In attesa di Barcellona e Real in campo stasera la dodicesima giornata della Liga si è aperta con due anticipi. Alle 16.00 sono scese in campo Osasuna e Malaga che hanno dato vita ad un match piuttosto noioso. Al Reyno de Navarra la gara termina sul punteggio di parità – senza nessuna rete – l’Osasuna non riesce ad abbandonare l’ultima posizione nonostante il punto guadagnato davanti alla propria tifoseria. Il Malaga raggiunge momentaneamente al quarto posto il Betis. I padroni di casa hanno pressato per 90 minuti la squadra di Pellegrini che non è riuscita a fare il suo solito gioco. Nella prima frazione timide opportunità per entrambi i team, l’unica vera emozione è il goal regolare annullato a Kike Sola che avrebbe portato in vantaggio l’Osasuna. In avvio di ripresa sono sempre gli uomini guidati da Mendilibar a sfiorare la rete ancora con il numero 7 che chiama Caballero ad un intervento prodigioso, mentre gli ospiti con la testa già al prossimo incontro di Champions con lo Zenit non si fanno mai pericolosi.
Nell’altra gara delle 18.00 che al Mestalla ha posto di fronte Valencia ed Espanyol finisce 2-1 per gli uomini di Mauricio Pellegrino. Il vantaggio del Valencia arriva al minuto 16 con Jonathan Viera: il numero 15 parte sul filo del fuorigioco servito in maniera involontaria dal compagno Jonas, colpito da un rinvio del difensore avversario Sanchez , e firma l’1-0. Il pareggio della squadra di Pochettino arriva alla mezz’ora di gioco grazie al giovane Samuele Longo, al terzo goal stagionale con la maglia biancoblù: l’attaccante di proprietà dell’Inter su perfetto assist di Verdu’ beffa con un tocco sotto misura Diego Alves. La prima frazione termina in parità con i calciatori molto nervosi saranno sette gli ammoniti e due gli espulsi al termine dell’incontro. Entrambi i cartellini rossi arrivano al minuto 88 – per un discusso calcio di rigore assegnato al Valencia e trasformato dal centravanti Soldado – ricevono il cartellino rosso il difensore Messicano Hector Moreno e l’attaccante Sergio Garcia dell’Espanyol per le successive proteste.