Super Lig turca, non è tutto oro quel che luccica. Al via questo venerdì il campionato turco, sempre più competitivo e interessante grazie all’arrivo di “vip” sia in panchina (Prandelli, Halilodzic) che in campo (Demba Ba, Diego, Cardozo, etc); di fatto la Turchia è presa in considerazione dai giocatori fuoriusciti dai tornei più prestigiosi d’Europa, a volte preferendola anche alla nostra Serie A. Un torneo però Istanbul-centrico (il titolo sarà sempre una cosa a tre tra Fenerbahce, Gala e Besiktas a cui si aggiunge la neopromossa Buyuksehir) e viziato dagli strascichi dello scandalo calcio-scommesse del 2011 che allora coinvolse quasi tutti i club della Super Lig e che oggi colpisce ancora: Eskisehirspor e Sivasspor estromesse dall’Uefa conquistata sula campo, ai preliminari di Europa League vanno Karabukspor e Bursaspor, con beffa per il Kasimpasa giunto davanti a queste ultime ma senza regolare licenza Uefa per irregolarità finanziarie.
Fenerbahce Squadra che vince (soprattutto dopo due stagioni a secco) non si cambia. Così sembra averla pensata il club gialloblù, che si ripresenta ai nastri di partenza con la stessa rosa vittoriosa della scorsa stagione (campioni con 9 punti in più della seconda) con un solo acquisto di peso, il brasiliano Diego meteora alla Juventus ma rilanciatosi all’Atletico Madrid. Un fulmine a ciel sereno però le dimissioni di mister Yanal, per divergenze con alcuni nuovi elementi della dirigenza, che sarà sostituito dal vice Ismail Kartal (la continuità in primis). Si punta ancora sull’esplosivo tridente Kuyt-Sow-Emenike (grande intesa e 37 gol in tre) e su un centrocampo imperniato attorno a capitan Emre; scaricati invece lo slovacco Stoch (mandato in Arabia Saudita) e il talento mai sbocciato di Salih Ucan (alla Roma). I gialloblù cercano la conferma anche in Europa sperando che i loro tifosi già caldi (pure troppo, troppe le squalifiche del campo negli ultimi anni) si scaldino solo per le giocate di Erkin (contratto scaduto e poi rinnovato) e compagni oppure per un colpo ad effetto della dirigenza (si vocifera ancora di Pato e Ronaldinho). Formazione tipo (4-2-3-1) Demirel; Gonul, Irtegun, Alves, Erkin; Belozoglu, Meireles; Kuyt, DIEGO, Sow; Emenike
Galatasaray Chiamati a migliorare una stagione solo discreta (secondo posto in campionato, ottavi di Champions dopo aver eliminato la Juve e vittoria nella coppa nazionale) i giallorossi puntano su un italiano in panchina; non più Mancini però, dimessosi dopo divergenze di prospettive con la dirigenza giallorossa, ma Prandelli che, fresco del flop azzurro ai Mondiali brasiliani, non ha potuto rifiutare la ricca offerta del presidente Unal Aysal (contratto di 3 anni a 4 milioni e mezzo di euro a stagione più bonus). La maggior parte degli acquisti sono stati già ratificati prima della scelta del mister ex Fiorentina: i giovani esterni offensivi (classe ’94) Gumus e Adili e il portiere di riserva Bolat in prestito dal Porto. Bel colpo, però, l’arrivo del fantasista mancino Olcan Adin dal Trabzonbspor (una trentina di gol in due stagioni e mezza) e anche l’arrivo dell’esterno Oztekin (27enne ex Erciyesspor, cresciuto nel Dortmund), in attesa dell’esplosione del ventenne portoghese Bruma e del marocchino Amrabat (reduce da una discreta mezza stagione a Malaga). Indolore la partenza di Drogba (per uno come lui magro il bottino di 13 reti nella scorsa stagione e ormai senza motivazioni in Turchia) via anche il trequartista bosniaco Hajrovic (dopo solo una decina di presenze mandato in prestito al Werder Brema) mentre il mediano Gulselam è stato ceduto all’Hannover: Prandelli si accontenterà? Formazione tipo (4-2-3-1) Muslera; Sarioglu, Kaya, Chedjou, Telles; Melo, Inan; Bruma, Sneijder, ADIN; B.Ylmaz
