Tre anni e mezzo ricchi di soddisfazioni, culminate con una storica qualificazione alla coppa della grandi orecchie che mancava da oltre cinquant’anni. Questo è quanto ha ottenuto Redknapp alla guida degli Spurs, rivali degli Hoops nel lunch-match del primo turno di Premier post natalizio. La squadra di Loftus Road, reduce dal clamoroso successo di Stamford Bridge, scende in campo con un 4-5-1 molto abbottonato, con Taarabt nel ruolo – pur lui abbastanza atipico – di prima punta. Gli Spurs, invece, optano per il 4-4-2, con Adebayor e Defoe in attacco.
La partita inizia su ritmi molto intensi, con il Tottenham che, come era logico attendersi, tiene in mano il pallino del match, mentre i padroni di casa pensano solo ed esclusivamente a mantenere inviolata la porta di Julio Cesar. Ed è proprio il portiere brasiliano a rendersi protagonista di un provvidenziale doppio intervento al 5°: prima, con la mano di richiamo, riesce a deviare sul palo un potente tiro dal limite dell’area di Defoe, e poi, in uscita disperata, riesce a deviare con la gamba un tiro da distanza ravvicinata di Adebayor, che manca clamorosamente il tap-in vincente. Dopo cinque minuti sono gli Hoops – in contropiede – a farsi vivi dalle parti di Lloris, ma Wright-Phillips, ben imbeccato da Taarabt, conclude con un destro di poco a lato. La partita prosegue su ritmi abbastanza elavati, ma le palle-gol latitano. Al 25° brutta tegola per gli Spurs: Sandro, uomo d’ordine del centrocampo di Villas-Boas, è costretto a uscire per un brutto infortunio, che potrebbe costare al brasiliano un lungo stop. Entra Parker, ma gli Spurs, pur continuando a mantenere il predominio del possesso palla, non creano grattacapi al portiere avversario. Nel finale di prima frazione è ancora Wright-Phillips a rendersi pericoloso con una bella iniziativa personale , ma la conclusione dell’ex Chelsea è da dimenticare.
Nella ripresa gli ospiti partono a spron battuto e si rendono pericolosi con due tiri dalla media distanza ( Bale e Parker) e un calcio di punizione di Walker che sfiora l’incrocio dei pali. Dopo l’avvio fulmineo, l’ardore degli ospiti si spegne col passare dei minuti. Il Queens Park Rangers pur abbottonato in un 4-5-1 ultra-difensivo, si rende insidioso con alcune azioni di contropiede che, però, non mettono mai in seria difficoltà Lloris, bravo in alcune circostanze ad intuire in anticipo le intenzioni degli avanti avversari. Si arriva, con grande gaudio del pubblico televisivo e – crediamo – anche dei tifosi sugli spalti, al termine del match. Redknapp ottiene ciò che si era prefissato alla vigilia, ossia portare a casa un punto; AVB, invece, non riesce a vincere un match molto importante in ottica Champions. Negli Spurs, deludenti le prove fornite da Dembele e – soprattutto – Adebayor, mentre Lennon e Bale si guadagnano una sufficienza stiracchiata. Nei padroni di casa da sottolineare lo spirito di sacrificio di Mackie e Wright-Phillips e la buona prova fornita da Taarabt. La prodezza tecnica più bella del match, però, resta il doppio intervento di Julio Cesar al 5°. Loftus Road resta stregato per gli Spurs: l’ultima vittoria, infatti, risale all’oramai lontano 1995.