L’Arsenal perde l’ultima gara del girone in Grecia contro l’Olympiakos e si qualifica dunque come seconda classificata agli ottavi di finale. Si può tranquillamente parlare di occasione persa, data la non vittoria dei tedeschi a Montpellier, e un paio di situazioni maturate nel corso del girone (lo scontro diretto dell’Emirates mal giocato o la rimonta subita in Germania). Va detto che stasera non sembrava che a Wenger importasse molto vincere la partita, almeno a giudicare dalla formazione titolare, infarcita di giovani e riserve dimenticate (Squillaci su tutti). Situazione peraltro non nuova all’Arsenal, nel 2008 Wenger con due risultati su tre preferì schierare le riserve a Oporto, perdendo partita e primato. Quattro stagioni fa capitò la Roma, quest’anno potrebbe andare peggio.
Quanto alla partita, è servita se non altro per far mettere minuti nelle gambe a giocatori come Rosicky e Gervinho, rientranti da infortuni, e per vedere all’opera giovani come Chamberlain, Jenkinson, Coquelin e l’esordiente in Champions Meade. L‘Arsenal è andato in vantaggio con Rosicky al 38′, poi nella ripresa tra il 64′ e il 72′ ha subito l’uno-due firmato Maniatis e Mitroglou che ha regalato la vittoria ai greci. Il tutto mentre lo Schalke si faceva raggiungere sull’1-1 dal Montpellier, già eliminato. L’Olympiakos trova posto in Europa League, come dodici mesi fa, quando aveva trovato ancora l’Arsenal sulla sua strada e anche lì nell’ultima partita conquistò i tre punti. Agli ottavi però, per la tredicesima volta di fila, vanno i Gunners.