Tempo di bilanci in Bundesliga, giunta al termina del girone d’andata e in letargo fino al 18 gennaio. Analizziamo le diciotto protagoniste del torneo in uno specialissimo pagellone, suddiviso in tre parti. In questa prima puntata analizzeremo: Amburgo, Ausburg, Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Gladbach e Eintracht Francoforte. Buona lettura.
AMBURGO- Se non ci fosse stato Renè Adler, cosa ne sarebbe stato dei rothosen? Risposta abbastanza semplice: sarebbero poco sopra alla zona retrocessione. Invece, grazie alle prodezze dell’ex portiere del Bayer (che meriterebbe di tornare titolare in nazionale), la squadra del pessimo Fink vivacchia nella zona centrale della classifica, con la possibilità di centrare la qualificazione alla prossima Europa League.Urgono, però, rinforzi in tutti i reparti nel prossimo calciomercato, anche se l’urgenza maggiore è rappresentata dalla coppia centrale di difesa: Mancienne-Westermann è quanto di peggio si possa augurare un tifoso di una squadra di calcio. Nel girone di ritorno, sarebbe cosa “buona e giusta” se Beister venisse impiegato con maggior costanza, visto che a questo ragazzo – nonostante un po’ di discontinuità- i numeri non mancano. Europa League a soli due punti, ma questa squadra è stata spesso imbarazzante. VOTO: 5 IL MIGLIORE: Adler IL PEGGIORE: Mancienne
AUSBURG: Dopo la miracolosa salvezza della passata stagione, ad Ausburg erano consci che quest’annata sarebbe stata molto complicata. D’altronde l’addio di Luhukay, vero artefice della storica promozione in Bundes, poneva molti dubbi ed interrogativi sulla competitività di questa squadra, affidata – oltretutto – ad un tecnico proveniente dalla Dritte Liga. Se a questo aggiungiamo che Sascha Molders, vero leader dei bavaresi, è rientrato solo nelle ultime settimane (quattro gol nelle sei partite disputate), ben si capisce perché la squadra di Weinzierl sia praticamente spacciata già a dicembre. Una sola vittoria in diciassette partite, il secondo peggior attacco del torneo e un distacco di ben dieci punti dalla zona-salvezza: un disastro. In mezzo a cotanta catastrofe, da sottolineare il buon girone d’andata di Vogt, mediano classe 91′, che ha dimostrato di poter tenere la scena del massimo campionato. VOTO: 4 IL MIGLIORE: Werner IL PEGGIORE: Ottl
BAYER LEVERKUSEN– Si può essere critici con una squadra che, partita con ambizioni ridotte rispetto alle ultime stagioni, si trova al secondo posto ed è stata l’unica ad aver sconfitto il “ciclone” Bayern? Certamente no, anche se va detto, in tutta franchezza, che questa squadra ha raccolto molto più di quanto meritasse. In un calcio tedesco pieno di fantasia, talento e calcio propositivo, il Bayer si è contraddistinto per l’assoluta pragmaticità, spesso accompagnata da un sano “palla lunga e pedalare” degno del miglior Paron. La strana coppia Lewandowski-Hyppia, però, è stata brava a creare un centrocampo fantastico, che sta dando risultati assolutamente positivi: Reinartz, impiegato da frangiflutti e spesso chiamato a giocare da difensore aggiunto, sta dando un contributo importante; Rolfes e Bendner, impiegati da interni, stanno giocando una grande stagione, mentre le due mezze punte Schurrle-Gonzalo Castro stanno garantendo un ottimo numero di assist e reti. In attacco, inoltre, Kiessling ha già raggiunto la doppia cifra al termine del girone d’andata, rilanciando la sua prepotente candidatura in chiave nazionale. VOTO: 7,5 IL MIGLIORE: Gonzalo Castro IL PEGGIORE: Hegeler
