Nel secondo quarto di finale della Coppa d’Asia, i padroni di casa superano con merito una Cina spenta, grazie alla doppietta nella ripresa dell’ex attaccante dell’Everton. Adesso i Socceroos attendono in semifinale una tra Giappone ed Emirati Arabi Uniti.
Australia in semifinale per la seconda Coppa d’Asia di fila, Cina che dopo l’ottima fase a gironi chiusa a punteggio pieno abbandona la competizione. Una bicicleta al 49′ e un’incornata al 65′ di Tim Cahill riportano nuovamente l’Australia alla vittoria a Brisbane e alla qualificazione alla penultima fase del torneo, alla quale la nazionale di Ange Postecoglu era comunque attesa alla vigilia del torneo. I due grandi gol dell’attaccante del New York RedBull legittimano un dominio quasi costante da parte della selezione Aussie, che rimane un po’ impacciata solo nel primo quarto di gara, dove il 4-5-1 dell’Australia fatica un poco a trovare i giri adeguati: tanto possesso nei primi 22 minuti (72%) ma una certa difficoltà nell’affondare, con i cinesi di Alain Perrin in perenne attesa e che a tratti danno la sensazione di poter pungere nelle ripartenze, come al 20′ quando Zang Chengdong invia un cross dal settore destro , ma Ji Xiang non arriva in tempo per la deviazione sotto misura.
L’impresione che il 4-4-1-1 del Dragone possa continuare su questa falsariga comincia tuttavia a venir meno col trascorrere dei minuti. Mathew Leckie, ala sinistra nella linea a tre che agisce dietro a Cahill, è la chiave del gioco australiano. Classe 1991 che milita nell’Ingolstadt della Zweite Bundesliga, gioca quasi come ventilatore alla Mario Zagallo nel Brasile del ’58: in primis si propone sulla fascia mancina cercando la profondità per lanciare traversoni fendenti o fare da sponda; quindi si accentra in appoggio alla manovra quando questa è sviluppata per vie centrali da Bresciano e Luongo; last but not least, non disdegna affatto la conclusione a rete. E’ proprio lui infatti a scaldare i guanti di Wang Lei al 28′, quando convergendo dall’out di competenza, fa partire una potente bordata di destro che obbliga l’estremo difensore cinese a una strepitosa parata con deviazione in corner che salva il risultato. Al 35′ punizione dal limite per l’Australia: Bresciano imbecca Sainsbury, ma il colpo di testa di quest’ultimo si spegne di poco sopra la traversa. Un minuto dopo al 36′, ancora Leckie invia dalla sinistra un bel traversone, ma Cahill è anticipato in corner da Mei Fang. Si va al riposo sullo 0-0, ma l’andamento complessivo lascia pochi dubbi su da che parte penda la bilancia.
Nella ripresa l’azione offensiva dei Socceroos è arrembante e difatti passano appena tre minuti affinchè l’Australia sblocchi il punteggio. E’ il 48′ quando nei pressi del limite dell’area Bresciano e il cinese Wu Xi vanno a saltare di testa: dal doppio impatto nasce un campanile che spiove al limite dell’area piccola; Cahill, spalle alla porta e indisturbato, si coordina e con una bicicleta spettacolare trova la deviazione vincente. Gran gesto tecnico dell’attaccante dei Redbull, allegra la marcatura della difesa cinese. 1-0. La reazione è praticamente inesistente. Salvo una insidiosa conclusione di Zheng Zhi al 59′, la Cina non riesce ad uscire dal guscio e se il raddoppio dell’Australia tarda fino a venti minuti della ripresa è solo un caso: al 60′ Bresciano viene pescato solo davanti al portiere dall’ennesima sponda di Lackie, ma spara clamorosamente alto; al 62′ Cahill viene trovato nuovamente in area spalle alla porta, ma stavolta la sua giravolta con tiro a rete trova pronto Wang Lei a un’altra bella deviazione. Ma il raddoppio pare maturo e nell’aria e giunge di lì a pochissimo. E’ il 65′ quando ancora una volta Leckie viene lanciato in profondità: il suo cross trova l’incornata dal dischetto di Tim Cahill che angola laddove Wang non può veramente arrivare: 2-0 e partita chiusa. Cahill con la doppietta arriva a quota 3 in questa Coppa d’Asia e a 39 gol gol in nazionale, sempre più bomber storico dei Socceroos.
Da lì in poi la Cina non riesce più a rialzarsi. Il Dragone ha un’ultima fiammata al 70′, quando Zheng Zhi trova nel corridoio in area Sun Ke, ma il destro dell’attaccante è contenuto con un doppio intervento da Ryan, quasi mai impegnato in modo serio fino a questo episodio. Il neo entrato Burns nell’Australia cerca il gol personale sul finale, ma il 3-0 sarebbe eccessivo per una Cina che aldilà dell’anemia di questa serata, ha comunque dimostrato una crescita tattica importante durante questo torneo, base per progettare le qualificazioni a Russia 2018. Per l’Australia prosegue il sogno del trionfo in Coppa d’Asia. Martedì prossimo il suo ultimo ostacolo verso la Gran Finale dello Stadium Australia, il vecchio Telstra, sarà o il Giappone o gli Emirati Arabi Uniti. Con qualsiasi rivale di fronte, i Canguri vogliono comunque fare il grande balzo in avanti.
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