Torna alla vittoria il Barcellona, si blocca il Malaga a Valladolid (oggi il Valencia può superare gli andalusi al quarto posto), mentre il Maiorca coglie tre punti preziosissimo contro il Siviglia. Vediamo com’è andato il sabato di Liga.
RAYO VALLECANO-ESPANYOL 2-0 (8′ Chori Dominguez, 77′ Piti)
L’Euro-Rayo prende sempre più forma: 41 punti dopo 27 partite, una media che – se mantenuta nelle ultime 11 giornate – proietterebbe l’undici di Paco Jemez almeno in Europa League. Davanti ai poco più di 8.000 spettatori di Vallecas, altra gran prestazione del Rayo Vallecano e dei suoi uomini simbolo: Chori Dominguez e, soprattutto, Piti giunto all’undicesima marcatura stagionale. Il nuovo Michu? L’Espanyol di Aguirre, invece, dopo la gran rimonta che ha portato i pericos praticamente a metà classifica ricadono nelle vecchie paure: un punto nelle ultime tre partite. D’accordo, il Maiorca – terzultimo – è distante otto punti, ma servirà da subito reagire per evitare un finale di Liga al cardiopalma. Rayo in vantaggio all’8′: grande spunto di Leo Baptistao che salta Colotto sulla sinistra, tiro cross all’interno dell’area su cui si avventa il Chori Dominguez che non lascia scampo a Kiko Casilla. Poco Espanyol, peraltro privato della fantasia di Verdù lasciato in panchina da Aguirre: in tutto il primo tempo si conta solo una conclusione dalla distanza di Sergio Garcia. Show del Rayo a inizio ripresa: Casilla nega per due volte la gioia del gol a Baptistao, ma il portiere – nelle mire del Barcellona – sbaglia al 77′ il tempo dell’uscita e Piti ne approfitta per segnare da 25 metri. E’ il colpo del k.o., il gol che fa sognare Vallecas e i suoi Bukaneros.
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VALLADOLID-MALAGA 1-1 (8′ Demichelis, 41′ Manucho)
Massiccio turn-over di Pellegrini in vista del ritorno degli ottavi di Champions contro il Porto: si spiega anche così la brutta prestazione del Malaga a Valladolid. Allo Zorrilla, una partita brutta e con pochi spunti tecnici di rilievo (Oscar – diventato padre ieri mattina – e Isco, i due giocatori più tecnici di entrambe le squadre, lasciati inizialmente in panchina) finisce 1-1, con entrambi i gol siglati nel primo tempo. Aprono gli andalusi al 7′: punizione del giovane Piazon, in prestito dal Chelsea, e colpo di testa di Demichelis che non lascia scampo a Dani Hernandez. Bella reazione del Valladolid di Djukic, sempre più vicino a una meritata salvezza: prima del pareggio di Manucho al 41′ (gran colpo di testa su perfetto cross di Alvaro Rubio), pucelanos vicini al pari con due buone conclusioni di Bueno e del terzino croato Rukavina. Ripresa tutta di marca Valladolid: grande intervento di Caballero sul positivo Larsson, prima della grande occasione capitata a Manucho che per un soffio non ribadisce in rete il centro dell’ala svedese. Il punto consente al Malaga di restare quarto a patto che il Valencia, di scena a Bilbao, oggi non faccia bottino pieno.
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BARCELLONA-DEPORTIVO 2-0 (38′ Sanchez, 88′ Messi)
E’ un Barça convalescente quello che, ieri sera, ha battuto il Deportivo. Galiziani sempre più avviati alla retrocessione: a undici giornate dalla fine è a -8 dal Saragozza, impegnato oggi in casa contro il Granada. Ritmi bassi, poca profondità e testa rivolta, probabilmente, al ritorno di Champions contro il Milan (tanto turn-over e Messi inizialmente in panchina): il Barcellona di Jordi Roura sembra ancora traumatizzato dal doppio k.o. subito dal Real Madrid ma riesce almeno a conquistare i tre punti e, finalmente, a tenere la porta inviolata (c’era Pinto al posto dello squalificato Valdes).
In ogni modo, vittoria mai in discussione: già prima del vantaggio, tre grandi occasioni. Prima Fabregas spara alto dopo un buon controllo in area, poi arriva il palo in una mischia furibonda davanti ad Aranzubia (azione nata da uno splendido numero di Thiago) e infine Villa spreca temporeggiando troppo davanti al portiere avversario – di gran lunga il migliore in campo – finendo per provare un inutile e goffo pallonetto. L’1-0, meritatissimo, arriva al 38′: gran cross di Dani Alves e colpo di testa vincente di Alexis Sanchez.
Nella ripresa Roura manda in campo Messi, Busquets e Iniesta: proprio “don Andres” impegna Aranzubia con una gran conclusione dalla distanza, prima del gol della tranquillità firmato dall’argentino arrivato soltanto all’88’. Messi prima inizia l’azione con la solita serpentina sulla trequarti, poi dopo il triangolo con Sanchez, finalizza con un dolcissimo tocco sotto che tiene aperta l’incredibile striscia, arrivata a 17, di partite consecutive in cui è andato a segno. Due gol, martedì sera, servirebbero per portare la partita ai supplementari: sarà però fondamentale evitare di subirne.
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MAIORCA-SIVIGLIA 2-1 (16′ Alfaro, 61′ Negredo, 66’Alfaro)
Prima vittoria, dopo un digiuno di cinque mesi, del Maiorca all’Iberostar e seconda consecutiva per gli uomini di Manzano. Gli isolani guardano ora con più fiducia al finale di campionato: il quartultimo posto è distante solo un punto, un vero miracolo considerata la difficile situazione fino a solo due mesi fa. Non poteva essere che il Siviglia ad aiutare a rompere la maledizione delle partite casalinghe: gli andalusi si confermano come una delle peggiori squadre in trasferta (sette punti e una sola vittoria) e, più dei numeri, è sconcertante la solita prova senza anima lontano dal Sanchez Pizjuan. Partita dominata dal primo all’ultimo minuto dal Maiorca: già al 3′ Negredo sfiora l’autogol, al 16′ arriva invece l’1-0.
Magistrale punizione del sempre più convincente Giovani dos Santos, Beto respinge ma nessuno dei suoi difensori contrasta Alfaro che insacca comodamente nella porta sguarnita. Inesistente la reazione dei ragazzi di Emery che, anzi, rischiano più volte di subire il raddoppio (clamorosa traversa di Luis Marti e grandissima parata di Beto sul colpo di testa di Giovani). Arriva così a sorpresa il pareggio di Negredo al 61′: gran passaggio di Rakitic, il centravanti della nazionale sigla il 14esimo gol stagionale con un morbido pallonetto che scavalca Aouate. Il Maiorca non ci sta e, con pieno merito, riacciuffa il vantaggio cinque minuti dopo: colpo di testa di Gio che colpisce il palo, sulla palla vagante si avventa ancora Alfaro che sigla la prima doppietta in campionato. Nel finale qualche protesta per il fallo di mano di Hutton sulla conclusione di Babà e l’espulsione per doppia ammonizione di Javi Marquez.
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