José Mourinho, nel corso di un’intervista a Ronda Ibera Magazine, ha parlato anche del suo futuro: “Fin dall’inizio della mia carriera ho sempre saputo che per crescere avrei dovuti andare all’estero. Sapevo che avrei dovuto viaggiare, incontrare nuove sfide sempre più grandi. Quando ho iniziato a viaggiare miravo a Inghilterra, Italia e Spagna. Quando avrò finito qui al Real Madrid non so quale piega prenderà la mia carriera”. Nessuna certezza per l’avvenire, lo Special One però difficilmente si fermerà: “Sono costantemente in gara con me stesso, cerco sempre di dare il massimo. Comunque sto pensando anche ad altre cose e questo mi aiuta. E’ sempre più difficile fare l’allenatore, un tecnico oggi non può lavorare allo stesso modo di 10, 20 o 30 anni fa. E’ un mestiere in evoluzione, i compiti di un coach vanno oltre la scelta di 11 giocatori, l’insegnamento della tattica e le sostituzioni”. Tanti successi, ma anche molti sacrifici per arrivare al top: “Quasto è il prezzo che ho dovuto pagare per il lavoro che amo. Sono sempre stato legato al calcio, fin dal giorno in cui sono nato. Ho quasi 50 anni ora (li compirà il prossimo 26 gennaio, ndr), cifra tonda con tanti significati. La mia città (Setubal, ndr) sta preparando dei festeggiamenti in mio onore, questo mi rende molto felice”.
Scoppia un nuovo scandalo in Formula 1 e piovono gravi accuse per il pilota. Interviene…
Le dichiarazioni dell'arbitro Guida hanno scatenato discussioni all'interno del mondo del calcio e innescato la…
Nemmeno il tempo di essere esonerato dalla Dinamo Zagabria, che il tecnico è pronto a…
Dopo il 2-2 contro il Milan la Fiorentina è pronta per i quarti di Conference…
Il Barcellona ha schiantato in casa il Borussia Dortmund, nell'andata dei quarti di finale di…
Il tecnico di Reggiolo è ormai a fine ciclo a Madrid, ma per lui è…