“Dancing in the streets of Raith” fu l’esclamazione ai microfoni TV di Sam Leitch, commentatore della BBC, subito dopo la vittoria del Raith Rovers sul Celtic nella finale di League Cup del 1994. Preso dall’emozione il commentatore “dimenticò” che il Raith Rovers è originario della città di Kirkadly e non esiste alcuna Raith. Scherzi a parte questa è la breve stroria del Raith Rovers riguardo alle avventure in League Cup nella stagione 1994/95 e in quella successiva in UEFA CUP, il biennio magico di questo club ultracentenario.
1.Introduzione
Nella stagione 1994/95 il Raith Rovers milita nella Division One, la seconda serie del calcio professionistico scozzese. Il manager è il nordirlandese Jimmy Nicholl, che costruì una squadra in grado di vincere il campionato e riportare i Rovers al massimo livello del calcio scozzese. In rosa erano presenti giocatori come Colin Cameron, local lad, e Stevie Crawford, futuri protagonisti con la maglia della Tartan Army.
La Coppa di Lega, quell’anno ribattezzata Coca-Cola Cup, inizia nel modo migliore: nel secondo turno i Rovers si sbarazzano del Ross County con un roboante 5-0 in trasferta. Il terzo turno si gioca allo Stark’s Park, home dei rovers, di fronte il Kilmarnock, squadra di PL. Il match è combattuto e alla fine di impone la squadra di Kirkadly per 3-2. Il Raith Rovers è ai quarti ed il prossimo avversario è il St Johnstone. Al McDiarmid Park di Perth i Rovers si impongono 3-1 e si qualificano alla semifinale.
2. Brian Potter eroe per un giorno
In semifinale i rovers trovano l’ Airdrieonians, squadra anch’essa di Division One. Il match, in campo neutro, è in programma al McDiarmid Park di Perth, che per l’occasione ospita più di 7.000 spettatori, in maggioranza tifosi rovers. La squadra di Kirklady non può contare sul proprio portiere Scott Thomson infortunatosi in un match di campionato. In porta tocca allora al diciassettenne Brian Potter, al suo esordio assoluto tra i professionisti. Il match si chiude in parità per 2-2 e i supplementari non bastano a decidere la finalista. Alla lotteria dei rigori la spunta il Raith Rovers, Potter para l’unico rigore della serie ed è finale. E’ curioso sapere che per Potter sarà l’unica presenza in maglia rovers, e per vederlo di nuovo all’opera tra i pali in una squadra professionistica bisognerà aspettare la stagione 2007-08 quando farà una sporadica apparizione con la maglia dell’Hamilton.
3. La finale, Celtic v Raith Rovers
Il trophy cabinet del Raith Rovers è privo di titoli che vanno oltre i trofei regionali, ed ora tornano a giocare una finale di League Cup 45 anni dopo la sconfitta per 2-0 subita contro i Rangers. Oltre alla finale del 49 contro i Rangers hanno disputato solo un’altra finale, nel 1913, anch’essa persa, questa volta a favore del Falkirk. Per il match i rovers recuperano Thomson in porta, mentre la nota negativa arriva dal campionato, il sabato precedente alla finale una sconfitta in casa per 5-2 contro il Dunfermline nel derby dell’East Fife fa venire brutti presagi ai tifosi.
La partita, giocata ad Ibrox davanti a 45,384 spettatori in maggioranza Celts inizia subito in favore del Celtic che domina nei primi minuti, ma a passare in vantaggio sono i rovers: al ventesimo minuto calcio d’angolo respinto di testa dal difensore celts al limite dell’area, palla che finisce sul sinistro di Crawford che finta il tiro spostandosi la palla sull’altro piede, vince un contrasto e batte Marshall con un rasoterra potentissimo. Rovers in vantaggio, ma pallino del gioco che rimane in mano agli hoops che al minuto 32 trovano il pareggio con Walker che di testa trafigge Thomson dopo una bellissima azione partita dal piede di Donnelly che, saltato agevolmente Crawford in fascia, crossa in mezzo all’area dove Boyd sponda di testa appunto per Walker che insacca l’1-1. A pochi minuti dall’intervallo Marshall nega il gol a Dalziel dopo una respinta su un tiro di Cameron.
Dopo un primo tempo di marca Celtic la ripresa vede le due squadre affrontarsi alla pari. Al 84’ Celtic in vantaggio, Collins dalla trequarti serve Walker al limite dell’area che spara in porta colpendo il palo, sulla ribattuta il più lesto di tutti è Nicholas che anticipa la difesa rovers e porta il match sul 2-1. Rovers in ginocchio ma due minuti più tardi arriva incredibilmente il pareggio. Punizione sulla trequarti Celtic, palla in the box con la difesa che respinge sui piedi di Sinclair che invece di tirare in porta serve Dair in fascia, lo stesso Dair salta un uomo e tira rasoterra in porta. Il tiro è lento ma Marshall incredibilmente non trattiene il pallone che finisce sui piedi di Dalziel che insacca: 2-2 e tifosi rovers in estasi. I 90 minuti finiscono in parità e si va ai supplementari che vedono il Celtic all’attacco, ma nulla da fare, il risultato rimane sul 2-2- e si va ai calci di rigore.
Inizia la serie il Raith con Shaun Dennis che spiazza Marshall. Portiere da una parte e palla dall’altra.1 – 0 Rovers.
Falconer spiazza a sua volta Thomson. 1 – 1.
Jason Dair tira una gran botta alla sinistra di Marshall che devia ma non riesce a salvare il gol. 2 – 1
Collins spiazza Thomson. 2 – 2.
Marshall intuisce il tiro di Colin Cameron ma non para. 3 – 2.
Walker batte Thomson. 3 – 3.
Stevie Crawford tira sulla sinistra di Marshall che ancora intuisce ma non para. 4 – 3.
Byrne spiazza ancora una volta Thomson . 4 – 4.
Steve McAnespie batte Marshall. 5 – 4.
Ultimo rigore della serie. Galloway tira a sinistra di Thomson che sfiora ma non evita il gol. 5 – 5. Serie conclusa ora è sudden death
Si presenta sul dischetto Jason Rowbotham che con grande naturalezza spiazza Marshall. 6 – 5.
E’ quindi il turno del capitano del Celtic Paul McStay.
Storica la frase del commentatore Jock Brown, ‘It’s unthinkable surely for the captain to miss.’ McStay tira alla destra di Thomson una palla forte ma a mezza altezza che il portiere dei rovers intuisce e respinge. Il Raith Rovers ha vinto la Coca Cola Cup. Thomson quasi incredulo si rialza e corre agitando le braccia con i pugni chiusi a centrocampo verso i suoi compagni. Pochi minuti dopo Capitan Crawford alza la coppa al cielo. Kirkcaldy è invasa dai tifosi che scendono in strada per festeggiare un titolo storico che permetterà oltretutto ai rovers di giocare in Europa l’anno successivo.
4. La promozione in Premier e gli addii di fine stagione
La stagione 94-95 termina con il double. I rovers superano in classifica i rivali del Fife del Dunfermline ed il Dundee per un solo punto guadagnandosi la prima piazza di Division One e la possibilità di giocare in Premier l’anno successivo. A fine anno due bandiere lasciano lo Stark’s Park: Gordon Dalziel si trasferisce all’Ayr United dove diventa allenatore-giocatore ed il difensore centrale David Narey, 35 presenze con la maglia della Tartan Army e Man-of-the-Match della storica finale, si ritira dal calcio giocato.