Besiktas E’ il secondo capitolo del progetto Bilic: il primo è finito con un terzo posto (“Aquile Nere” ai preliminari di Champions, non passati contro l’Arsenal), quest’anno ci si aspetta di lottare fino in fondo per il titolo e magari anche in Europa League. Scaricati, volenti o nolenti, i pesanti ingaggi di Fernandes, Almeida e Jones, è stato riscattato dal Rubin Kazan il “folletto” Tore (4 gol e 7 assist, può fare meglio) ma il fiore all’occhiello della campagna acquisti dei bianconeri è senza dubbio la punta senegalese Demba Ba (ottimo a Newcastle, riserva dai gol pesanti al Chelsea). In entrata da evidenziare anche il riscatto, dal Corinthians, del rapido terzino mancino brasiliano Ramon Motta e l’ingaggio della punta Tosun, nato e cresciuto nell’Eintracht Francoforte e capace di realizzare più di 40 gol in tre stagioni e mezzo a Gaziantep. Formazione tipo (4-2-3-1) Zengin; Kurtulus, Gulum, Franco, Ramon Motta; Hutchinson, Kavlak; Tore, Ozyakup, Sahan; BA
Trabzonspor Nonostante l’ottimo “score” di mister Mandirali (al debutto in panchina è stato capace di portare i bordeaux-blu al quarto posto con soli due ko in 14 turni), il club di Trebisonda ha voluto puntare sul bosniaco Halilodzic, eroe della nazionale algerina portata ad uno storico ottavo di finale ai recenti Mondiali brasiliani e alla seconda esperienza al Trabzonspor dopo averlo allenato nella stagione 2005/06. Rosa rivoluzionata: partono i veterani Mierzejewski (in Arabia), il centrale ivoriano Bamba (a Palermo), Aldin (al Galatasaray) ma soprattutto il bomber brasiliano Paulo Henrique che, dopo i 21 gol della scorsa stagione, cede alle lusinghe dei cinesi del Shangai. Halilodzic si porta dietro due centrali algerini (l’ex Watford Belkalem e l’ex Olympiakos Medjani) e accoglie gli arrivi del franco-guineano Kevin Costant (esploso a Chievo da mezz’ala, flop al Genoa e modesto terzino nel Milan) e dell’interessante terzino destro Dursun (prestito dal Gala) ma lasciano perplessi i rinforzi in un attacco come visto decimato: la discreta ala mancina Turgut Sahin ex Gaziantepspor, le due punte omonime Yilmaz (Deniz cresciuto nelle giovanili del Bayern e 13 gol nel retrocesso Elazigspor, Sefa cresciuto a Wolsburg e anche lui retrocesso, nel Kayserispor), l’ala destra Gurler (ventiduenne di origini francesi, ben 16 assist sempre ad Elazig) e due scommesse come il trequartista Tasdemir (tra i migliori giocatori della seconda divisione con l’Orduspor) e Gokhan Karadeniz, capace di ben 26 reti ma nella terza divisione turca. A far sognare i tifosi è però arrivato l’ingaggio del paraguaiano Cardozo dal Benfica (lascia Lisbona dopo la più classica delle “crisi del settimo anno” sperando che non si porti dietro la sfortuna che ha colpito i portoghesi nelle ultime stagioni). Formazione tipo (4-2-3-1) Kivrak; Bosingwa, Yumlu, BELKALEM, Keles; CONSTANT, MEDJANI; Erdogan, Aydogdu, Malouda; CARDOZO
Sivasspor L’ex campione brasiliano Roberto Carlos ha già fatto miracoli. Da debuttante in panchina, infatti, ha portato il club biancorosso al quinto posto (con relativa qualificazione in Europa League poi cancellata dall’Uefa). Confermata la maggior parte della rosa (il centrale ceco Navratil torna in patria, l’esterno mancino Karabulut ceduto al Bursaspor) rafforzata dagli arrivi dell’esperto centrale Toraman (in prestito dal Besiktas in cui è sempre stato), di Ozkan dal retrocesso Elazigspor, della punta nigeriana Macauley Chrisantus (una ventina di gol in due stagioni nella seconda divisione spagnola a Las Palmas), dal talentuoso trequartista Bulbul (classe 95′,nato e cresciuto nelle giovanili del Wolfsburg) e la punta Karadeniz vista nel retrocesso Elazigspor e preso anche in vista di una possibile, ma per ora scongiurata, cessione della “stella” Chahechoue (17 reti l’anno scorso per il marocchino). Formazione tipo (4-2-3-1) Celikay; Cicinho, Da Costa, TORAMAN, Erdal; Bekmezci, Arslan; Eser, Chahechouhe, OZKAN; Utaka
