Pagelle Napoli-Dnipro: Higuain sprecone, Jorginho limitato. Ucraini formato Atletico

Pagelle Napoli-Dnipro

PAGELLE NAPOLI-DNIPRO, sorpresa Douglas. La notte europea più importante del Napoli negli ultimi 26 anni è rovinata dall’arbitro norvegese Moen (voto 4) e dal suo guardalinee (2) che regalano un pareggio quantomai immeritato al Dnipro. Gli ucraini, come da previsioni, si chiudono dietro, linee cortissime e – per almeno i primi 45 minuti – annullano i padroni di casa. Merito della sapienza tattica di Markevich (7), che sfrutta le caratteristiche agonistiche dei suoi un po’ come fa Simeone all’Atletico e che vince la sfida a distanza con Rafa Benitez (5.5). Pare che il calcio a Napoli potrebbe finire senza il rinnovo dello spagnolo, eppure “don Rafé” anche stasera non azzecca i cambi o li chiama in ritardo. Altro che santone. Dnipro agevolato dalla serata più che positiva del duo dei centrali di difesa: il brasiliano Douglas (7), in particolare ha impressionato più del collega di reparto Cheberyachko (6), comunque sempre puntuale nelle chiusure e con poche sbavature all’attivo.

Nella morsa dei due colossi è finito Gonzalo Higuain (4.5). L’argentino è però in condizione di segnare in almeno tre occasioni nel secondo tempo, ma conferma di essere un bel divoratore di gol più che gran realizzatore. Quello che davvero da sempre lo ha distinto è la sua straordinaria tecnica e la sua velocità che ne hanno fatto un campionissimo: stasera sono mancate l’una (alcune giocate davvero incomprensibili) e l’altra (il pancione di agosto ancora non è stato smaltito). Ha fatto così un figurone il portiere ospite Boyko (7.5), provvidenziale in diversi frangenti.

PAGELLE NAPOLI-DNIPRO, l’inutilità di Jorginho. Se il Napoli non dovesse centrare la qualificazione, gran parte della colpa – oltre agli errori di Gonzalo il mangiagol – sarà da ricercare nei primi 45 minuti di nulla assoluto al San Paolo. Qui la responsabilità cade su Jorginho (4): l’ex Verona anche stasera lascia senza parole per la mancanza di personalità (i compagni lo ignorano sistematicamente), di tecnica (mai una giocata che non sia un appoggio al centrale costretto poi a creare) e di agonismo (alla cronica mancanza di “gamba”, aggiunge sempre l’atteggiamento svagato di chi pensa di avere i piedi di Platini). Il giocatore faticherebbe in una buona Serie B, figuriamoci su questi palcoscenici. Accanto a lui ha fatto una discreta figura David Lopez (6.5), che innalza di un mezzo voto – grazie al gol di testa – la sua valutazione  solita dovuta alle partite senza lode né infamia di pessottiana memoria.

Di fronte avevano due randellatori niente male: Fedorchuk (6) e soprattutto il veterano Konkava (5) fanno aumentare le domande: com’è possibile che il Dnipro con questa mediana si ritrovi a giocare una semifinale europea? Il tutto è poi condito dalla gara insufficiente di Rotan (5.5) che almeno si è acceso a tratti. Calci a volontà non sono mancati nemmeno sulla destra, dove Fedeckyj (5.5) ha cercato di sodomizzare chiunque gli capitasse a tiro. Più “bohemien” Matos sul versante opposto, il brasiliano è stato graziato dalla serata no di Callejon (5) e dai piedi al solito sgraziati di Maggio (6.5) che comunque ha saputo rimediare con una gara di grandissima corsa e sacrificio.

PAGELLE NAPOLI-DNIPRO, ad Hamsik manca l’acuto. Col terzino destro si mette in buona evidenza anche Hamsik (6+) al quale però manca lo spunto decisivo per rendere anche questa serata indimenticabile. Lo slovacco comunque è in ripresa dal punto di vista fisico, chissà se sarà troppo tardi dopo una stagione di sonno profondo. Il migliore dei tre dietro Higuain è così risultato essere ancora Insigne (6.5), sebbene il talento napoletano stasera abbia sbagliato più volte giocate davvero elementari. Dai suoi piedi è comunque nato il gol di Lopez, probabilmente l’emozione gli ha giocato un brutto scherzo. Bene sul suo lato Ghoulam (6.5) lontano parente del terzino disastroso “ammirato” sette giorni fa ad Empoli.

Il buon lavoro degli esterni partenopei è dimostrato anche dalle gare anonime di Konoplyanka (5) e Luchkevych (5): dal primo ci si aspettavano meraviglie e gli spunti di altissimi qualità si sono soltanto intravisti, del giovanissimo classe ’96, invece, non c’è stata praticamente traccia (il suo sostituto Bruno Gama, voto 6, è andato invece piuttosto bene). Molto meglio Bezos (6)  anche se il cambio decisivo è stato quello tra Kalinic (6) e Seleznyov (6.5): il croato ha fatto il possibile, l’ucraino ha segnato il gol più in fuorigioco di tutta questa Europa League. Quanto basta per prendere un buon vantaggio in vista del ritorno. Le sostituzioni non hanno sortito effetto, anche perché tardive, nel Napoli: a Mertens e Gabbiadini va un senza voto, sei a Gargano almeno per la corsa e la volontà. Senza voto anche ad Andujar, mai impegnato, sufficienza piena (6.5 e 6) ad Albiol e Britos che in Europa sembrano formare addirittura una coppia difensiva decente.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.