In un Parkhead con tanti spazi vuoti, il Celtic primatista ospita la penultima in classifica, il St. Mirren di Danny Lennon. Neil Lennon, manager dei biancoverdi, schiera un insolito 3-5-2: Forster tra i pali, Lustig, Ambrose e Wilson i tre dietro, Matthews largo a destra e Mulgrew a sinistra, Brown, Wanyama e Kayal a comporre i tre centrali di centrocampo, Samaras e Hooper coppia d’attacco. Il St. Mirren si affida ad un 4-4-2 con capitan Goodwin faro del centrocampo e Samson a difendere i pali. Partita a senso unico, il primo tempo è un monologo del Celtic, si gioca di fatto nella trequarti del St. Mirren e dopo un paio di occasioni sciupate nei primi dieci minuti al quarto d’ora arriva il gol: angolo di Mulgrew, colpo di testa di Wanyama parato da Samson ma lo stesso keniano di tap-in butta la palla in rete. I padroni di casa avrebbero altre occasioni per raddoppiare ma il primo tempo si chiude sull’ 1-0.
Inizia il secondo tempo ma la partita non cambia, è sempre il Celtic ad avere in mano il pallino del gioco, mettendo le tende nella metà campo buddies. Al sesto della ripresa clamorosa occasione per i padroni di casa: traversone di Samaras sul secondo palo, ponte di Hooper di testa per Brown che però, a sua volta di testa, spara il pallone su Samson sulla linea di porta. Passano dieci minuti circa ed è ancora Brown ad avere la palla del 2-0, ma sulla sua botta sicura in porta si immola un difensore che di schiena/braccio respinge e nega la gioia della segnatura al capitano. L’inerzia del gioco non cambia con il Celtic a farla da padrone e a sette minuti dal termine arriva il raddoppio grazie a Hooper, gol che chiude una contesa che non c’è mai stata vista la netta superiorità degli uomini di Neil Lennon. Il Celtic si porta a +4 sulla seconda con una partita in meno, il St. Mirren rimane a 17 punti a +5 sul fanalino di coda Dundee.