Manchester United-Newcastle 4-3, Hernandez decide il match dell’anno. All’interno il Video degli highlights

Giocare il 26 dicembre, col mondo intero che ti guarda, e offrire una partita come Manchester United-Newcastle: non è difficile capire il successo planetario della Premier League dopo lo spettacolo offerto questo pomeriggio dagli undici di Ferguson e Pardew. Finisce 4-3, con rete decisiva al 90′ di Hernandez, la partita più bella dell’anno in Inghilterra: rete che rischia di essere pesantissima nella corsa al titolo, considerata la sconfitta del Manchester City – distante ora 7 punti – a Sunderland. Il pareggio a Swansea fa una vittima illustre: Rooney è tenuto a riposo da Ferguson, in avanti bocciato Welbeck e rilanciato Chicharito Hernandez. Gli ospiti, nonostante i rumors della vigilia, si affidano come sempre a Cissé e Ba in avanti per scardinare la traballante difesa dello United. I problemi, infatti, per Ferguson non sono risolti: al 4′ basta un errore in fase di disimpegno di Carrick, Ba ci prova dai 25 metri con un rasoterra (campo inzuppato per la pioggia incessante) e trova la solita indecisione di De Gea che permette il facile di tap-in di Perch. Per l’ennesima volta lo United è chiamato alla rimonta, abitudine che fa passare quasi inosservato il vantaggio dei magpies, bravi a continuare a mettere sotto pressione il centrocampo di Ferguson, con Scholes preferito a Cleverley. Il gol sarebbe dovuto arrivare, e al 26′ giunge puntuale: Smalling spizzica una punizione battuta da Giggs, Evans riesce a risolvere la mischia e a battere Krul. La gioia di Ferguson dura poco: al 29′ Mike Dean, lo stesso arbitro che pochi giorni fa convalidò la rete di Barry in pieno recupero per la vittoria del City contro il Reading, in modo grottesco decide di riportare in vantaggio gli ospiti. Simpson prova un tiro cross, Ba è in netta posizione irregolare e provoca l’intervento scomposto di Evans; ovviamente attiva la posizione del centravanti, così come segnalato giustamente dal guardalinee, ma Dean dopo un minuto e mezzo di discussione decide – incredibilmente di convalidare. Il 2-1, comunque, è legittimato qualche minuto più tardi dalla punizione di Marveaux che si schianta sulla traversa con De Gea immobile. Al 45′ è 1-2: Carrick e Valencia irriconoscibili (l’ecuadoriano umiliato da Santon), Smalling imbarazzante, Ferdinand non pervenuto.

Ad inizio ripresa tutti prevedono la furiosa reazione del Manchester United, invece i red devils entrano in campo – se possibile – ancora più confusi e pasticcioni. Il Newcastle sembra avere la partita in mano, l’Old Trafford rumoreggia e allora ci pensa Evra, secondo gol consecutivo e quarto stagionale, a riequilibrare il punteggio con un perfetto diagonale dal limite. E’ il 58′, sembra il preludio della rimonta; invece, a sorpresa, è ancora il Newcastle a trovare il vantaggio. Al 68′ Obertan, ex e neo-entrato, si invola sulla sinistra mette in mezzo e trova la gran girata di prima di Cissé, in anticipo su Ferdinand. Ferguson sotto shock, ma lo United stavolta reagisce con furore. Al 71′ è già 3-3, con Van Persie, 13esimo gol in campionato, bravo a infilare Krul dopo che il connazionale gli aveva respinto la prima conclusione. Gli ultimi venti minuti non sono per cuori deboli: squadre lunghissime e stremate, capovolgimenti di fronte e palle gol che fioccano. In due minuti sprecano Hernandez e Valencia, poi Chicharito trova il tempo di colpire un palo e non sfruttare uno stupendo assist di Van Persie; lo stesso olandese, in spaccata, sfiora il gol mentre dall’altro versante Sammy Ameobi dribbla mezza difesa e colpisce il secondo legno dei suoi con De Gea battuto. Sembra il Manchester United ad essere più disordinato in campo, ma il cuore dei red devils esce fuori anche stavolta: al 91′ è proprio Hernandez, il più sprecone del pomeriggio, a trovare il guizzo vincente, imbeccato alla perfezione da Carrick. E’ il gol della liberazione, parzialmente rovinato dall’infortunio che capita ad Anita poco dopo, travolto da Valencia. Alla fine è 4-3, un punteggio che evoca ben altri scenari ma che, anche in questo caso, ha tenuto incollati ai teleschermi milioni di spettatori in tutto il mondo. Questa è la Premier League.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.