Pomeriggio di Bundesliga che ha decretato due verdetti: il Bayern Monaco, con ogni probabilità, nell’uovo di Pasqua troverà la certezza matematica della riconquista dello Schale; il Furth, all’esordio assoluto in Bundes, tornerà mestamente in Zweite Liga dopo un solo anno nella massima serie. Dopo aver raccontato il successo esterno del Norimberga ad Ausburg , e l’emozionante derby della Ruhr di oggi pomeriggio, andiamo ad analizzare gli altri cinque match disputati oggi.
BAYERN MONACO – FORTUNA DUSSELDORF 3-2 – Vittoria sofferta ma ampiamente meritata per i futuri campioni di Germania, bravi a rimontare per ben due volte un gol di svantaggio e poi abili a chiudere definitivamente il match a cinque minuti dal fischio finale. Heynckes continua nella rotazione dei propri uomini, e lascia in panchina Dante e Martinez, assenze che, nel prosieguo del match, peseranno non poco per la capolista. Il canovaccio tattico del match è chiaro sin dal principio: Bayern al comando del gioco e propositivo in fase offensiva, Fortuna chiuso e pronto a colpire in contropiede. Gli ospiti, al sedicesimo, passano per primi in vantaggio con Bolly, bravo a superare Neuer con un preciso tocco al volo di sinistro. Il Bayern preme e si rende pericoloso in ben quattro circostanze, ma Giefer è in giornata di grazia (non l’unica di questo campionato) e lascia inviolata la propria porta. Alla fine della prima frazione, però, il fortino ospite crolla: Lahm vede con la coda dell’occhio l’inserimento centrale di Muller, che raggiunge il pallone e scocca un possente rasoterra ad incrociare sul secondo palo, su cui Giefer non può opporre resistenza. La ripresa prosegue sullo stesso spartito del primo tempo, con Giefer ancora protagonista di due pregevoli interventi. A venti minuti dal termine, in maniera del tutto inattesa, gli ospiti passano in vantaggio con Lambertz, che s’incunea per via centrali nella disattenta difesa bavarese (ndr: solo un caso l’assenza contestuale di Dante e Martinez?) e batte Neuer. Il Bayern, però, ha sette vite ed una forza spaventosa, sia tecnica che mentale. Dopo soli due minuti Ribery, al termine di una bella combinazione con Pizarro, trova il gol del pareggio, I padroni di casa insistono, ma è sempre Giefer il protagonista assoluto, bravissimo ad evitare il terzo gol sulle conclusioni di Gomez e Ribery. A quattro minuti dal termine, da un’azione nata sulla sull’asse Shaqiri-Lahm, Boateng stacca perentoriamente di testa nell’area avversaria e trova il gol che vale i tre punti. Grazie a questo successo, e complici i k.o. di Bayer e Borussia, Riberyt & C. portano a venti punti il margine di vantaggio dalla seconda in classifica . Se i bavaresi vinceranno le prossime tre partite, la pasqua per i tifosi dell’FCB porterà un graditissimo regalo: lo Schale.
FRIBURGO-WOLFSBURG 2-5 – Successo inatteso del Wolfsburg, capace di trionfare su un terreno ostico come il Mage Solar. Hecking decide di schierare Olic nel ruolo di prima punta, con Dost che si accomoda in panchina. Dopo il gol del vantaggio realizzato da Kruse, i padroni di casa si sciolgono come neve al sole e subiscono, nell’arco di quindici minuti, la bellezza di tre gol: al settimo, Makiadi insacca involontariamente nella propria porta un traversone dalla sinistra di Rodriguez; al sedicesimo, Vierinha si rende protagonista di un fantastico euro-gol, con un splendido tiro al volo da fuori area che supera l’incolpevole Baumann; al ventiduesimo, Olic, su uno spiovente dalla sinistra di Rodriguez, s’inventa una fantastica rovesciata all’altezza del dischetto per il terzo gol ospite. In avvio di ripresa è ancora il Wolfsburg a colpire con Olic, che, lasciato colpevolmente solo da Diagnè, stacca di testa e trova il secondo gol personale. Il Friburgo, al sessantaquattresimo, accorcia le distanze con Flum, bravo a finalizzare al meglio una bella iniziativa di Makiadi. La squadra di Streich si butta in avanti alla ricerca del terzo gol, ma Diego, su suggerimento di Olic, sigla in contropiede il gol del definitivo 2-5 a tempo scaduto. Vittoria importante per i lupi, che volano a dieci punti dalla zona calda della classifica. Male, invece, il Friburgo, ma una giornata negativa non può cancellare quanto di buono è stato fatto in questa stagione.