Kasimpasa Il club di Istanbul allenato dall’ex bomber georgiano Arveladze (di cui è tifoso il premier turco Erdogan) deve essere più forte della sfortuna: sempre all’ombra dei maggiori club concittadini, squalificato severamente dalla Uefa e con il miglior acquisto dell’estate subito ko. Ceduti il centrale Ayhan (al neopromosso Instanbul Basaksehir) e il terzino Sume (al Gaziantepspor), è stato opportunamente riscattato dal Porto il centrocampista portoghese Andrè Castro, mentre non è partita nel migliore dei modi l’avventura della punta svizzera, ma di origini turche, Eren Derdiyok: ancora giovane (26 anni), esploso a Basilea e lentamente spentosi in quel di Leverkusen, in uno dei primi allenamenti si è procurato la rottura del legamento crociato che lo terrà lontano dai campi fino alla prossima primavera. Ad Arveladze (che sarà affiancato dall’olandese Jan Wouters, ex secondo di Advocaat, e che si occuperà del settore giovanile) toccherà fare di necessità virtù. Formazione tipo (4-2-3-1) Isaksson; Sam, Donk, Ayhan, Kaplan; Castro, Seras; Viudez, Scarione, Babel; Buyuk
Karabukspor Club in ascesa quello rossoblù: tornato in massima divisione nel 2010, arriva subito a metà classifica; poi due faticose salvezze e la scorsa stagione un ottimo settimo posto grazie al lavoro di mister Kafkas (ex ct under21 turca), premiato a sorpresa con la qualificazione d’ufficio (dopo l’esclusione di altri due club) ai preliminari di Europa League. Mercato interessante: partono il terzino Dogan al Trabzonspor, la punta Parlak, il terzino Ucar e l’ala algerina Hamroun, ma arrivano molti giocatori interessanti come la tecnica punta burkinabè Abdou Traorè dal Gaziantepspor, la punta argentina Valentin Viola (classe ’91 scuola Racing in prestito dallo Sporting Lisbona che non sembra crederci più), l’esterno mancino Erkan Kas (riscattato dal Besiktas), la punta congolese Kumbela (da sempre in Germania, 9 gol nel retrocesso Braunschweig in Bundesliga) e quella nigeriana Akpala (riscatto dal Werder Brema), l’esperto centrale Gungor dall’Antalyaspor, il terzino austriaco Kayhan e la “stellina” del Fenerbahce Serdar Aydin (al vero debutto tra i professionisti a soli diciotto anni, dopo un paio di presenze tra i gialloblu l’anno scorso). Formazione tipo (4-4-2) Waterman; Ozgenc, Gungor, Mabiala, Kayhan; Ozek, Sow, INCEDEMIR, KAS; TRAORE’, KUMBELA
Bursaspor Un club alla ricerca d’identità dopo lo storico titolo dell’ormai lontano 2009. Il flop della gestione Daum (a lungo in zona retrocessione) è stata l’ennesima delusione per i “Coccodrilli”, che ci riprovano quest’anno puntando su una leggenda del calcio turco come il sessantaduenne Senol Gunes, che portò la nazionale turca allo storico quarto posto dei Mondiali 2002. A Gunes si chiede un’altra impresa, anche perché la dirigenza, impegnata nella fase finale della costruzione del nuovo stadio (la “Timsah Arena” che sarà curiosamente proprio a forma di coccodrillo), non ha speso molte risorse sul mercato: scaricati il terzino Bassier, gli esterni Sestak e Kazim-Richards e la punta cilena Pinto, arrivano l’ala mancina Karabulut dal Sivasspor e la meteora milanista Bakaye Traorè (discreta stagione all’Erciyesspor). Dopo la scioccante eliminazione dal preliminare di Europa League contro gli sconosciuti georgiani del Chikhura (0-0 in casa e trasferta e sconfitta ai rigori) la società ha rinforzato la rosa solo con l’arrivo in prestito dei trequartisti Josuè (23enne portoghese diverse volte titolare l’anno scorso nel Porto) e Samuel Holmen (30enne svedese, fuori dal progetto tecnico del Fenerbahce). Formazione tipo (4-2-3-1) Tekin; Ozbayrakli, Ozturk, Civelli, Behich; TRAORE’, Ylmaz; Sen, Belluschi, KARABULUT; Fernandao
