Bundesliga: Bayer a valanga sull’Amburgo, Eintracht corsaro a Wolfsburg

Ultimo turno del girone d’andata  privo di particolari sorprese nei risultati, ma non nella sostanza. Il modo in cui Bayer e Mainz  hanno annichilito  Amburgo e Stoccarda, non era facilmente preventivabile alla vigilia. Vediamo ora nel dettaglio quello che ci ha riservato questo sabato pomeriggio di Bundesliga, in attesa delle ultime tre partite che si disputeranno fra stasera e domani.

BAYER LEVERKUSEN- AMBURGO 3-0 –  Una sola squadra in campo: il Bayer. L’Amburgo, complici anche alcune scelte tecniche del sempre più deprimente Fink, non è pervenuto. Gara a senso unico sbloccata dai padroni di casa poco prima della mezz’ora da Kiessling,  bravo a sfruttare nel migliore dei modi una leggera deviazione di Castro che mette fuori gioco i pessimi centrali difensivi dell’Amburgo. I rothosen, dopo solo due minuti, hanno una grande possibilità per pareggiare con Rudnevs, ma l’imperioso stacco di testa dell’attaccante lettone si spegne sul palo.  A dieci dal termine della  prima frazione, arriva il gol del raddoppio: Kiessling, al limite dell’area, attira a sé Westermann e Badelj  e offre uno splendido filtrante per Schurrle, che entra in area, brucia sullo scatto il pessimo Mancienne e batte l’ex Renè Adler. Nella ripresa l’Amburgo prova (sterilmente) a rendersi pericoloso, ma si deve arrendere definitivamente a mezz’ora dal fischio finale. E lo fa nel peggiore dei modi: Leno, estremo difensore delle aspirine, rilancia lungo in direzione dell’area avversaria, Westermann fallisce goffamente l’aggancio e trasforma il rinvio del portiere in un assist per Kiessling, che a tu per tu con Adler non perdona e segna il secondo gol personale. Gli ultimi trenta minuti non registrano particolari emozioni, anche se entrambe le squadre, di tanto in tanto, si fanno notare per qualche sortita offensiva. Natale da incorniciare per le aspirine, che riprenderanno a gennaio in seconda posizione; da incubo, invece, per i rothosen, che subiscono una sconfitta pesante nella forma e nella sostanza.

MAINZ-STOCCARDA 3-1 –  Vola il Mainz di Tuchel, sempre più coinvolto nella lotta per l’Europa League.  Squadra pratica e solida quella allenata dall’allievo prediletto di Klopp, che oggi, nonostante le numerose assenze, riesce nell’impresa di piegare lo Stoccarda, anch’esso sceso alla Coface Arena privo di alcune pedine fondamentali. Primo tempo dominato dai padroni di casa, che però non riescono a sbloccare il risultato. La gara  si accende nel secondo tempo. Gli ospiti, dopo solo tre minuti dalla ripresa delle ostilità, passano in vantaggio con Harnik, al quinto centro stagionale in Bundesliga. I nullfunfer, dopo solo sette minuti, trovano il pareggio con Muller, che calcia malamente d’interno destro e trova  una palombella “malefica” che supera Ullreich. Il numero ventisette locale è scatenato, e a venti dal termine, imbeccato da Szalai,  trova il gol del raddoppio. Nel finale il centrocampista colombiano Soto, con un potente destro sul primo palo,  fissa il punteggio sul 3-1.

 

WOLFSBURG-EINTRACHT FRANCOFORTE 0-2 –  Piovono fischi assordanti alla Volkswagen Arena. E i tifosi biancoverdi, ne hanno ben donde. I lupi, infatti, perdono la terza gara casalinga stagionale, e chiudono il girone d’andata con solo sei punti conquistati nelle sette gare interne disputate. Bene l’Eintracht, che si conferma terza forza del campionato, e chiude nel migliore dei modi un 2012 memorabile, come da tempo non si vedeva nella Francoforte calcistica. Nei primi dieci minuti c’è solo una squadra in campo: il Wolfsburg. Ma le adler, come spesso capita in questa stagione, riescono a passare in vantaggio alla prima occasione buona: punizione dal lato sinistro di Schwegler indirizzata nell’area piccola, Benaglio è indeciso nell’uscita e la sfera arriva a Meier, che di testa sigla l’undicesimo gol stagionale. Al 16° l’episodio che cambia definitivamente il match: Josuè, con un intervento a gamba tesa, colpisce Occean nelle parti basse. Un fallo stupido, oltre che decisamente doloroso per chi lo subisce,  che costa il rosso per il brasiliano. Due minuti più tardi arriva il raddoppio di Inui, servito alla perfezione dalla fascia destra da Aigner, anche oggi fra i più positivi della squadra di Veh.  Nel secondo tempo l’Eintracht, grazie anche alla superiorità numerica, controlla agevolmente il match, che, di fatto, non regala  più nessuna emozione.

FORTUNA DUSSELDORF-HANNOVER 2-1 – Vittoria meritata da parte del Fortuna, che già nel primo tempo, con una maggiore precisione in fase realizzativa,  poteva chiudere definitivamente la pratica Hannover.  Fortuna che sblocca la partita  a cinque minuti dalla fine del primo tempo con un possente colpo di testa di Schahin, servito alla perfezione da un crossa dalla destra di Balogun. Il gol del momentaneo pareggio degli ospiti arriva intorno al ventesimo della ripresa con l’ex red devils Diouf, che  stoppa di petto un lancio lungo di Schmiedebach, fa una rapida mezza torsione con il corpo, e lascia partire un potente destro che si infila sul primo palo. Il gol partita arriva a meno di dieci minuti dal termine con Ilso,  bravissimo a piazzare nel sette un calcio piazzato eseguito con precisione chirurgica.

GREUTHER FURTH- AUSBURG 1-1  –  Cosa ci si poteva aspettare da  due squadre all’ultimo posto, con  i peggiori reparti offensivi del torneo? Se ci aggiungiamo, poi, che il Furth si presentava senza aver vinto neppure una partita in casa e l’Ausburg senza vittorie in trasferta, ben capiamo perché la  partita è stata deludente e si è conclusa in parità. Un punto che avvicina entrambe al ritorno in seconda divisione, visto il distacco apocalittico dalla quartultima ( -10 dal Wolfsburg) e i miseri nove punti raccolti da entrambe nel girone d’andata.  L’Ausburg passa in vantaggio al 10° con Molders, che di testa trova il quarto gol stagionale. Gli ospiti, dopo aver sprecato alcune buone occasioni per raddoppiare, subiscono il gol del Furth a venti dal termine con Sobiech, agevolato nella circostanza da due errori in uscita del portiere marocchino Amsif.  Ai punti avrebbe meritato di vincere l’Ausburg, che ha creato maggiori occasioni da gol.  L’unica cosa certa è che queste due squadre non meritano di stare in Bundesliga. E l’anno prossimo, infatti, non ci saranno.