MAINZ – BAYER LEVERKUSEN 1-0 – Sconfitta amara per il Bayer, uscito a mani vuote dalla Coface Arena al termine di un match decisamente equilibrato. Dopo un avvio promettente dei padroni di casa, che colgono anche una traversa con un tiro da fuori area di Szalai, le aspirine diventano padrone del campo e sfiorano il gol del vantaggio con Kiessling in due circostanze. Al quindicesimo del secondo tempo, l’arbitro concede un calcio di rigore ai padroni di casa per un discutibile fallo di mano di Friedrich: dal dischetto si presenta Ivanschitz, che spiazza Leno e porta in vantaggio i nullfunfer. Una volta acquisito il vantaggio, la squadra di Tuchel riesce ad addormentare la partita e a portare a casa tre preziosissimi punti, che le consentono di continuare a cullare il sogno di un piazzamento europeo. Magari, perché no, dalle grandi orecchie.
GREUTHER FURTH – HOFFENHEIM 0-3 – Doveva essere una sfida all’ultimo sangue quella in programma oggi pomeriggio a Furth. E’ stata, invece, una passeggiata di salute per l’Hoffenheim, che si porta a sole due lunghezze dall’Ausburg. Ospiti in vantaggio dopo solo dieci minuti grazie a Firmino, che s’inserisce per vie centrali nella fragile retroguardia locale e finalizza al meglio un ottimo passaggio filtrante di Weis. Il Furth non reagisce e dopo solo sei minuti subisce il secondo gol per mano di Joselu, servito in maniera splendida da Volland. In avvio di ripresa, esattamente al quinto minuto, i padroni di casa subiscono il terzo gol: Pekovic perde ingenuamente palla sulla trequarti, la sfera viene raccolta da Weis, che scambia con Joselu e trova il primo gol personale in Bundesliga. Nel finale, gli ospiti decidono di togliere il piede dall’acceleratore, mentre il Furth, ancora a secco di vittorie fra le mura amiche, saluta – di fatto – la Bundesliga con nove giornate d’anticipo.
BORUSSIA M’GLADBACH-WERDER 1-1 – Torna il sereno a Brema. Dopo tre sconfitte consecutive, gli uomini del traballante Schaaf, scesi in campo con il chiaro intento di strappare perlomeno un punticino, riescono a spezzare la serie negativa ed ottengono un prezioso pareggio. Primo tempo molto equilibrato, con i padroni di casa che si fanno leggermente preferire; da segnalare, al quindicesimo minuto, un gol annullato a Herrmann per posizione di fuorigioco dello stesso numero sette dei fohlen. Nella ripresa, Schaaf inserisce Hunt al posto di Fritz, con il chiaro intento di avanzare il baricentro della squadra biancoverde. Nella fase centrale della ripresa, il Werder crea in due minuti un paio di situazioni pericolose con Petersen e De Bruyne, ma ter Stegen riesce nell’impresa di lasciare inviolata la propria porta. Al settantaduesimo, il Gladbach passa in vantaggio con Mlapa, che batte Mielitz su preciso invito di Wendt. Il Werder reagisce e a tredici minuti dal fischio finale perviene al pari grazie ad un gol di Ignjovski. Un punto che, al tirar delle somme, non fa felice nessuno. Ma il Werder, in virtù del k.o. interno dell’Ausburg, può ritenersi comunque soddisfatto: il margine dalla zona play-out passa da sette a otto punti.