Tuttocalcioestero vuole offrire a tutti gli appassionati una visione a 360 sul panorama calcistico internazionale, siamo lieti di inaugurare una nuova rubrica, che permetterà di conoscere meglio i campioni di oggi e quelli di domani. Apriamo questo appuntamento con un giovane montenegrino, spesso etichettato per le sue caratteristiche come il nuovo Jovetic. Si chiama Luka Djordjevic, seconda punta classe 1994 che può essere impiegato anche come trequartista e dotato di un’ottimo fiuto del gol. Qualcuno probabilmente avrà visto le sue giocate in giro su youtube, di sicuro è stato notato da Luciano Spalletti che appena sei mesi fa si è assicurato le prestazioni del ragazzo portandolo in Russia. Nonostante la giovane età, il numero 77 dello Zenit ha già esordito in nazionale, andando anche in rete nella prima gara disputata. L’attaccante non manca certo di personalità, sia in campo che fuori, chissà – vista la sua maturità – che nel 2014 in Brasile non sia nel tridente offensivo insieme a Stevan Jovetic e Mirko Vucinic, a rappresentare il suo Montenegro, per adesso primo nel girone di qualificazione.
Benvenuto Luka e grazie per la disponibilità, ci racconti i tuoi primi passi nel mondo del calcio?
Grazie a voi per l’opportunità che mi avete concesso. Fin da bambino il pallone è stato il mio passatempo preferito e la mia prima squadra é stato il Club della città in cui sono nato Budva, il Mogren. Ho fatto il mio primo allenamento all’età di sette anni che mi ha permesso di entrare nelle giovanili della società, dove sono rimasto fino all’inizio di questa stagione quando sono passato allo Zenit.
Se tu fossi un talent-scout come descriveresti Luka Djordjevic? Pregi e difetti…
Sono un calciatore che ama buttarsi negli spazi e che si trova molto bene in campo aperto, dicono gli addetti ai lavori che possiedo un’ottima visione di gioco abbinata ad una grande gestione di palla con entrambi i piedi e che vedo la porta, nonostante il mio ruolo non sia quello di punta centrale. In molti affermano che posso ancora crescere dal punto di vista fisico e della resistenza, in modo da poter aiutare i centrocampisti in fase di non possesso.
Quando ti si è presentata la proposta dello Zenit, come hai reagito? E come ti trovi nella nuova città e con i nuovi compagni?
É avvenuto tutto in fretta, ed è stato come vivere un sogno. Mi ricordo, eravamo in un caffè, io e il mio agente, stavamo parlando, quando il suo telefono iniziò a squillare per chiudere la trattativa, è stata una cosa bellissima.
San Pietroburgo è una città straordinaria, quando sono arrivato la prima volta sono rimasto affascinato dalle meraviglie presenti oltre all’atmosfera della città. Per quanto riguarda i compagni, posso imparare molto da ciascuno di loro visto che sono tutti dei campioni. Sicuramente dai calciatori russi posso imparare serietà e la professionalità, mentre dal punto di vista tecnico abbiamo molti calciatori portoghesi, o che comunque provengono da quel campionato, da cui posso apprendere molto.
La stagione per lo Zenit non sta andando come previsto, data l’eliminazione in Champions, e state inseguendo in campionato. Si parla di un possibile esonero di Spalletti, tu come ti trovi con il mister italiano ,viste le difficoltà che clima si vive fra i tifosi ?
La stagione è cominciata bene, abbiamo avuto poi un crollo che ha portato la squadra ad uscire dalla competizione.Rimaniamo comunque in lotta per un’altra competizione europea, per il campionato e la coppa nazionale russa. I tifosi sono fantastici, sempre vicini alla squadra, nonostante il periodo di crisi non ci fanno mai mancare il loro apporto. Mi piace il modo di sostenerci, applaudendoci aldilà del risultato.
Luka fuori dal campo che interessi ha, oltre al calcio?
Fuori dal terreno di gioco ascolto molto musica Hip Pop, adoro fra le tante anche quella di un rapper italiano (Fedez, ndr) “Faccio Brutto”, mentre il mio film preferito è senza dubbio “Il Padrino”. Posso definirmi sportivo – seguo molti sport – il preferito dopo il calcio è il basket.
Chi è il giocatore a cui ti ispiri e la squadra per cui hai sempre sognato di giocare…
Il calciatore che seguo con particolare attenzione – nonostante abbia caratteristiche diverse dalle mie oltre al ruolo in campo – è “El Nino” Fernando Torres. La squadra dove sognavo di giocare da piccolo, come molti calciatori serbi o montenegrini, è il Partizan di Belgrado.
Deve essere stata un’emozione unica l’esordio in nazionale addirittura con il goal, ti vedi in Brasile 2014, magari nel trio offensivo con Jojo e Vucinic ?
Naturalmente vestire la maglia della propria nazionale è sempre una sensazione unica e indescrivibile, segnare al debutto lo è ancora di più, diciamo che é il sogno di ogni giovane calciatore.Nonostante il primo posto del girone, ci sono ancora molte partite da disputare per qualificarsi a Brasile 2014. Per adesso le cose stanno andando molto bene merito sicuramente di tutti, merito anche del buon calcio espresso dalla nostra selezione. Un reparto insieme a Mirko e Stevan sarebbe un trio fenomenale, sopratutto per la loro classe, perché no ?
Luka Djordjevic dove si vede in futuro?
Nei miei piani c’è quello di rimanere allo Zenit il più possibile, non sono interessato ad altri club, la società ha puntato molto su di me e intendo ripagarla sul campo. In questa stagione ho avuto la possibilità di scendere in campo in campionato e in Champions, spero per il futuro di giocare sempre di più.