Praticamente esiliato, Joey Barton non perde occasione di far parlare ancora di sé in Inghilterra. In un’intervista al Times, il centrocampista dell’Olympique Marsiglia, in prestito dal QPR, torna ad attaccare Tevez e la Football Association. I fatti sono stranoti: lo scorso 13 maggio, in occasione di Manchester City-QPR – ultima giornata di Premier League – Barton diede vita a trenta secondi di ordinaria follia. In sequenza: gomitata a Tevez, calcione ad Aguero e piccola testata a Kompany. Espulsione che è costata 12 giornate di squalifica a quello che è considerato – a ragione – il bad boy del calcio d’Oltremanica.
Eppure, vale la pena leggere le sue dichiarazioni: “L’episodio del 13 maggio? Ci sarebbe tanto da dire. Tevez, intanto, fu il primo a colpirmi con un pugno. La mia fu una reazione. L’argentino rappresenta tutto il peggio del calciatore moderno, è un mercenario. E’ stato mesi in Argentina a giocare a golf, mentre veniva profumatamente pagato dal suo club, cercando di essere licenziato. Una vergogna. Il calcio ad Aguero e la presunta testata a Kompany? A me sembra che entrambi godano di buona salute, Aguero qualche minuto dopo segnò anche il gol vittoria. Ho ricevuto 12 giornate di squalifica, più delle sanzioni – per insulti razzisti – a Suarez e Terry. Questo è il messaggio che la Federazione lancia ai bambini“.
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