C’è odore di impresa in occasione di San Marino-Estonia e i simpatizzanti la fiutano da lontano: vuoi il giorno festivo in cui è programmata la partita, vuoi l’orario (h. 18.00) che consente (se necessaria) una birretta antidepressiva post triplice fischio, vuoi la decisione della Federazione di dividere la Tribuna in due parti ed abbassare il prezzo della Laterale, in poche settimane un sacco di gente proveniente da varie parti d’Italia ci contatta e noi della Brigata gli facciamo trovare pronti i tagliandi di prevendita; prevista una presenza nutrita di tifosi dall’ugola pronta, dunque!
Facendo un passetto indietro, non si può parlare della partita senza prima aver descritto l’intera giornata passata all’insegna di incontri a metà tra “Carramba che Sorpresa”, “C’è posta per te”, “Chi l’ha visto” e “Non aprite quella porta”. [Iri], [IH] e sua sorella arrivano su in centro storico per pranzare con [D] e due suoi compari liguri (i primi della lunga serie di quelli della prima volta) e Andrea di San Marino, dopodiché un po’ alla spicciolata e lungo tutto il pomeriggio ci incontriamo al Pianello con i ragazzi toscani, ferraresi e milanesi venuti in Repubblica apposta per cantare con noi… Che bellezza! Naturalmente, non si poteva non brindare ad ogni incontro con un po’ di succo di malto e luppolo.
Dopo un piacevolissimo pomeriggio a base di chiacchiere, birra, interviste con la troupe di ESPN Usa e incontri goliardici con i numerosissimi estoni presenti in città (sorrisoni a 123484 denti traducibili in “Poveri voi, quanti goal stasera!” – illusi!), torniamo alle auto e ci rechiamo al San Marino Stadium recuperando strada facendo sia la seconda parte dello zoccolo duro della Brigata Mai 1 Gioia (cioè [P], [M] e [S], arrivati a San Marino nel pomeriggio ), sia gli ultimi “neomai1gioisti” arrivati dalla penisola; entriamo, attacchiamo lo striscione ed iniziamo da subito a cantare chi in giaccone, chi in maglietta, chi a torso nudo (sotto l’occhio attento della Triste Mietitrice, data la temperatura frizzante).
Fischio dell’arbitro: pronti, via e nei primissimi minuti abbiamo un estone ammonito e un calcio d’angolo per la Serenissima (con la difesa avversaria a sbrogliare l’area con un po’ d’ansia); dal gioco a singhiozzo dell’Estonia sembra che la vittoria in trasferta in Norvegia abbia portato i baltici a prendere sottogamba i Nostri che, impostati in campo à la Zeman, dettano il gioco ed arrivano spesso e volentieri in area avversaria. E’ solo la quinta partita di Manzaroli come ct ma i ragazzi tengono il campo come se giocassero assieme dal Paleozoico, una meraviglia agli occhi della Brigata!
Essendo in una dozzina a cantare (e, oggettivamente, a fine gara avremo cantato più noi dei pur numerosi estoni presenti in gradinata ospiti) viene meno l’annoso problema del mal di gola al 20’, così da garantire l’apporto vocale lungo tutti i 90’ + recupero della gara, per la gioia di [IH] e delle sue corde vocali. Una nota di merito per [P] che, dopo essere entrato in Tribuna già “carburato” e con il raschio alla gola, continuerà imperterrito ad alternarsi con [IH] nel lancio dei cori passando per le seguenti fasi: “Tantum Verde”, “Faringite”, “Laringite”, “Occlusione della trachea”, “Fracasso di un triplano a motore”, “John Deere”, “Mattatoio” e “Fausto Leali alle prese con un pacco di Toscani secchi”… commovente!
I minuti passano e il risultato non cambia: i soliti 3-4 miracoli di Aldone, le nostre ripartenze in contropiede e Andy Selva versione “Pietra Filosofale” (ha 38 anni: ma come fa?!) tengono inchiodati l’Estonia sul risultato ad occhiali; più i minuti passano, più l’impresa sembra avvicinarsi: gli ultimi 3’ di recupero passano con una lentezza da infarto e la tribuna intera urla e canta (incredibile!) per esorcizzare la paura della beffa finale, fino al triplice fischio che trilla come un usignolo (no, questa è una balla: dal casino che c’era nessuno l’ha sentito ma tutti hanno iniziato a festeggiare… Secondo noi l’arbitro ha sentito le esultanze e ha detto “vabbè, è finita dai”) e chiude il match del secolo: SAN MARINO-ESTONIA 0-0!
Dopo 13 anni si torna a muovere una classifica, ed è il primo punto della nostra storia nelle qualificazioni agli Europei!
Decisamente necessario anche un rapido elenco dei festeggiamenti post-partita, su cui non mi soffermo perché abbiamo solo scampoli di ricordi:
1- Ritrovo della Brigata Mai 1 Gioia fuori dagli spogliatoi per ringraziare i giocatori che passano; per dover di cronaca è giusto sottolineare il fair-play degli estoni, lì con noi per salutare i loro e farci tutti quanti una qualche foto assieme (con i baltici che, a sorriso spianato e a denti stretti durante le foto, a dirci in inglese “Che schifo, la nostra squadra è terribile!”)
2- Trasloco in massa al pub di Borgo per cena e birra; anche lì sono presenti alcuni estoni con muso lunghissimo e schiena curva che tentiamo di risollevare (con successo) con lo scambio delle sciarpe.
3- Telefonata ricevuta da [IH]: i giocatori ci chiedono di andare a bere con loro! Si paga il conto, si fanno 100 metri a piedi sotto la pioggia e si va alla tavolata dei Ragazzi che ci danno il benvenuto con giri su giri di vodka e prosecco, finendo qualche ora dopo per apparire tutti a metà tra una grande famiglia il giorno di Natale e un Centro di (Dis)intossicazione dall’alcool 😀
4- Il nostro fegato torna a casa.
5- Anche la Brigata 1 Gioia allargata se ne va. Chi a casa, chi in hotel.
Una parola per descrivere la giornata? EPICA! Dopo la prestazione maiuscola odierna dei Ragazzi abbiamo già avvertito il nostro fegato che, nelle prossime partite, dovrà far testamento… Perché si tornerà sicuramente a festeggiare!
Totalmente dipendenti!
FORZA TITANO!