L’era post secondo conflitto mondiale del calcio scozzese è ricca di fascino, l’old firm non era potente come adesso e squadre come l’East Fife o il Dundee se la giocavano per vincere il campionato, anni d’oro che portarono la Tartan Army a disputare i mondiali 54 e 58. Vogliamo parlarvi dei Famous Five, non i protagonisti della serie tv inglese di fine anni 70, no, loro sono i cinque giocatori che formavano la linea d’attacco dell’Hibernian a cavallo degli anni 50.
Gordon Smith, Bobby Johnstone, Lawrie Reilly, Eddie Turnbull,Willie Ormond: cinque nomi che sono entrati di diritto nella storia del calcio scozzese, tutti e cinque sono nella Scottish Football Hall of Fame, e a loro è stata dedicata, nel 1995, la North stand di Easter Road, la casa degli hibs. 21 aprile 1949, Sanquhar sudovest della Scozia, amichevole Nithsdale Wanderers-Hibs, il match finisce 8-0 per la squadra di Edimburgo, ma non è tanto il risultato a far diventare storica quella data, ma bensì il fatto che fu la prima assoluta dei Famous Five.
Siamo nel secondo dopoguerra, l’old firm – come già accennato – arriverà parecchi anni dopo, gers a parte, a dominare la scena in quegli anni sono le due squadre di Edimburgo, gli Hibs appunto e gli Hearts di Willie Auld e Dave MacKay tra gli altri. Gli hibs sono giudati in panchina da Hugh Shaw, il modulo di gioco è il WM, 3-2-2-3, il -3-43 moderno. Bobby Johnstone ed Eddie Turnball sono i due centrocampisti offensivi a sostegno dei tre attaccanti puri, con Gordon Smith esterno destro d’attacco, Wille Ormond a sinistra e Lawrie Reilly al centro dell’attacco.Dopo il secondo posto nel campionato 49-50, nella stagione 1950-51 arriva il primo titolo per i famous five, campionato dominato vinto con 10 punti di vantaggio su Rangers e Dundee, Reilly top league scorer con 23 reti, semifinale di League Cup e finale di FA Cup raggiunte, ma entrambe perse contro il Motherwell.
Nella stagione successiva l’Hibernian si conferma campione, 92 gol segnati in 30 partite, Reilly ancora capocannoniere con 27 reti, gers ancora secondi a quattro lunghezze. La stagione 52-53 è amara per i cinque d Easter Road che falliscono il 3 in a row. Nonostante 93 gol fatti, con Reilly autore di sei hat-tricks, al termine del campionato arrivano a pari punti con i gers che si aggiudicano il titolo per aver incassato meno reti dei rivali, 39 contro 51, scherzo del destino. Nel 1953, a Glasgow si gioca la Coronation Cup, torneo in onore dell’incoronazione della regina Elisabetta II. Quattro squadre scozzesi e quattro inglesi, eliminazione diretta fino alla finale. Nel primo match gli Hibs sconfiggono il Tottenham ed in semifinale sconfiggono il Newcastle, fresco vincitore della Fa Cup, per 4-0. La finale sarà amara, il Celtic vince il torneo imponendosi 2-0.
Dal 53 in poi i Famous Five lentamente si spengono, il 29 gennaio 1955 contro il Clyde segna la fine della leggenda. L’anno successivo Johnstone si trasferisce al Manchester City per la somma di £ 22.000. Smith nel 60 si trasferisce agli acerrimi nemici cittadini degli Hearts, l’anno successivo tocca a Ormond lasciare Easter Road per chiudere la carriera a Falkirk. Nell’epoca d’oro dei Famous Five, il 2 gennaio 1950 l’ Edinburgh derby segnava 65,860 spettatori (a Easter Road, la partita con più spettatori nella storia del calcio scozzese, Glasgow esclusa ), i cinque hanno giocato stabilmente nella Tartan Army, ed hanno raggiunto e superato quota 100 gol in maglia Hibernian.
La fama dei Famous Five oltrepassò i confini nazionali, furono grande ispirazione del Brasile di Pelè che nel 1970 si aggiudicò i mondiali in Messico: “You might have thought that Pele and the great Brazilian soccer team that won World Cup glory in 1970 did it all on their own. Like most others, you probably thought the mesmerising samba style was God-given and innate, a case of nature and very little nurture. But according to a new book they drew inspiration from a Scottish club – none other than Hibernian Football Club. Fans of Hibs claim that their legendary forward line of the Fifties, The Famous Five, provided the inspiration for the best football team the world has ever seen. They base their theory on what they have found in a Brazilian Football Encyclopaedia, printed shortly before the 1970 World Cup in Mexico”.