Osasuna-Real Madrid 0-0: senza Cristiano, il Madrid più grigio della stagione

Forse, dall’undici iniziale schierato da Mourinho a Pamplona contro l’Osasuna, si può capire quanto il portoghese creda nella rimonta in campionato: zero. Il Real Madrid, oltre agli squalificati Ramos e Ronaldo e all’infortunato Pepe, fa turnover in vista dei quarti di Coppa del Re contro il Valencia: Ozil e Benzema in panchina, in campo Callejon, Modric e il recuperato Higuain. Un girone di ritorno che rischia di diventare un’agonia per le merengues, quasi come i 90 minuti al Reyno de Navarra: un tiro, dicasi uno, nello specchio della porta (quello di Benzema nelle battute finali), qualche situazione di pericolo (soprattutto una nel primo tempo con il positivo Callejon e una conclusione di Coentrao), poi il nulla. L‘Osasuna mette sotto i campioni di Spagna per gran parte dell’incontro, non costruisce palle gol clamorose (buone, comunque, le occasioni capitate a Cejudo, il migliore dei suoi, e a Kike Sola) ma ronza costantemente dalle parti di Casillas.

A conti fatti è un punto d’oro per i ragazzi di Mendilibar, ma l’Osasuna dello scorso anno sarebbe bastato per fare bottino pieno contro questo Real. Eppure, Mourinho ha tentato di dare la svolta all’incontro nella prima metà del secondo tempo: dentro, nel giro di qualche minuto, Benzema, Ozil e Kakà. Mossa, quella del brasiliano, che si è poi rivelata controproducente: l’ex Milan è rimasto in campo 18 minuti, il tempo di rimediare un doppio giallo e uscire dal campo massacrato dai cori di scherno del pubblico di casa. Un’espulsione forse troppo fiscale quella sancita da Clos Gomez che, qualche minuto più tardi, annulla un gol a Callejon per un fuorigioco davvero millimetrico. Il Real “accorcia” così provvisoriamente a 15 e 4 punti i distacchi da Barcellona e Atletico, impegnate oggi a Malaga e in casa contro il Saragozza, e si porta a +6 dal terzetto composto da Betis (alle 12, sfida col Levante), Rayo e Malaga. L’Osasuna chiude il girone d’andata a quota 15, all’ultimo posto (solitario o non, dipende dal risultato di oggi del Deportivo) e al momento a 2 punti dal Maiorca quartultimo; la lotta per la salvezza, come sempre, sarà serratissima.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.