Lille-Montpellier 4-1: tutto facile per i mastini

Sfida di metà classifica con vista Europa League.  Così si preannunciava – alla vigilia –  la sfida fra Lille e Montpellier, ovvero le ultime due vincitrici della Ligue 1.  La partita, però, non ha avuto storia: complici anche le innumerevoli assenze degli ospiti (Saihi, Ait-Fana, Bocaly, Stambouli, Estrada, Marveaux, Mezague, Sylla, oltre all’ultra-squalificato Jeunechamp), il Lille ha letteralmente dominato il match.  La partita si sblocca al ventiquattresimo ed è la logica conseguenza del predominio territoriale dei padroni di casa: Roux calcia un potente destro dal limite che, complice la netta deviazione di Congrè, si infila alle spalle di Jourdren. I padroni di casa continuano a dominare il match e vanno vicini al gol in un paio di circostanze con Martin e Payet, mentre il Montpellier si fa notare solo per un calcio di punizione di Cabella.  Il raddoppio dei mastini è nell’aria e puntuale arriva a due minuti dal termine con Payet, autore di uno splendido destro a giro sul secondo palo. Nel finale della prima frazione una pazzia di Belhanda costa il cartellino rosso al fantasista marocchino, che, di fatto,  consegna definitivamente il match nelle mani del Lille.

La ripresa si gioca su ritmi blandi. Il Lille controlla agevolmente il match al cospetto di un avversario malconcio e ridotto in inferiorità numerica. Il gol del 3-0 arriva al sessantaduesimo ancora con Roux, che, magistralmente imbeccato da Martin, batte Jourdren con un delizioso tocco di destro.  Il Lille, a dispetto del grande vantaggio, non è ancora sazio e  a un quarto d’ora dal termine trova il gol del 4-0 con Mendes, che insacca a porta sguarnita.  Nel finale di partita, il Montpellier mostra un po’ d’orgoglio.  Il gol della bandiera, però,  è un clamoroso errore dell’accoppiata  Elena-Digne,  autori di un’incomprensione degna del migliore “Mai dire Gol”, che consente a Deplagne d’insaccare a porta vuota. Importante successo per il Lille, che chiude nel migliore dei modi un girone d’andata giocato spesso sottotono. Montpelllier troppo brutto per esser vero, ma le innumerevoli assenze hanno pesato non poco nell’economia del match. Nei padroni di casa  da sottolineare la bella prova fornita da Payet e Martin ; negli ospiti, invece, continua il momentaccio dell’attaccante  Herrara, che non sta mantenendo le aspettative d’inizio stagione.  A gennaio urge l’acquisto di un attaccante centrale che – nel limite del possibile – possa far cancellare il ricordo di Giroud: questo Herrara, ahimè, ricorda più che altro un omonimo stopper del Cagliari di metà anni 90′. E questo, per quanto ovvio, non è certo un complimento per l’attaccante argentino.