Luis Suarez non ne può più del frastuono che si è sollevato intorno a lui, dopo le accuse di Ferguson e dopo le di Jim Boyce, vicepresidente Fifa, che ha proposto una lunga squalifica per l’attaccante e lo ha definito un imbroglione per le simulazioni nell’area di rigore dello Stoke City. Tutti parlano, ognuno ha la sua ricetta, l’uruguayano del Liverpool risponde attraverso le frequenze di una radio argentina: “Non ho idea di chi sia questa persona – dice a proposito di Boyce – e non so nemmeno perché stesse parlando di me. Sicuramente è una persona che vuole farsi pubblicità parlando di me, visto che non lo conosce nessuno. Il mio lavoro è quello di giocare a calcio e di farlo nel modo migliore possibile, per me può continuare a parlare, non mi interessa. L’importante è che la Federcalcio uruguayana sia dalla mia parte. Ho trascorso tutta la mia vita con gente che amava parlare di me, visto non mi interessa ciò che si dice in giro”. Parole, quelle di Suarez, che sicuramente non contribuiranno a riportare il sereno.
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