Qualcuno ricorderà Miroslav Djukic, arcigno difensore per anni di Deportivo e Valencia, quello del famoso rigore sbagliato all’ultimo minuto dell’ultima giornata della Liga 93-94, errore che costò il titolo ai galiziani. Djukic, dopo essere stato ct della Serbia, ha cominciato una brillante carriera da allenatore. A Valladolid, principale città della regione della Castilla y Leon, sta strabiliando sia per i risultati, soprattutto in relazione alla rosa a disposizione, che per il gioco. Per tutti il Valladolid avrebbe meritato lo scorso anno la promozione diretta invece di passare per i play-off. Oggi, i pucelanos continuano a raccogliere consensi anche nella Liga, alternano buoni risultati ad altre domeniche di black-out, ma dopo 14 giornate si ritrovano con 21 punti in cascina, settimi a -1 da Getafe e Malaga e, quello che più conta, a +9 dal Granada terzultimo. Un vero e proprio miracolo. Ieri, al Sanchez Pizjuan, la vittoria più bella: 2-1 al Siviglia, ancora sazio del 5-1 rifilato al Betis due settimane fa, tre punti meritatissimi anche per la qualità delle reti segnate da Ebert (partitone del centrocampista tedesco) e Oscar, da sempre garanzia di qualità. Al Siviglia resta il rammarico di una rimonta abbozzata (autorete di Manucho a inizio ripresa) e gettata al vento poco dopo per l’ennesima espulsione di Medel. Ma, quello che resta, è lo splendido momento dei ragazzi di Djukic. Non dureranno, di certo, a questi livelli, lotteranno probabilmente fino all’ultima giornata per salvarsi, ma sulle rive del Pisuerga i ragazzi di Djukic stanno entusiasmando. Sabato sera, allo Zorrilla, arriva il Real Madrid…
About Alfonso Alfano
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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.