BAYERN MONACO– Dopo tre secondi posti, l’imperativo categorico era uno solo: tornare a dominare. Perlomeno in patria, visto che non capitava da oltre quindici anni che il Bayern restasse senza vincere il campionato per due anni di fila. La squadra bavarese non ha deluso le aspettative della vigilia: nove vittorie consecutive in avvio di stagione, una sola sconfitta (immeritata, contro il Bayer) e ben quarantadue punti conquistati su cinquantuno disponibili. Praticamente un dominio totale ed assoluto, a discapito dell’equilibrio del campionato, che pare già deciso giunti al giro di boa. Va detto, inoltre, che in tre delle quattro partite non vinte, i bavaresi avrebbero meritato di portare a casa i tre punti, ma spesso i portieri avversari ( ter Stegen e Weidenfeller, su tutti) hanno reso impossibile ciò. Eppure qualche difetto questa squadra lo ha palesato. In difesa, ad esempio, manca un centrale di livello da affiancare a Dante, che ha dimostrato – nonostante la nota impulsività – di poter giocare in una grande squadra; anche Neuer, portiere fin qui affidabile, ha commesso qualche errore di troppo. Benissimo, invece, il reparto avanzato e il centrocampo. Finalmente, dopo annate di acquisti sbagliati, la dirigenza bavarese ha raccolto i frutti del mercato estivo: oltre al già citato Dante, sono state molto positive le prove offerte da Shaqiri, Mandzukic e – seppur chiamato in causa di rado – Pizarro. Dopo un girone d’andata così, il voto non può che essere alto. VOTO: 9,5 IL MIGLIORE: Ribery IL PEGGIORE: Badstuber
BORUSSIA M’GLADBACH– Dopo un avvio di stagione disastroso, culminato con il mancato accesso ai gironi della Champions, i fohlen si sono ripresi nel finale di stagione, dove hanno ottenuto alcuni risultati importanti. La squadra di Favre si trova, ora, in piena lotta per l’Europa League, obiettivo dichiarato dalla dirigenza ad inizio stagione. Troppo difficile, infatti, ipotizzare un campionato di vertice come quello passato, viste le cessioni di Breno, Neustädter e Reus, giocatori che si stanno ben disimpegnando anche in questa stagione. La squadra appare comunque troppo dipendente dalla classe di Arango: se il venezuelano non è ” in giornata”, difficilmente i fohlen portano a casa punti. Il mago Lucien sembra aver trovato la quadratura del cerchio, ma qualche intervento nel mercato invernale, alla luce anche del grave infortunio di De Jong (comunque deludente finché è sceso in campo), sembra assolutamente necessario. Il voto non può essere sufficiente: squadra troppo discontinua e già eliminata anche dalla coppa nazionale. VOTO: 5,5 IL MIGLIORE: ARANGO IL PEGGIORE: DE JONG
EINTRACHT FRANCOFORTE– La squadra rivelazione di quest’avvio di Bundesliga. Dopo aver ottenuto la promozione, le aquile di Francoforte puntavano ad una tranquilla salvezza e nulla più. Invece, fra lo stupore generale, i rossoneri sono stati la più diretta inseguitrice del Bayern nelle prime giornate. Bravissima la dirigenza dell’Eintracht, che ha acquistato alcuni protagonisti della scorsa Zweite Liga, come Aigner e Inui, resesi protagonisti di una prima parte di stagione spumeggiante, mentre Occean, forse l’acquisto più atteso, ha fin qui deluso le aspettative. Il punto di forza è stato sicuramente il centrocampo, dove si sono messi in luce i due mediani posti a protezione della difesa ( Schwegler e Rode) e i tre trequartisti ( Aigner, Meier e Inui). Da incubo, però, il reparto difensivo. Ma da una squadra allenata da Veh, non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso. Un avvio di stagione così non si può che premiare con un voto alto, anche se i dubbi sulla guida tecnica restano ancora irrisolti. VOTO: 7,5 IL MIGLIORE: Schwegler IL PEGGIORE: Occean