C’è una squadra folle in Dritte Liga. Una squadra capace di perdere le prime quattro gare del campionato, infilare undici risultati utili consecutivi e poi perdere cinque delle ultime sei partite. Una squadra talmente pazza che in questa edizione della Dfb Pokalè stata in grado di eliminare due squadre di categoria superiore: il Greuther (nel primo turno) e l’Union Berlin (nei sedicesimi di finale). Quella squadra ha un nome e un cognome: Kickers Offenbach. Questa squadra, oggi, era attesa all’ennesima impresa: eliminare il Fortuna Dusseldorf, squadra di Bundesliga in un ottimo momento di forma. Il Kickers, reduce da quattro sconfitte consecutive, nell’ultima gara di campionato era crollato sotto i colpi della capolista Osnabruck, corsara in quel di Offenbach con un netto 5-1. Sembrava impossibile, quindi, un successo degli uomini di Van Lent. E invece, per l’ennesima volta, la magia della Coppa di Germania regala un’altra storia fantastica, come solo le coppe nazionali (portaombrelli italico escluso) sanno raccontare. In avvio di partita il Kickers soffre la maggiore classe degli ospiti, autori di un paio di azioni pericolose. Man mano passano i secondi, ci si rende conto che la piccola squadra di Offenbach può resistere al cospetto del più blasonato Fortuna, sempre più in difficoltà nel scardinare la difesa locale. Dopo aver condotto “in salvo” la prima frazione, i padroni di casa decidono di giocarsela a viso aperto. Nella ripresa il Kickers sfiora il gol in un paio di circostanze (una molto ghiotta con Vogler), rischia di andar sotto, ma a un quarto d’ora dal termine trova il gol del vantaggio con Fetsch, che ribatte in rete una conclusione di Hahn terminata sul palo. Gli ospiti accusano il colpo. E per il Fortuna è un gioco da ragazzi pervenire al raddoppio con Vogler, che con un chirurgico sinistro batte Giefer. A Offenbach, ora, si sogna in grande come non avveniva dal 1970, data in cui il Kickers conquistò l’unico trofeo della sua storia: la DFB Pokal. Ovvero, la magica Coppa di Germania.
Tutto il resto, oggettivamente, passa in secondo piano. Il Bayern si qualifica grazie al successo per 2-0 ottenuto sul campo dell’Ausburg. Non è stato un derby bavarese semplice per i vice-campioni d’Europa, che a tratti hanno sofferto la dinamicità dei padroni di casa. A segno Gomez e Shaqiri, mentre Ribery è stato espulso ad inizio ripresa. Nelle fila dell’Ausburg, da segnalare il debutto di Manninger, acquisito dai bavaresi a parametro zero dopo i tanti anni passati nel calcio italiano.
Importante successo, 2-1, del Mainz di Tuchel, corsaro all’Auf-Schalke Arena. Gara molto gradevole, giocata meglio dai knappen nel primo tempo e dai nullfunfer nella ripresa. La vittoria degli ospiti, però, è stata meritata in considerazione delle occasioni da gol create nella ripresa. Debutto amaro per Keller, alla prima sulla panchina dello Schalke dopo l’esonero di Stevens. Ai quarti passa anche il Friburgo di Streich, che batte di misura il Karlsruher (1-0). La squadra di casa, attualmente al secondo posto in Dritte Liga e capace di vincere le ultime nove gare, nel secondo tempo ha messo in seria difficoltà la quinta forza della Bundesliga, confermando quanto di buono mostrato negli ultimi tre mesi. Domani si disputeranno gli ultimi quattro incontri. In campo, fra le altre, Borussia Dortmund, Stoccarda e Hannover.