Genclerbirligi L’unica rappresentante della capitale Ankara, punta a confermarsi nella prima metà della classifica con un cambio in panchina (Kaplan subentra a Ozdilek, c’era stato anche un sondaggio per l’ex Pescara Pasquale Marino) e un mercato coraggioso. Ceduti elementi giudicati non fondamentali come il trequartista Delibalta, la punta bosniaca Zec, il centrale croato Kulusic e il mediano ivoriano Gosso ma anche un “vip” come lo svedese “Jimmy” Durmaz (all’Olympiakos); il miglior colpo dei rossoneri è senza dubbio l’ingaggio (a parametro zero) di uno dei migliori giocatori del campionato rumeno, l’esterno Liviu Antal (15 gol nel Vaslui); di contorno gli arrivi del mediano ex Gaziantepspor Gulle, dell’ala mancina ex Aue Kocer e l’interessante centrocampista classe ’95 e under 19 Antalyali dal Bucaspor. Formazione tipo (4-2-3-1) Dahlin; Aslantas, Radkov, Calik, Tosic; Kaya, GULLE; Tomic, Caliskan, ANTAL; Stancu
Akhisarspor I biancoverdi (con un nuovo allenatore, l’ex Trabzonspor Akcay, subentrato ad Hamzaoglou passato in nazionale come supporto al ct Terim) vogliono continuare a stupire: dall’inevitabile cessione della stella Niasse (la freccia senegalese, 12 gol, va al Lokomotiv Mosca) sono arrivati i liquidi per ingaggiare l’esperto centrale brasiliano Douglao (ex Braga), il bomber greco Gekas (torna ad Akhisar, dove segnò 15 gol due anni fa, reduce da 13 gol nel Konyaspor ma anche da un opaco Mondiale), il mediano belga-camerunense Djoum (ex Roda) e il regista ivoriano Zokora (da tre stagioni a Trebisonda), il terzino Birinci dal retrocesso Elazigspor. C’è comunque ancora spazio (e cassa) per altri colpi; ufficiale l’arrivo dell’ala del Burundi Saidi Ntibazonkiza (una delle sorprese dello scorso campionato polacco a Cracovia). Formazione tipo (4-4-2) Tuncel; Cebe, Demirok, DOUGLAO, BIRINCI; Ozer, Yuce, ZOKORA, Vural; Mezenga, GEKAS
Konyaspor Riaddrizzata una stagione in corso d’opera con l’arrivo di mister Bakkal a metà dicembre e di un campione in cerca di un degno finale di carriera come il bielorusso Hleb capace di trainare il gruppo lontano dalle zone basse della classifica. Anche questo mercato estivo per ora convince: ceduto l’ormai logoro Gekas, la bandiera Kilicaslan (stagione opaca), il “bidone” islandese Thorvaldsson e il vecchio centrale Yavuz, arrivano il centrocampista Orucu (buona stagione al Denizlispor in seconda divisione), l’esperto terzino austriaco Fuchs e il mediano Inceman ex Antalyaspor. Ma sono i colpi in attacco che fanno sognare Konya: rinnovato il prestito dal Porto dell’esterno angolano Djalma, arrivano anche la punta bulgara Rangelov (17 gol nella scorsa stagione a Lucerna) e la coppia rumena Torje (ancora in prestito dall’Udinese dopo le esperienze in Liga con Granada e Espanyol) e Marica, reduce da una discreta stagione al Getafe, entrambi in grado di fare la differenza in Turchia. Formazione tipo (4-2-3-1) Tarakci; FUCHS, Ay, Vukovic, Uslu; Guven, Camdali; Djalma, Hleb, TORJE; MARICA
