Un glorioso passato in bianconero e un presente ancora tutto da scrivere in Australia, Alessandro Del Piero vive un periodo molto particolare sia come calciatore che come uomo. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex numero 10 della Juventus svela alcuni lati del suo carattere: “Conduco vite parallele. Non sono finto ma ho la capacità di sdoppiarmi. Ci sono tanti aspetti di me poco conosciuti, anche se ho lasciato in giro indizi, come i templari. Dicono: Del Piero non fa mai polemiche. Ma io ho tirato legnate a destra e manca di cui non vi siete mai accorti!”. Il Pinturicchio che non ti aspetti: “In campo sono un figlio di buona donna: la furbata, il colpetto, faccio di tutto per vincere. Poi vado a casa e mi sciolgo con i miei figli. Ho protetto la mia vita privata per poter esprimere il lato più vero di me pienamente. Di quella sono molto geloso. Per me è importante. Anzi, vitale. Tolta la maschera pubblica, sono diverso. Ma sento la responsabilità di essere un modello per i giovani, come lo furono i miei idoli per me. Credo sia giusto dare segnali positivi. Non vuol dire essere finti: vuol dire essere coscienti, responsabili“.
Negli occhi di tutti c’è ancora quel gol al Bari realizzato dopo la scomparsa del padre: “Nel 2001, quando morì mio padre. Arrivavo da un momento difficile: mi tormentavo per la forma fisica e i gol. Poi mi cade in testa la tegola: ho tutti i soldi del mondo e non posso fare niente. Malattia incurabile. Una botta terrificante. Ecco, permettermi di rimettere tutto in prospettiva è stato un altro dei grandi insegnamenti, muti, di mio padre”. Arriva ovviamente anche il capitolo Juve, tasto dolente per i tifosi ma Alex preferisce concentrarsi sul saluto che i tifosi gli hanno tributato: “Ho coscienza che quello che è successo a Torino nella mia ultima partita in bianconero è uscito da tutte le regole del calcio. Mi ha toccato nel profondo. Ho cercato di restare distaccato. So di aver fatto cose importanti, di aver realizzato i miei sogni. Se ti rendi conto della fortuna che hai, puoi goderti meglio le conquiste”. Immancabile la domanda su Andrea Agnelli, il calciatore ribadisce la propria indifferenza: “L’ho detto alla Gazzetta cosa provo e non desidero altre polemiche. Qual è la verità? Sono felice di tutto quello che ho fatto, zero rimpianti. Le decisioni vanno anche rispettate. E poi conta il presente, non il passato”. Del Piero è felice al Sydney Fc e ora pensa solo alla nuova esperienza: “Oggi mi rendo conto che l’ambiente che ho frequentato, cioè quello molto competitivo del calcio in Italia, mi ha condizionato. E vivere in Australia mi fa assaporare cose diverse. Però anche a Sydney la gente viene allo stadio per vedermi vincere e segnare. Il futuro? Nel mio ambiente vorrei essere ricordato come il migliore. È quello che sognavo da piccolo. Essere un giocatore unico, uguale a nessun altro”.