pari ma anche 2 clamorose sconfitte, di cui interna lo scorso 9 marzo contro l’Annan Athletic, data storica per quest’ultimi.
Pubblico Ibrox, lo stadio dei gers, ha fatto registrare una media di 45.669 spettatori ( 15 i match interni giocati sino ad ora ), numeri pazzeschi per una squadra che milita in quarta serie, irraggiungibili da nessuna altra parte del mondo. Il sostegno dei tifosi ed il senso di appartenenza che lega un’intera comunità alla squadra è stato il motore trainante della squadra, sia in casa che fuori tribune piene di gente che nonostante le difficoltà economiche e lo (scarso) livello degli avversari ha sempre sostenuto la squadra.
Protagonisti Due su tutti i giocatori che si sono distinti nella stagione: Andrew Little e Lee McCulloch. Il primo rappresenta prima di tutto l’essenza di un giocatore light blues, in quanto protestante, nord irlandese e tifoso della squadra da sempre. In termini calcistici il suo apporto è stato fondamentale con 22 reti all’attivo che lo porteranno a vincere il titolo di capocannoniere. Il secondo, Lee McCulloch, è il capitano e bandiera della squadra. A differenza di molti (ex)compagni il 34enne scozzese non ha lasciato la barca che affonda, è rimasto e con 15 reti è stato determinante nel cammino dei suoi. La sua duttilità poi è stata fondamentale, in quanto ha indossato i panni sia dell’attaccante che quelli di difensore, passando per il centrocampo, suo ruolo naturale.
Non tutto rose e fiori Le delusioni di coppa hanno segnato in maniera negativa parte della stagione. Il pubblico si aspettava buone cavalcate in Scottish e League Cup ma non è andata così. In League Cup è stato l’Inverness ad umiliare i light blues con un secco 0-3 ad Ibrox. In Scottish Cup invece altro 3-0 incassato, questa volta fuori casa e sempre da un’altra squadra di Premier, il Dundee United. Delusione anche in Ramsden Cup ( la coppa che non include le squadre di Premier ) il trofeo più abbordabile, sconfitti ai rigori in casa dal non inarrestabile Queen of the South.
Riforme e futuro La panchina di Ally McCoist non sembra così sicura di riconferma. Dal lato organizzativo invece il club spera nella riforma dei campionati ( passaggio da 4 serie a 3 ) ed il ripescaggio in seconda serie, così che ( risultati ovviamente che dovranno essere confermati sul campo ) resterebbe solo un altro anno di purgatorio prima della Premier.