Dinamo-Steaua 1-3: nel derby di Bucarest tanto fumo e…tanto Stanciu

Il Derby Eterno, uno dei più caldi d’Europa, non delude le attese nonostante l’eccessivo “calore” della tifoseria Dinamo (e, per fortuna, gli ultras dello Steaua non erano presenti perchè in polemica con la società per la questione del brand “Steaua”). Alla National Arena (tetto chiuso dopo la tempesta che ha colpito Bucarest in serata) si affrontavano una Dinamo in crisi finanziaria e tecnica (deludente ottavo posto e solo una vittoria negli ultimi 9 match, nell’altro derby col Rapid) e uno Steaua reduce dalla sconfitta col Targu Mures che l’ha privato del primato in classifica.

Il match inizia con 7 minuti di ritardo a causa dei fumogeni lanciati in campo dalla curva della Dinamo (e non sarà un unicum). In campo la prima occasione da gol è firmata Steaua: Chipciu serve al limite dell’area Stanciu che spara un tiro a giro che finisce a lato di poco. Al quarto d’ora altro lancio di fumogeni e altri oggetti (pezzi di sedie), match interrotto per qualche secondo. Il primo tiro in porta arriva solo al 18°: Barboianu calcia un diagonale facilmente bloccato da Arlauskis. La “Stella” continua a dominare territorialmente ma la difesa di casa tiene. Non accade altro se non un colpo di testa in area di Rapa che finisce alto e  un diagonale, nel recupero, di Lazar bloccato da Arlauskis.

La ripresa inizia ancora con qualche minuto di ritardo per il solito lancio di petardi; l’arbitro fa ripartire il match ma è costretto a fermarlo dopo la reiterazione degli ultras. L’arbitro prova riprendere ma al 50°, dopo un lancio di oggetti verso il portiere ospite Arlauskis, sospende la partita a lungo termine obbligando anche il capitano della Dinamo Niculae a recarsi sotto la “sua” curva per calmare i tifosi. Il match riprende solo dopo oltre dieci minuti. I “Cani Rossi” riprendono forte mostrando più l’iniziativa ma nel suo momento migliore, subisce l’uno-due micidiale della Steaua: al 75° Stanciu conquista un rigore (fallo di Barboianu) e lo trasforma freddamente; un paio di minuti dopo splendida azione dei rossoblù: scambio tutto di prima ai limiti dell’area Stanciu-Chipciu-Stanciu-Popa con ancora il 21enne trequartista a concludere, questa volta con un pregevole destro a fil di palo.

La Dinamo reagisce per orgoglio e ha un paio di occasioni verso il termine del tempo regolamentare: prima Niculae calcia alto di prima un ottima assistenza del neoentrato Elhamed autore di una bella discesa sulla destra fino alla linea di fondo poi lo stesso centrocampista israeliano pizzica la traversa con un colpo di testa da corner. Nel lungo recupero (venti minuti!) lo Steaua sfiora il tris su ripartenza (cross dalla destra di Rapa smanacciato da Marc, riprende palla Guilherme che serve Breeveld a centroarea che conclude clamorosamente a lato) a causa di una Dinamo tutta protesa in avanti per trovare il gol rivitalizzante, che arriva al 106° grazie ad un altro neoentrato, il polacco Bilinski, che lanciato in profondità dalla linea di fondo rimette a centroarea per l’accorrente Elhamed che non sbaglia. Il tempo passa e la Dinamo non riesce a creare altro, a tempo scaduto subisce anche il 3-1 su rigore (fischiato per fallo di Bunoza su Tucudean lanciato in contropiede solitario) trasformato da Prepelita. Lo Steaua fa il pieno di autostima dopo il brutto ko nello “spareggio” per il titolo, la Dinamo sprofonda psicologicamente e spera che questa stagione finisca al più presto.

(foto da: www.digisport.ro)

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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