Giunge alla conclusione la prima giornata della 55esima edizione della Copa Libertadores. Le gare delle 23 vedono il successo del Furacão sul The Strongest e della U de Chile sul Defensor Sporting. Alle 1.15 trappola cilena per il Lanús che impatta a reti bianche contro l’O’Higgins e colpo esterno del Grêmio ai danni del Nacional. Alle 3.30 big match tra Atlético Nacional e Newell’s: a spuntarla sono i padroni di casa. Infine, successo in rimonta per l’Emelec sul Bolívar.
UNIVERSIDAD DE CHILE vs. DEFENSOR SPORTING 1-0 (82′ Lorenzetti) [23.00 ora italiana]
L’Universidad de Chile conquista i tre punti dopo una partita tirata e sofferta contro gli uruguayani del Defensor Sporting. La U si impone 1-0 grazie al golazo realizzato da Gustavo Lorenzetti quando la partita stava volgendo al termine. Con questa vittoria, i cileni condividono la cima della classifica del gruppo 5 con i peruviani del Real Garcilaso, entrambi – ovviamente – con tre unità.
La prima metà del match offre uno spettacolo da dimenticare, noioso e senza alcuna occasione da gol. Il Defensor attua una marcatura aggressiva e chiude tutte le linee di passaggio tanto che la U si ritrova impossibilitata ad avanzare oltre i 16 metri.
Le cose migliorano nel secondo tempo, con una U de Chile che esprime maggior intensità offensiva, sempre e comunque contrastata da una ferrea difesa ospite. La partita continua, dunque, a vivere una fase di stallo.
Fino a quando arriva il gran gol di Lorenzetti nel finale di partita che regala a los azules la prima gioia di questa Libertadores.
ATLÉTICO PARANAENSE vs. THE STRONGEST 1-0 (23′ Paulinho Dias) [23.00 ora italiana]
L’Atlético Paranaense dello spagnolo Miguel Ángel Portugal festeggia la vittoria di misura (1-0) contro il The Strongest, partita valevole per la prima giornata del gruppo 1.
Durante il match, dopo 23 mesi di assenza, è tornato a calcare i campi da gioco Adriano, l’imperatore, al quale Portugal ha concesso i cinque minuti finali.
La giocata risolutiva per la squadra di Curitiba arriva nel primo tempo ed è opera di Paulinho Dias, che finalizza con un gran tiro un’ottima azione collettiva dell’Atlético. L’azione del gol rappresenta, probabilmente, il gesto tecnico migliore di un incontro caratterizzato dalla poca intensità, aspetto sul quale ha sicuramente influito il pessimo stato del terreno di Vila Capanema.
L’inizio di partita è equilibrato, l’Atlético Paranaense incontra una certa difficoltà nell’imporsi a centrocampo contro un The Strongest partito con decisione al fine di mettere subito in apprensione la retroguardia brasiliana grazie a fulminei contropiede.
Le offensive dei boliviani, però, diminuiscono molto presto e l’Atlético ne approfitta per alzare il baricentro e provare a colpire sulle fasce grazie alla profondità garantita dai laterali Sueliton e Natanael.
Nella ripresa i ritmi calano notevolmente – soprattutto per quanto riguarda il Furacão – ma i boliviani non riescono a sfruttare tre occasioni nitide capitate loro nell’arco di un paio di minuti.
Nell’ultima mezz’ora, il gioco, così come le occasioni, latita e l’Atlético Paranaense può mettere in cassaforte il primo successo di questa fase a gironi.
NACIONAL vs. GRÊMIO 0-1 (68′ Riveros) [1.15 ora italiana]
Il Club Nacional comincia nel peggiore dei modi il suo cammino in Copa Libertadores. Il Grêmio, infatti, riesce nel colpaccio ed espugna il Parque Central di Montevideo grazie alla rete messa a segno dal paraguayano Riveros al 68° minuto.
L’incontro, privo di grandi emozioni, vede andare in scena, sin dall’inizio, una serrata lotta in mezzo al campo al fine di prevalere sull’avversario. Il Grêmio crea danni al Nacional in virtù del suo atteggiamento ultra aggressivo, riuscendo così nell’intento di annullare il fattore campo favorevole agli uruguayani.
Con molta più mobilità e vivacità rispetto ai padroni di casa, il Grêmio s’impadronisce del possesso palla e obbliga il Tricolor a retrocedere il proprio raggio d’azione. Detto questo, la prima frazione trascorre monotona senza alcuna occasione degna di nota.