Rizespor Si punta a bissare una tranquilla salvezza, l’obiettivo prefissato della scorsa stagione da neopromossa. Difficile ripetersi dopo il cambio di panchina (via Calimbay, arriva Ozdilek che ha quasi portato il Genclerbirligi in Europa) e un mercato sottotono: due arrivi (il centrale Kacar e il centrocampista mancino Duruer) entrambi dal retrocesso Antalyaspor e il prestito della punta slovacca Holosko (in prestito dal Besiktas dove ha passato sette anni, la scorsa stagione solo due reti però) cessioni di elementi di contorno (tra cui la punta argentina di passaporto slovacco Depretis e il trequartista rumeno Cernat); si riparte però da importanti punti fermi come gli attaccanti Kaya, Kweuke e il terzino iracheno Ali Adnan, tornato dopo la sua “mediatica” chiamata alle armi nelle truppe del suo paese. Formazione tipo (4-2-3-1) Kirintili; Altinay, Viera, Oboabona, Ali Adnan; Söylemezgiller, Sylvestre; HOLOSKO, Kaya, Albayrak; Kweuke
Eskisehirspor Una stagione in chiaroscuro: tredicesimi in campionato e finalisti nella coppa nazionale (sconfitta di misura col Galatasaray) che però non è sfociata nella qualificazione europea negata dall’Uefa. Si riparte ringiovanendo, e di molto, la rosa: via diversi ultratrentenni tra cui il bomber Necati, lo stopper Cetin, il terzino brasiliano Dedè e l’ex Modena Kamara (il senegalese torna in Italia, a Catanzaro). Non rinnovato il prestito del cileno Jorquera (torna a Parma dopo una buona stagione) gli arrivi destano sicuro interesse: in difesa il centrale classe ’90 Dabanli dal Norimberga, due ali come Ozkan (dal retrocesso Elazigspor) e l’ivoriano Sissoko (22enne ex Panathinaikos), in attacco il gigante dell’under21 albanese Muriqi, il brasiliano Welliton dallo Spartak Mosca e in prestito dal Besiktas Sismanoglu ma il vero colpo è il prestito dal Benfica dell’argentino Funes Mori (ancora giovane essendo del ’91, a Lisbona ha di fatto trovato spazio solo nella seconda squadra degli “encarnados”). Formazione tipo (4-2-3-1) Boffin; Camdal, Coskun, Akaminko, TEBER; Kara, Lawal; Cek, Zengin, OZKAN; FUNES MORI
Kayseri Erciyesspor Forti di una salvezza che a metà stagione pareva irrealizzabile e che è diventata invece, meritatamente, realtà il club nerazzurro cerca la riconferma e, chissà, magari qualcosa in più senza mister Karaman ma col rampante 45enne Korkmaz (ex difensore bandiera del Galatasaray) reduce dalla promozione con l’Istanbul Basaksehir e che allenò già per pochi mesi i nerazzurri nel 2007. Via il portiere serbo Jorgacevic, il centrale Kuruksu, il terzino Eksiouglu, l’ala Oztekin e il centrocampista costaricense Azofeifa i rinforzi sembrano funzionali all’obiettivo: in primis la conferma del centrale senegalese Mangane e soprattutto del portoghese Edinho, impatto devastante il suo nella scorsa stagione (arrivato a gennaio ha collezionato 11 reti in 15 presenze). Interessanti anche gli arrivi della punta Parlak (10 reti nel Karabukspor), del centrale ghanese Boye (dal Rennes), del mediano maliano Sylla in prestito dall’Aston Villa e dell’esperta punta Necati dall’Eskisehirspor. Formazione tipo (4-2-3-1) Degirmenci; Can, BOYE, Mangane, Ozturk; SYLLA, Mandjeck; Yildirim, Ibricic, PARLAK; Edinho
Gaziantepspor Rivoluzione a Gaziantep dopo la deludente scorsa stagione. In panchina arriva l’ex Inter Okan Buruk che ben si è comportato da subentrato sulla panchina dell’Elazigspor pur non evitando la retrocessione. Partiti (ceduti o svincolati) più di una decina di elementi tra cui il centrocampista slovacco Sapara, l’ala Sahin e le punte Traorè e Tosun, sbarcano altrettante novità tra giocatori d’esperienza (i terzini Sume ex Kasimpasa e Arslan dall’Antalyaspor), scommesse straniere (il centrale brasiliano Chico dal Coritiba, i nigeriani Arokoyo dal Myallby e Chibuike dal Rosenborg, la punta guineana classe ’94 Camara dall’Ajaccio e quella honduregna Costly con un gol all’attivo ai Mondiali brasiliani) ed emigranti di ritorno (dall’Olanda il trequartista Turk, da Francoforte la punta Nefiz). Una squadra, un’enigma. Formazione tipo (4-4-2) Karcemarskas; SUME, CHICO, Binya, Can; Durak, Kayali, SEN, Akin; CHIBUIKE, Demir
