Bundesliga, Ruhr Show: volano Borussia e Schalke. Crollano Wolfsburg e Werder

BORUSSIA DORTMUND-HANNOVER 3-1 –  Vittoria importante per il Borussia di Klopp, che, in vista del delicato impegno di Champions, opta per un blando turn-over, con l’impiego  (a sorpresa) di Grosskreutz come esterno basso. Il match, il primo a sbloccarsi nel pomeriggio della Bundes, s’accende all’ottavo grazie al gol di Lewandowski, servito in maniera eccellente da Grosskreutz, autore di un ottimo inserimento nell’area avversaria e di una palla dietro con il contagiri per l’attaccante polacco. L’Hannover non ci sta e reagisce immediatamente con un gol di Rausch, ma il guardalinee segnala l’offside e rende vana la realizzazione del numero trentaquattro.

I gialloneri, al ventesimo, raddoppiano ancora con Lewandowski, che insacca a porta sguarnita, in posizione di sospetto fuorigioco, al termine di un’altra bellissima azione nata sull’asse di destra Grosskreutz-Kouba. Verso la fine del primo tempo l’Hannover, complice uno sciagurato retropassaggio di Santana che costringe Weidenfeller agli straordinari, accorcia le distanze con un comodo tap-in di Abdellaoue. Nella ripresa, il Borussia inizia a spron battuto e sfiora a più riprese la terza rete che, puntuale, arriva a poco meno di venti minuti dal fischio finale: Schieber spizzica il pallone sulla destra per Kouba, il polacco manda in tilt la mancina ospite e, all’interno dell’area, serve la palla all’accorrente Schieber, che con un sinistro rasoterra batte Zieler e chiude definitivamente il match.

WOLFSBURG-SCHALKE  1-4-  Sembrava avesse svoltato. E invece, nonostante l’approdo in panchina di un ottimo allenatore come Hecking, il Wolfsburg resta prigioniero di se stesso, intimorito, impacciato e fragile. Tremendamente fragile, Anche ieri, al cospetto di uno Schalke ancora in fase convalescente, i lupi hanno subito l’ennesima umiliazione di questa maledetta stagione. Dopo una mezz’ora di sostanziale equilibrio, il Wolfsburg subisce un brutto colpo: Naldo esce per infortunio; dentro, per la gioia dei tifosi knappen, il greco Kyrgiakos. Dopo tre minuti dall’ingresso dell’ex red devils, gli ospiti passano in vantaggio con Draxler, che chiude con un bel destro in diagonale una splendida incursione – con annesso assist – di Hoger.

I padroni di casa, dopo aver rischiato in almeno un paio di  circostanze di subire il raddoppio, pareggiano al cinquantesimo con Olic, che ribadisce in rete di testa dopo un miracoloso intervento di Hildebrand su un’inzuccata ravvicinata di Polak. Passano tredici minuti ed è lo Schalke a passare nuovamente in vantaggio con l’ispiratissimo Draxler, bravo a controllare il pallone al limite dell’area e a lasciar partire un potente rasoterra di sinistro che inganna Benaglio. Il Wolfsburg è allo sbando. A dieci dal termine, lo Schalke realizza il terzo gol: azione di contropiede in campo aperto avviata da Farfan, Draxler porta palla e, una volta visto l’inserimento del peruviano, serve un pallone in area per Farfan, che a porta sguarnita chiude definitivamente il match. Il supplizio per i tifosi dei lupi, però, non è ancora finito: Huntelaar, all’ottantaseiesimo, fissa il punterggio sull’ 1-4 con un bel diagonale di destro. Al termine della gara, com’era lecito attendersi, i tifosi locali hanno sonoramente fischiato i propri – si fa per dire – beniamini, che,  in ottica classifica, farebbero bene a dare un’occhiata a ciò che accade alle proprie spalle.

