Cominciano a diventare poche le partite in cui il Barcellona può perdere ulteriori punti. Gli uomini di Vilanova escono indenni, forse è meglio dire passeggiano, anche alla Rosaleda di Malaga e chiudono il girone d’andata con l’irreale bottino di 55 punti, frutto di 18 vittorie e un pareggio, il 2-2 casalingo contro il Real Madrid nel momento più difficile sul fronte infortuni per i catalani. Al Malaga non è bastata una discreta mezzora, con protagonista Isco, l’unico degli andalusi realmente pericoloso dalle parti di Valdes. Al 28′, infatti, gli ospiti passano in vantaggio: Messi, alla prima uscita dopo il terzo pallone d’oro consecutivo, approfitta del clamoroso errore di Camacho e batte senza problemi Caballero. A inizio ripresa il raddoppio blaugrana col rilanciato Fabregas; Pellegrini prova a riaprire la partita buttando nella mischia Buonanotte, lasciato colpevolmente in panchina dopo la strepitosa prestazione in Coppa del Re contro l’Eibar, ma a dieci minuti dal termine arriva il tris del Barcellona con Thiago Alcantara, la cui conclusione trova la colpevole complicità di Willy Caballero. La bella punizione proprio di Buonanotte nel finale rende meno amara la sconfitta per la Rosaleda, ma non cambia la sostanza: Vilanova, reduce dal controllo in un centro oncologico di New York, può praticamente archiviare la Liga.
Il vantaggio sul Real Madrid sale a 18 punti, le distanze dalla seconda, comunque, rimangono invariate. L’Atletico Madrid resta infatti a -11 dopo essersi sbarazzato con relativa facilità del Saragozza, penalizzato dalle troppe assenze. Gli uomini di Simeone archiviano la pratica poco dopo la mezz’ora del primo tempo, in appena sette minuti: Thiago e Falcao su rigore gli autori delle due reti che fissano il punteggio sul 2-0. Poco più giù, ma in una posizione da sogno il Betis di Pepe Mel, che ha regolato il Levante 2-0 e rimane solo al quarto posto, a -3 dal Real Madrid (incredibile) e a +3 sul duo formato da Malaga e Rayo Vallecano. Pari tra Real Sociedad e Deportivo, punto che consente ai galiziani di lasciare l’ultimo posto in classifica all’Osasuna.