Istanbul Basaksehir La neopromossa più ambiziosa si presenta in Super Lig cambiando “look”: cambia il nome (prima era conosciuta come Istanbul BB ora Basaksehir sposando appunto la causa dell’omonimo quartiere della metropoli turca), cambia stadio (si trasloca dall’Ataturk al nuovo, modernissimo, Başakşehir Stadium capace di circa 18mila posti) e allenatore (da Arslan al ritorno di Avci). Anche parte della rosa cambia fisionomia (anche grazie alla cessione del terzino portoghese Geraldes allo Sportin): arrivano due portieri come Ceylan dal Galatasaray e Babacan dal Manisaspor, in difesa il terzino mancino Oztorun dall’Orduspor, il terzino destro Ucar dal Karabukspor, l’esperto stopper Ayhan dal Kasimpasa (in estate aveva già un accordo col Besiktas), il centrale della nazionale moldava Epureanu (ex Anzhi e Dinamo Mosca), il 19enne mediano Yildiz dalle giovanili del Borussia Dortmund, l’ala destra Rotman (nel giro della nazionale slovena), in attacco l’ex bomber del Fenerbahce Senturk e il francese Perbet dal Villarreal (10 gol nella scorsa Liga). Formazione tipo (4-2-3-1) BABACAN; Sahin, Ayhan, EPUREANU, OZTORUN; Tekdemir, Korkmaz; PERBET, Visca, Madureira; SENTURK
Balikesirspor La meno attrezzata delle neopromosse per la massima serie, sulla carta. I biancorossi, debuttanti assoluti in Super Lig, perdono elementi importanti della promozione come i centrali Efendioglu e Sozgelmez, il terzino Dinler e il trequartista Reis. Gli arrivi però non sono male: in difesa i centrali Kulusic (croato dal Genclerbirligi) e Nuno Coelho (portoghese dal Braga), il mediano portoghese Andrè Santos (25enne ma già con buona esperienza tra Sporting e Guimaraes) e due innesti di qualità (sebbene entrambi in cerca di rilancio dopo ultime stagioni in ombra) sulla trequarti come il brasiliano Alanzinho dal Trabzonspor e il venezuelano Vargas dall’Anderlecht più una punta di categoria come Yildirim dal Bursaspor. L’entusiasmo sopperirà alla mancanza di esperienza? Formazione tipo (4-4-2) AYVAZ; ALKAN, KULUSIC, COELHO, CEVAHIR; SANTOS, Ceviker; VARGAS, ALANZINHO, Calik; YILDIRIM
Mersin Il club rossoblù torna in Super Lig dopo due stagioni di “purgatorio” vincendo i playoff. Perse anche qui molte pedine fondamentali della promozione a partire da mister Vural rimpiazzato però da Calimbay che bene ha fatto a Rize: partono il terzino destro Tandogan, il centrocampista tunisino Ben Yahia, l’ala destra nigeriana Ozokwo e l’esperto bomber Yildiz. La campagna acquisti è però all’altezza, soprattutto sulla trequarti dove arrivano l’esperto brasiliano Tita (bandiera dell’Antalyaspor), Delibalta dal Genclerbirligi e il burkinabè Nakoulma (tra i migliori giocatori della scorsa stagione in Polonia). Rinforzata anche la difesa (il terzino brasiliano Wederson ex Antalyaspor, il 33enne centrale Cetin, il giovane albanese Ssdiku dall’Helsingborgs) e l’attacco con tre punte straniere come il brasiliano Welliton (un lustro a segnare allo Spartak, in cerca di rilancio dopo tre stagioni negative) il boliviano Pedriel (ex Sivasspor) e l’ungherese Futacs, classe ’90 in cerca di rilancio (un paio di anni fa era quotato in Championship) dopo una buona stagione in patria. Formazione tipo (4-2-3-1) GUVENC; BALCI, Mitrovic, CETIN, WEDERSON; Ceylan, Kaya; NAKOULMA, DELIBALTA, TITA; WELLITON