Difficile immaginare per Allegri e il suo Milan un mercoledì migliore; a Bruxelles, prima arriva la notizia del pareggio del Malaga a San Pietroburgo contro lo Zenit, poi un secco 3-1 all’Anderlecht che lancia i rossoneri agli ottavi con un turno d’anticipo. Il Milan conferma di essere in ripresa, soprattutto superiore anni luce alla squadra che uscì tra i fischi di San Siro due mesi fa, dopo uno 0-0 incolore contro i campioni del Belgio. Allegri si affida ancora al 4-3-3 con Bojan al centro – Pato ancora in panchina – e Boateng più El Shaarawy sulle ali. Van den Brom non si smuove dal 4-2-3-1, punta tutto sui suoi uomini di maggior classe e talento, Biglia e Mbokani, senza dimenticare i due ragazzi terribili, Bruno e Praet, che già hanno attirato l’interesse dei migliori club d’Europa. Il Vanden Stock per tutto il primo tempo è un catino: il Milan soffre, Bojan non riesce a far salire i compagni, Mexes soffre la fisicità di Mbokani tanto che l’ex Standard al 13′ lancia Jovanovic che si presenta in area solo davanti ad Abbiati. Il “cobra” si fa ipnotizzare, il numero uno riscatta la papera di Napoli con un grande intervento di piede. Gli ospiti non riescono quasi a passare il centrocampo, le folate dell’Anderlecht inquietano non poco un preoccupato Allegri che, all’intervallo, è scurissimo in volto. Malessere che, probabilmente, negli spogliatoi si è trasformato in sfuriata: al rientro in campo, dopo appena due minuti a testa bassa, il Milan passa in vantaggio. De Sciglio serve un pallone d’oro a El Shaarawy che, al limite dell’area, prima stoppa di sinistro e poi batte di destro Proto. Il vantaggio taglia le gambe ai biancomalva, colpiti a freddo e incapaci di reagire; addirittura al 70′ restano in dieci per l’espulsione di Nuytinck per fallo da ultimo uomo su Pato. I minuti successivi sono tutti di Mexes: il francese prima realizza il gol della serata con una stupenda rovesciata dal limite che si infila sotto la traversa, poi si infortuna e lascia il posto a Zapata. Poco prima del gol di De Sutter che dà una piccola speranza ai belgi. Ci pensa però ancora El Shaarawy: la giovane stella rossonera, nel finale, offre l’assist perfetto a Pato che sigla cosi¡ il suo secondo gol consecutivo in Champions. E lancia il Milan agli ottavi con un turno d’anticipo. Impensabile, fino a metà ottobre.
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