AMBURGO-GREUTHER FURTH 1-1 – Clamorosa occasione sciupata dai rothosen, bloccati fra le mura amiche dal fanalino di coda Furth, squadra, di fatto, già condannata alla retrocessione in Zweite Liga. La squadra di Fink, in caso di successo, si sarebbe portata al quinto posto ad un solo punto dall’Eintracht. La gara si sblocca al quattordicesimo: Rajkovic interviene in modo maldestro, Pledl raccoglie la palla sulla trequarti e serve un delizioso assist per il talentuoso Durdic, che, con un delizioso tocco, batte Adler in uscita. La reazione dei rothosen non si fa attendere e si concretizza sette minuti più tardi con Beister, autore di uno splendido gol  grazie (anche) alla benevolenza della difesa ospite, che gli consente di controllare e palleggiare il pallone in tutta tranquillità prima di lasciar partire un sinistro velenoso all’incrocio. Nel prosieguo del match, l’Amburgo non sfrutta a dovere un paio di ghiotte opportunità (una clamorosa con Van der Vaart), mentre il Furth, complice un errore di Westermann, sciupa con l’onnipresente Durdic la grande chance per portare a casa l’intera posta in palio.

WERDER BREMA- AUSBURG 0-1– Il Werder gioca male e il suo assetto difensivo fa inorridire qualsiasi allenatore amatoriale. Tutto vero. Ma la sfortuna (per utilizzare un temine non improprio) che perseguita i biancoverdi, è di dimensioni apocalittiche. Anche ieri, in  un Weser come sempre sold-out nonostante la deficitaria classifica, il Werder esce sconfitto dopo aver colpito una traversa ( Hunt) e  un palo (Petersen).  Per la cronaca, la partita viene decisa al ventinovesimo da Werner, che insacca di testa al termine di una bella azione dei bavaresi agevolata, a dire il vero, dall’imbarazzante retroguardia biancoverde. L‘Ausburg prosegue la rimonta ed ora, grazie ai  tre punti conquistati, si porta a sole sei lunghezze dalla salvezza diretta. Il Werder, complici le tre sconfitte consecutive, vede avvicinarsi pericolosamente la zona play-out rappresentata, per l’appunto, dall’Ausburg. Urge un immediato cambio di marcia. E, perché no, di guida tecnica.

NORIMBERGA-FRIBURGO 1-1 – Prosegue la striscia positiva del Norimberga, al quinto risultato utile consecutivo ed uscito sconfitto in sole due delle ultime tredici partite disputate. Punto, quindi, tutto sommato buono per il Friburgo di Streich, reduce dal durissimo impegno di coppa di Germania contro il Mainz protrattosi, vittoriosamente,  fino ai tempi supplementari. Passa per primo in vantaggio il Norimberga grazie ad un calcio di rigore – concesso per un fallo di mano di Makiadi – realizzato da Simons. Nella ripresa il Friburgo preme,  ma il Norimberga riesce sempre a rendere vani i tentavi degli uomini di Streich. A sette dal termine, però, il fortino Norimberga crolla: Schuster effettua un tiro insidioso dal limite dell’area respinto dall’ottimo Schafer, che nulla può , però, sul tap-in ravvicinato del francese Schmid.  Per il Friburgo, quinto a soli due punti dall’Eintracht, il sogno europeo prosegue.

BAYER LEVERKUSEN-STOCCARDA 2-1– Le aspirine si confermano squadra poco spettacolare, ma tremendamente solida, dal carattere  forte e dall’immortalità felina.  Gli ospiti passano per primi in vantaggio con un calcio di rigore realizzato da Ibisevic, concesso dal direttore di gara per un fallo di Wollscheid ai danni dello stesso attaccante bosniaco. I padroni di casa, al di là di una buona chance occorsa a Kiessling e vanificata dal salvataggio sulla linea di porta da parte di Tasci, tengono in mano il pallino del gioco ma non si rendono mai realmente pericolosi. Nella ripresa il canovaccio tattico è sempre il medesimo: Bayer sterile padrone del campo, Stoccarda pronto a far male in contropiede.

A dieci minuti dal termine, il match cambia volto: Molinaro tocca il pallone con la mano all’interno dell’area di rigore. Per il direttore di gara è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Kiessling, che spiazza Ullreich e porta il punteggio in parità. I padroni di casa, con il vento in poppa dopo aver ottenuto il pareggio, insistono e all’ottantaseiesimo, dopo una lunga azione insistita, ottengono il gol della vittoria con un colpo di testa di Bender. Terzo posto sempre più in cassaforte per la squadra di Lewandowski, che, paradossalmente, si può concentrare, ora, sul BvB, distante solo un punto e con la testa prevalentemente orientata verso la Champions League.