Chi si attendeva tuoni, fulmini e saette, è rimasto deluso dallo spettacolo offerto da Bayern e Borussia. Le due grandi del calcio tedesco, infatti, giocano una gara estremamente tattica per almeno trequarti del match, regalando ben poche emozioni al pubblico sugli spalti e a quello televisivo. Ed è davvero un peccato che le oltre duecento nazioni collegate abbiano assistito ad un match poco emozionante, dove la paura di perdere ha avuto la meglio sulla voglia di dimostrare chi, fra le due, è la vera regina del calcio tedesco. Classifica alla mano, il punto non può che far felice il Bayern, che mantiene ben undici lunghezze sui gialloneri e lascia la più immediata inseguitrice – il Bayer Leverkusen – a otto punti. Moralmente, però, questo pareggio lascia i bavaresi ancora in soggezione al cospetto dei gialloneri, che ottengono il sesto risultato utile consecutivo (supercoppa tedesca esclusa) nei confronti diretti fra le due squadre. Il messaggio lanciato dagli schwarzgelben è chiaro: la Bundes è ormai persa, ma in un ipotetico doppio confronto – piuttosto che in una gara “secca” – noi ci siamo. E possiamo farvi male.
Primo tempo davvero noioso. Squadre bloccate, giocatori attentissimi a rispettare le consegne impartite e poco, pochissimo, spazio per lo spettacolo. Il Bayern ha in mano il pallino del gioco in mezzo al campo, ma il possesso palla è decisamente sterile, complice un Schweinsteiger decisamente sottotono. Nel Borussia prova ad accendersi di tanto in tanto Reus, che sarà protagonista dell’unica azione di rilievo del primo tempo: l’ex fohlen raccoglie un lungo spiovente dalla propria metà campo con uno splendido controllo al volo di sinistro ed effettua un potente tiro in direzione di Neuer, che devia di pugno in calcio d’angolo.
Nella ripresa il Borussia, come spesso gli capita, parte con un altro piglio. Al 50° è Hummels, ben imbeccato da un calcio di punizione improvviso di Gotze, ad impegnare Neuer, ma l’ex knappen è attento e devia in calcio d’angolo. Gli ospiti diventano padroni del centrocampo, impongono un ritmo un po’ più vivace alla partita, ma al di là di un colpo di testa centrale da posizione favorevole del solito Gotze, non si rendono particolarmente pericolosi. La partita perde nuovamente intensità, per poi risvegliarsi al 65°: Ribery lancia in profondità, Muller fa da sponda per Kroos, che con una finta mette a sedere Hummels, supera Subotic e lascia partire un chirurgico sinistro nell’angolino basso che batte Weidenfeller. Il Bayern sblocca la partita e la stessa, finalmente, si ravviva. Il Bayern, quattro minuti dopo esser passato in vantaggio, sciupa una buona occasione con Ribery, che calcia alto sopra la traversa da posizione favorevole. Il Borussia, però, non muore mai: minuto settantasette, Mario Gotze – lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia locale – raccoglie un calcio d’angolo di Reus deviato di testa da Mandzukic, e lascia partire un fendente di sinistro che batte Neuer. Il Bayern non ci sta e prova a vincere la partita, ma Weidenfeller è immenso. Il portiere ospite si rende protagonista di tre interventi strepitosi negli ultimi dieci minuti: nel primo, esce alla disperata su Kroos ed evita il gol con un intervento istintivo; nel secondo, è strepitoso nel distendersi con il braccio di richiamo, evitando che il tiro-cross di Muller si tramuti in gol; nell’ultimo, compie un intervento stilisticamente perfetto per tecnica, istinto e spettacolarità, su un colpo di testa di Javi Martinez. Chi si aspettava che la partita fosse decisa da uno dei tanti talenti in campo, è rimasto deluso: il protagonista – a sorpresa – è Weidenfeller. Non certo una stella di prima grandezza. Anzi….