Bayern Monaco-Borussia M’Gladbach 1-1: Shaqiri cambia lo spartito, ma la capolista non vince

Dici Bayern-M’Gladbach e pensi agli anni 70′, epoca in cui le due squadre dominavano in Germania e in Europa. Quarant’anni fa, infatti, il Borussia che faceva tremare i polsi ai bavaresi vestiva i colori biancoverdi dei fohlen, capaci di vincere cinque titoli tedeschi in otto anni e due coppa Uefa. Successi tutt’altro che scontati, visto che il Bayern dell’epoca  era, a detta di tutti, il più forte della storia,  capace di vincere tre coppe dalle grandi orecchie consecutive e guidato in campo da gente come Meier, Beckenbauer e Gerd Muller. E pensare che, in quel periodo, il Kaiser Franz doveva contenere le folate di un micidiale attaccante dal nome molto familiare, oggi, in Baviera: Jupp Heynckes.   I valori in campo sono cambiati, ma Bayern-Gladbach resta sempre una partita dal grande fascino. E anche quest’anno, come già avvenuto nella scorsa Bundesliga, le sorprese non sono mancate.

Nel Bayern, Heynckes preferisce  Mandzukic a Gomez in attacco, mentre il collega Favre decide di giocarsela senza una vera e propria prima punta di ruolo. Il canovaccio tattico, quindi, è chiaro già alla lettura delle formazioni: Bayern all’attacco; Gladbach chiuso  nella propria metà campo e pronto a ripartire in contropiede. I bavaresi partono subito con il piglio giusto e nei primi cinque minuti creano due interessanti occasioni da gol con Muller e Ribery. Il dominio locale prosegue, ma i fohlen sono bravissimi a chiudersi dietro – spesso anche con dieci uomini dietro la linea della palla – e a non concedere nessuna palla gol agli avversari.  Alla prima sortita offensiva, il Borussia ottiene un calcio di rigore: Cigerci entra in area  dalla sinistra e, nel tentativo di crossare nel mezzo, trova il braccio di Boateng. L’intervento dell’ex citizens sembra involontario, ma per l’arbitro sussistono gli estremi per concedere la massima punizione: dal dischetto si presenta Marx, che  spiazza Neuer e porta in vantaggio i suoi. Il Bayern reagisce veementemente . Al 26° Ribery costringe Ter Stegen ad un intervento provvidenziale con la mano di richiamo. Passano solo cinque minuti e Schweinsteiger, su calcio di punizione concesso per un fallo – probabilmente dentro l’area – di  Cigerci ai danni di Kroos,  si vede respingere il tiro da parte di  Arango in prossimità della linea di porta.  I bavaresi insistono, dominano il match, ma si rendono pericolosi solo su azioni nate da calcio d’angolo.  Da sottolineare l’uscita per infortunio di Martinez che, a sette minuti dal termine, viene sostituito da  Shaqiri. Nella ripresa la musica non cambia. Il Bayern preme e dopo due minuti va vicino al pareggio con Schweinsteiger, che, all’altezza del dischetto, angola debolmente di piatto destro esaltando le doti atletiche di ter Stegen. Al 54° è Dante  a sfiorare il gol, ma il possente colpo di testa del brasiliano termina di poco a lato alla destra del portiere avversario.  Alla prima sbavatura, però, i fohlen subiscono il gol del pareggio: minuto cinquantotto, Marx effettua un retropassaggio troppo corto – verso Jantschke –  intercettato da Shaqiri, che entra in area di rigore e batte un incolpevole ( seppur mal piazzato) ter Stegen. I bavaresi continuano a spingere,  ma al di là di una conclusione da fuori area dell’onnipresente Shaqiri, non si registrano occasioni di rilevo nei dieci minuti successivi al gol. A venti dal termine episodio dubbio in area  fra Gomez e Brouwers, ma l’arbitro non concede giustamente il rigore: l’intervento del difensore olandese è sulla palla. Dal susseguente corner, nasce un’azione che porta il Bayern a tirare nello specchio per  ben tre volte, ter Stegen, però,  si supera ed evita  il secondo gol. Al 77° il portiere ospite sale ancora sugli scudi, e nella stessa azione sventa un tiro di Alaba, prima, e uno di Ribery, poi. Il Gladbach, fino a quel momento praticamente inesistente, rischia di passare in vantaggio a dieci dal termine con Arango, che si ritrova solo davanti a Neuer, ma viene bloccato da un intervento strepitoso di  Dante. L’assalto bavarese continua, infruttuosamente,  fino agli ultimi secondi del match.  Alla fine un punto che, tutto sommato, può andar bene a entrambe: il Bayern resta leader assoluto del campionato, mentre i fohlen chiudono positivamente un 2012 double-face. L’atteggiamento remissivo del Gladbach è stato comunque premiato, grazie ad un Arango in forma strepitosa e a un ter Stegen da nazionale. I Rekordmeister, invece, pagano la scarsa precisione di alcuni uomini chiave come Ribery e Kroos, sempre generosi e bravi nell’uno contro uno, ma assolutamente negativi in fase d’assistenza alle punte. In tema di attaccanti, non si può non evidenziare la prova assolutamente negativa di Mandzukic, che negli ultimi due mesi ha subito un’involuzione allarmante, e i trenta minuti  generosi – ma  poco concreti  – di Mario Gomez.