Chelsea-Sparta Praga 1-1, Hazard sveglia i Blues da un incubo

Allo Stamford Bridge, ci sono voluti novantadue minuti al Chelsea per conquistare una qualificazione che, dopo la gara di andata a Praga, sembrava solo una formalità. Forti dell’1-0 dell’andata, gli inglesi hanno sottovalutato la tenacia dello Sparta Praga che ha, a lungo, accarezzato il sogno di prolungare la contesa ai tempi supplementari, fallendo anche alcune occasioni per chiudere il discorso già nei novanta minuti.Al calcio d’inizio, le possibilità di passaggio del turno per gli ospiti sembravano ridotte al lumicino ed i primi minuti di gara confermavano il copione con Torres che, prima di piatto (4′) e poi in spaccata (11′), sfiorava la rete del vantaggio. A sorpresa, due minuti dopo il quarto d’ora, lo Sparta Praga sbloccava il risultato: Kadlec sfuggiva a Cahill sugli sviluppi di una punizione battuta rapidamente e appoggiava per Lafata che da pochi passi non lasciava scampo a Cech. Sullo Stamford Bridge calava il gelo e i cechi cominciavano a prendere coraggio, andando vicini al raddoppio con Prikryl (29′). Il Chelsea si risvegliava solamente al 39′ con una grandissima giocata di Mata che controllava la palla con il tacco e girava al volo verso la porta difesa da Vaclik, trovando però l’opposizione del portiere. L’ultima palla-goal del primo tempo capitava ad uno spento Torres, ma il colpo di testa dello spagnolo finiva alto.

Al ritorno dagli spogliatoi, anche la sfortuna si abbatteva contro il Chelsea ed una conclusione a botta sicura di Ramires si infrangeva sul palo. Al 52′ Torres sprecava con un debole pallonetto la palla del pareggio e all’ora di gioco, Vaclik volava a togliere dal sette una girata acrobatica di Terry. La pressione dei Blues era costante e lo dimostrava anche una gran botta di Moses dal limite, deviata in angolo dall’estremo difensore ospite, ma lo Sparta Praga non disdegnava qualche velenoso contropiede, in particolare con Matejovsky e Kadlec, quest’ultimo rivelatosi una vera spina nel fianco per i padroni di casa. Benitez, allora, provava ad aumentare la fantasia nel reparto offensivo inserendo Hazard e proprio il belga, all’81’, impensieriva Vaclik su punizione. Gli ultimi minuti di gara erano un concentrato di emozioni, poco adatti ai deboli di cuore: nel giro di tre minuti, da una parte Azpilicueta e Ramires sparavano a lato, dall’altra Kadlec, per ben due volte, sprecava la palla del possibile 2-0. L’ultima azione utile dei tempi regolamentari (92′) veniva, invece, capitalizzata dal Chelsea con un gran numero di Hazard che, dopo aver messo fuori causa Svejdik e Zapotocny, lasciava partire una bordata da dentro l’area di rigore, imparabile per l’incolpevole Vaclik. Alla ripresa del gioco, l’arbitro fischiava la fine delle ostilità, tra la delusione degli ospiti ed i sospiri di sollievo dei padroni di casa che si qualificavano così al prossimo turno (affronteranno lo Steaua Bucarest), allungando la striscia di imbattibilità casalinga nelle Coppe Europee a dieci gare.

Chelsea-Sparta Praga 1-1 (17′ Lafata, 92′ Hazard)

 

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Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.