Coppa Sudamericana: all’Argentina il suo Superclásico

Superclásico

River Plate e Boca Juniors torneranno ad affrontarsi dopo dieci anni su un palcoscenico internazionale nel penultimo turno del secondo torneo continentale dell’anno: non accadeva dalla semifinale della Libertadores del 2004. L’altra semifinale vedrà di fronte Sao Paulo e Atletico Nacional de Medellin

Comincino ad ammassare farina, lievito e olio i pizzaioli di Buenos Aires e dell’Argentina tutta. Comincino a far scorta di birra e coca cola tutti i pallonari del Rio de La Plata e delle provincie dell’Interior, perché tra due settimane l’Argentina si paralizzerà letteralmente davanti a tutti i televisori per assistere allo spettacolo più grande che il folklore e la tradizione calcistici di questo Paese possano regalare. River Plate e Boca Juniors di nuovo vis a vis su un palcoscenico ambìto: si inizia alla Bombonera il 20 novembre, rivincita una settimana più tardi al Momunental di Nuñez. Ma più che la Coppa Sudamericana e la finale contro il San Paolo o l’Atletico Nacional, vincere il Superclásico ha un significato a parte. Nel caso del River potrebbe impreziosire ulteriormente un semestre che vede la squadra di Marcelo Gallardo già proiettata nella lotta per il bi campionato nel Torneo di Transición, del quale il Millonario campione in carica è imbattuto capolista, con 31 punti dopo 13 incontri disputati. Al contrario per il Boca sarebbe il modo di dargli un senso a una seconda parte dell’anno che, come la prima, è stata irta di difficoltà, dubbi e strascichi polemici dopo gli addii di Carlos Bianchi e Juan Román Riquelme. E per il club de La Ribera sarebbe tra l’altro un modo di recuperare la fiducia in vista della Coppa Libertadores 2015, alla quale i gialloblù di Arruabarrena si sono qualificati grazie alla loro presenza in semifinale: in questo modo il Boca è divenuta la miglior squadra argentina in Coppa Sudamericana a non essere già qualificata alla prossima Libertadores attraverso il torneo locale e per regolamento questo gli concede il diritto di essere presente nella massima competizione sudamericana per club dell’anno prossimo.

CERRO PORTEÑO-BOCA JUNIORS 1-4 – Nessuno avrebbe immaginato che il Boca potesse vincere in goleada ad Asunción. Primo tempo equilibrato e chiuso sull’1-1 con il vantaggio boquense firmato da Calleri al 9’ e il pareggio guaranì del campione d’Europa 2008 Dani Güiza. Il gol del Boca in trasferta- dopo l’1-0 del Boca all’andata a Buenos Aires- obbligava il Cerro Porteño a vincere 3-1. La disposizione tattica degli uomini di Leonardo Astrada nella ripresa permetteva al Boca dilagare nella calura del Defensores del Chaco con le reti di Chávez( al 66’ e all’85’) e con in mezzo il 3-1 di Gigliotti al 73’: con la difesa del Cerro Porteño appostata praticamente sulla linea del centrocampo alla disperata ricerca dei gol per l’altrettanto disperata rimonta, per gli argentini era uno scherzo andare via in contropiede e bucare il malcapitato portiere paraguagio Barreto. Grande partita di Fernando Gago, vero metronomo del gioco della squadra di Arruabarrena. Deplorevoli i lanci di bottigliette, aste di bandiera e altri oggetti contundenti verso il portiere del Boca, Augustín Orión che ha obbligato in diverse occasioni l’arbitro uruguagio Martín Vazquez a sospendere l’incontro. Boca alla Libertadores 2015.

RIVER PLATE-ESTUDIANTES 3-2 – Girandola di emozioni al Monumental nel trionfo 3-2 del River sull’Estudiantes, che replica il successo ottenuto dal Millonario all’andata a La Plata. Dopo la sospensione di domenica scorsa dell’incontro della 14° giornata tra queste due stesse squadre, previsto sempre nello stadio del River, questa volta la pioggia non bagna la capitale argentina, ma il gol della Banda piove dopo appena 44 secondi con Teo Gutierrez che imbeccato da Rojas firma l’1-0: primo gol per il colombiano nel torneo internazionale, 11° stagionale considerando i 10 in campionato. Il River Plate sembra accontentarsi e il León piano piano prende le misure: prima un gol annullato all’uruguagio Vera(ponte su Funes Mori?); poi un salvataggio di Barovero con il piede su Carrillo; infine pareggio di Diego Vera con colpo di testa al 42’. Nel mezzo il River si mangia un gol già fatto per il 2-0 con Teo Gutierrez, protagonista di un acceso duello nel primo tempo con Leandro Desábato.

Nella ripresa dopo meno di 5 minuti Barovero commette fallo su Correa e Carrillo di potenza spiazza l’ex portiere del Velez per il 2-1 del Pincha. Con tale risultato River ed Estudiantes andrebbero ai rigori, ma per reagire alla squadra di Gallardo sono sufficienti due calci piazzati: prima al 60’ su un corner di Pisculichi colpo di testa di Rodrigo Mora che anticipa Carrillo e batte Hilario Navarro per il 2-2; quindi la lancetta dell’orologio compie appena tre giri e su una punizione dalla sinistra calciata da Mora dalla sinistra sbuca l’altra testa, quella di Funes Mori che fissa il 3-2 che non cambierà più.
Il River Plate allunga a 30 la serie di partite senza sconfitte durante la gestione di Gallardo. Arriva da favorito alla doppia sfida, ma occhio ai precendenti : in 20 sfide internazionali 9 vittorie del Boca Junios, 6 vittorie del River Plate e 5 pareggi. Il River non ha mai vinto alla Bombonera( in 10 sfide, 6 vittorie del Boca e 4 pareggi) e soprattutto non ha mai eliminato il grande rivale in una serie a eliminazione diretta. Riuscirà la squadra di Gallardo a compiere l’impresa storica?