L’Algeria inizia con grande aggressività, Tunisia molto raccolta che fatica a prendere le misure. Partita a ritmi forti, duro scontro tra Belkarem e Jemaa con il secondo ad avere la peggio, tanta paura ma comunque il tunisino riesce a riprendere la gara. Mesbah in costante proiezione offensiva ma è dall’altro lato che arrivano pericoli all’11. Cross in area di Kadir, bel colpo di testa di Slimani ed è ancora migliore la risposta di Sharifa ma l’arbitro ferma il gioco per offside. C’è differenza di passo tra le due squadre, Abdennour si busca un giallo per l’entrataccia sul vivacissimo Feghouli. Jemaa ha provato a stringere i denti ma non ce la fa a continuare, la sua gara termina al quarto d’ora quando Harbaoui lo rileva. Brutto colpo per la Tunisia, che con l’uscita dell’attaccante del Lens perde uno dei giocatori più tecnici.
I tunisini non fanno complimenti, ancora una volta viene toccato duro Feghouli, punizione interessante per gli uomini di Halilhodzić ma non succede niente. I contatti fisici si susseguono, l’arbitro non sembra avere in pugno la situazione e gli animi si scaldano. Minuto 22, Kadir controlla palla in area di rigore ma è troppo frettoloso e prova un tiro che rende facile il lavoro del portiere. Occasione ghiottisma per l’Algeria alla mezz’ora, Feghouli mette in mostra tutta la sua classe e serve Slimami che di testa trova la traversa. Passano i minuti e Msakni inizia a farsi vedere, la Tunisia ha bisogno della sua qualità per inventare qualcosa in avanti e al 42esimo un contropiede al veleno viene innescato proprio da i suoi piedi. Kalifa va al tiro e trova la pronta risposta di Mbolhi. Si chiude 0-0 un primo tempo maschio e tutto sommato piacevole, ma la sensazione è che la gara possa ancora offrire il meglio.
La Tunisia torna in campo nel secondo tempo con Darragi del Sion al posto di Traoui, segnale evidente della voglia di rendersi pericolosi. Dopo dieci minuti è ancora pericolosa l’Algeria, con l’ennesima discesa di Mesbah – davvero in gran forma il milanista – il suo diagonale esce di poco alla sinistra del palo. La partita si fa sempre più emozionante, saltano gli schemi, al 73esimo l’Algeria protesta per un contatto in area tra Feghouli e Chemmam. Due minuto dopo Darragi mette Harbaoui faccia a faccia con il portiere ma la palla viene colpita male, occasione clamorosa sprecata. Ancora un contrasto sospetto, Darragi va a terra ma per il signor Gassama è semplicemente spalla contro spalla. Trabelsi ci crede, cambio in attacco: Ben Youssef prende il posto Harbaoui. Sotituzione anche tra i verdi: crampi per Guedioura, lo rimpiazza Lemmouchia.
Quattro minuti dal termine, gran brivido per Ben Cherifia in seguito ad un rimpallo che lo ha messo fuori causa. Fortunamente per lui, la palla si perde a lato. Buona punizione per la Tunisia, capitan Chemmam però non trova lo specchio. La gara rimane emozionante fino alla fine, le occasioni non mancherebbero ma la gara non sembra volersi sbloccare. Ma anche questa gara viene decisa da una rete allo scadere, al primo dei quattro minuti di recupero è la classe di Msakni a decidere. Il 22enne batte il portiere con un favoloso destro a rientrare. Un gesto tecnico che sicuramente attirerà su di lui gli occhi dei addetti ai lavori, il campionato qatariota non è certamente il palcoscenico giusto per un talento simile. L’Algeria si scaraventa in avanti, ma l’assedio finale non paga. Fischio finale, i componenti della panchina algerina rimangono pietrificati. Altri passi falsi non saranno perdonati. Le Aquile di Cartagine invece hanno di che essere felici, forse hanno trovato il giocatore per fare il salto di qualità.
Godetevi la perla di Youssef Msakni
Tunisia 1–0 Algeria di FufuzelaMedia