Gol e spettacolo nel replay del quinto turno di FA Cup tra Everton e Oldham Athletic; il punteggio finale rispecchia ciò che si è visto in campo, un Everton completamente ripreso dopo alcuni passi falsi in campionato ed un Oldham che non ha potuto reggere contro la maggior classe di un avversario di categoria superiore. Dopo aver agguantato nel finale un ottimo pareggio casalingo nella gara d’andata, i Latics arrivano a Gooddison Park reduci da tre vittorie consecutive in League One; cercano immediato riscatto invece i Toffees, reduci in Premier dalla beffarda sconfitta per 2-1 sul campo del Norwich, maturata con il gol di Grant Holt al 90′. Rispettate le formazioni della vigilia, nell’Everton l’ex United Gibson sostituisce l’infortunato Fellaini, mentre nella squadra di Paul Dickov spicca a centrocampo l’ex di turno Josè Baxter.
Nonostante un inizio arrembante degli ospiti, la squadra di Moyes non sembra accusare il pressing asfissiante degli avversari e si porta in vantaggio al 15′ con quello che di fatto è il primo tiro in porta della partita: dopo un lungo possesso palla in orizzontale, traversone dalla trequarti destra di Gibson, Mirallas si inserisce sul filo del fuorigioco ed insacca in rete. Nemmeno il tempo di esultare e gli ospiti rispondono proprio con Baxter, che al 16′ colpisce il palo con un buon destro piazzato, quello che sarà l’unica conclusione della squadra di Dickov verso la porta avversaria nella prima frazione di gioco. Al 23′ non viene fischiato dall’arbitro un calcio di rigore per l’Everton per una evidente trattenuta su Jelavic, penalty che viene concesso 10 minuti più tardi per un’analoga trattenuta sempre sul centravanti croato: batte Baines, Bouzanis intuisce ma non basta: è 2-0.
Nella ripresa il copione della partita non cambia, è sempre l’Everton a gestire i ritmi della gara, con l’Oldham che preferisce giocare di rimessa; i Toffees si dimostrano squadra cinica e calcolatrice, riuscendo a chiudere definitivamente la partita proprio nel momento migliore degli ospiti; al 62′ cross velenoso a rientrare dalla sinistra di Pienaar, dopo una serie di veli il tocco decisivo è quello di Osman, che batte per la terza volta il portiere avversario. Non si perdono d’animo comunque i Latics, risvegliati dall’ingresso in campo del giovane Matt Smith al posto dell’evanescente Iwelumo: è proprio l’attaccante classe ’89 che al 64′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo incorna alle spalle di Howard e fissa il punteggio sul definitivo 3-1.
L’ultimo quarto di gara è sostanzialmente caratterizzato da molto possesso palla dei padroni di casa che intendono gestire il risultato aspettando il fischio finale, che sancirà il meritato passaggio dell’Everton ai quarti di finale. Gli ospiti escono dalla competizione a testa alta, consapevoli di aver portato una squadra in zona Europa League come l’Everton al replay e di essersela giocata fino alla fine. Un applauso ai 22 in campo, artefici di un match giocato all’insegna dello spettacolo e della correttezza (un solo ammonito in 90′) e soprattutto ad entrambe le tifoserie, le quali non hanno mai smesso di intonare cori anche a parita ampiamente decisa.