A 28 anni, Arjen Robben è esausto. Stanco degli acciacchi e degli sforzi per il recupero. Tanti, troppi, gli infortuni muscolari che hanno segnato da sempre la sua carriera; è stato penalizzato uno tra i talenti più puri del calcio mondiali nelle ultime due decadi. Tanto per cambiare anche stasera, in occasione di Lille-Bayern Monaco, l’ala olandese resterà a guardare.
Robben ha ammesso, in un’intervista al Nos, di aver pensato anche al ritiro: “Ho subito tanti infortuni, spesso il mio morale era a terra. Se devo essere onesto ho pensato più volte di ritirarmi. E’ una soluzione che ho preso in seria considerazione, ma non è quello che adesso mi passa per la testa. Oggi sono più tranquillo, e lo devo anche alle parole di Van Gaal (il ct dell’Olanda si è affrettato a dire che Robben, al massimo della forma, è un titolare indiscutibile, ndr). E’ il genere di cose che ti aiuta nei momenti difficili, è una spinta per me. Ho ringraziato Van Gaal, è bello avere ancora questi attestati di stima”.