I conti del calcio francese. CAPITOLO 3. Dal PSG all’Istres: professionisti di due pianeti diversi.

Ultima puntata del viaggio alla scoperta dell’aspetto finanziario del calcio d’Oltralpe.

(…segue)

 

Per finire questo viaggio nel calcio francese, prendiamo in considerazione i conti del Paris Saint-Germain. Nonostante 47 milioni di euro di diritti audiovisivi, 24,5 di sponsor e 25 di biglietteria, i parigini hanno chiuso il 2011/2012 con un deficit di 5,4 milioni di euro, dovuto in particolare ai 117 (centodiciasssette!) milioni usciti dalle casse societarie per remunerare giocatori, staff e dipendenti. Sotto la Tour-Eiffel, hanno continuato comunque a dormire sonni tranquilli e il 21 dicembre 2012, l’assemblea generale straordinaria del club parigino ha deliberato un aumento di capitale di circa 50 milioni di euro che, non solo ha ripianato il deficit, ma ha portato il capitale sociale ad oltre 45 milioni di euro.

Queste cifre appaiono di un altro pianeta se confrontate a quelle di un onesto club di Ligue 2 come l’Istres che ha chiuso con una perdita di soli 38000 euro. Se gli introiti dei provenzali sono veramente irrisori (4,3 milioni di tv e neppure 800000 euro complessivi tra sponsor e biglietteria), la spesa per coprire il monte salari non ha raggiunto neppure i 5 milioni di euro, vale a dire il 33% del solo stipendio di Zlatan Ibrahimovic per la stagione in corso! Tutte le cifre elencate sono la dimostrazione di un calcio che va a due velocità, ma che rimane pur sempre l’unico sport dove una squadra di quinta divisione come il Venissieux-Minguettes può sfiorare i quarti di finale di Coppa di Francia contro un avversario di Ligue 1.

(fine)

 

N.B. I dati pubblicati nell’articolo fanno riferimento ai documenti pubblicati da LFP e DNCG, “Situation du Football Professionnel. Saison 2011/2012” , “Rapport d’Activité de la Ligue de Football Professionnel. Saison 2011/2012” e “Comptes Individuels des Clubs. Saison 2011/2012

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Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.