A distanza di più di una settimana da Chelsea-Manchester United, si continua a parlare di Mark Clattenburg, arbitro colpevole a detta dei Blues di aver apostrofato alcuni giocatori con epiteti razzisti. Anche Arsene Wenger ha detto la sua a proposito. “Io preferisco avere un chiarimento con l’arbitro a fine partita, o un altro giorno, che andare in pubblico senza prove. Non credo molto a queste storie in pubblico. Alcune delle cose più importanti nello sport sono la tolleranza il perdono e il chiarimento in privato e credo che le cose dovrebbero andare così”.
Il tecnico dell’Arsenal avrebbe evitato tanto frastuono: “Può succedere che un direttore di gara non si comporti bene. Non dico che tutti siano angeli, ma è comunque meglio chiarire in privato. Non mi sono sempre comportato bene in queste situazioni, perché sono comunque casi complicati. Ma sono comunque un grande sostenitore del chiarimento in privato Per esempio, le ultime due notti sono state grandi spot per il calcio e questo è bellissimo. Per il resto – conclude il francese – non sono fan di un calcio che arricchisce gli avvocati”.
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