Dopo l’intervallo, il Nacional inizia ad aumentare il pressing e in appena un minuto genera più situazioni pericolose che nel resto della sfida, con un cabezazo del capitano Andrés Scotti che costringe Marcelo Grohe a mettersi in mostra. Nonostante tutto, le difese continuano a dominare e l’incontro scorre senza grossi rischi dalle parti dei due portieri. Quando il match minacciava di scivolar via verso un pareggio a reti bianche, il Grêmio effettua la giocata decisiva approfittando di una delle rare disattenzioni difensive del Nacional: l’azione si sviluppa sulla fascia, cross al centro e colpo di testa vincente di Riveros.
Il Nacional, dopo lo svantaggio, prova ad aprirsi maggiormente in cerca del pareggio ma continua a peccare nella velocità della manovra, mancanza che rende prive di idee le trame dei Bolsos. Questo favorisce i brasiliani, che con la partita oramai nelle loro mani, attendono l’errore dei rivali per ripartire in contropiede.
Il Nacional non riuscirà a trovare la via della rete (c’era forse un rigore per la formazione di Gerardo Pelusso) cosicché il Grêmio può gioire per un successo esterno di importanza fondamentale per l’accesso agli ottavi di finale della competizione.
LANÚS vs. O’HIGGINS 0-0 [1.15 ora italiana]
Un’eccellente prestazione di sacrificio e ottima applicazione dei campioni cileni dell’O’Higgins imbriglia le consuete combinazioni offensive ad alta velocità del Lanús e fa sì che l’incontro termini in parità.
Buon punto soprattutto per i cileni che, sin dalle prime battute, non lasciano spazio agli argentini: sfruttando lo schema a specchio (il 4-3-3), giocano a uomo e impediscono ai tre centrocampisti di impostare, aggredendo specialmente uno statico Somoza. Nonostante ciò, il Granate domina il pallone e sfiora il vantaggio in un paio di occasioni: Garcés vola per togliere dall’incrocio un colpo di testa di Diego González, conseguenza di un inserimento spettacolare del Pulpo alle spalle della difesa in uscita.
Dopo lo spavento, Pablo Hernández comincia a mettersi la squadra sulle spalle e a trascinarla verso l’area avversaria con giocate sopraffine e contundenti. Un suo tiro, indirizzato all’angolino basso ed effetto di un’ottima azione corale, viene ben neutralizzato da Marchesín sul finire della prima parte.
A inizio ripresa Calandria non sfrutta un delizioso filtrante di Hernández e spara alle stelle una grande opportunità. L’O’Higgins, ora, si dedica anche alla transizione positiva, continuando a negare la profondità ai rivali, cosa che soffrono in particolar modo giocatori di fascia quali Junior Benítez e Lautaro Acosta (poi effettivamente sostituito).
Il Lanús ci prova, guidato più dall’impegno che dalla lucidità ma il bunker cileno è impenetrabile. La volontà di far valere il fattore “Fortaleza” non si è concretizzata.
EMELEC vs. BOLÍVAR 2-1 (11′ Mena, 73′ Fernando Giménez; 9′ Callejón) [3.30 ora italiana]
L’Emelec, in rimonta, agguanta la vittoria e mette in saccoccia i primi tre punti del torneo. Il Bolívar passa in vantaggio al 9° minuto del primo tempo grazie al gol di Juan Callejón, fratello gemello di José María del Napoli.
Il pareggio giunge immediatamente all’11° minuto: autore della rete è l’esterno destro Mena. La rimonta avviene al 28° minuto del secondo tempo e il protagonista è il centrocampista Fernando Giménez. Delusione per i boliviani che ci avevano creduto, grande mentalità e determinazione per arrivare alla rimonta per gli Electricos ecuadoregni.
ATLÉTICO NACIONAL vs. NEWELL’S OLD BOYS 1-0 (81′ Cardona) [3.30 ora italiana]
Una straordinaria seconda frazione dell’indisciplinato ma talentuosissimo Cardona regala la vittoria ai Verdolagas di Medellín che così raggiungono i brasiliani del Grêmio in testa al gruppo 6, ribattezzato dai più come il classico gruppo della morte (grupo de hierro, ossia gruppo di ferro, in spagnolo).
Nel primo tempo l’Atanasio Girardot funge da teatro per un saggio di possesso palla – filosofia che accomuna le due compagini sudamericane – di ottimo livello ma alla fin dei conti abbastanza sterile. L’Atlético Nacional domina quest’esercizio di stile e schiaccia il NOB nella propria metà campo, facendo valere tutte le qualità che, nell’anno 2013, lo hanno consacrato in territorio nazionale. Il Tricampeón colombiano fa la partita e il Newell’s crea le occasioni: Maxi Rodríguez, infatti, ha tra i suoi piedi due chances per passare in vantaggio ma pecca in freddezza e si fa fermare, rispettivamente, dall’esterno della rete e da un ottimo riflesso del Neco Martínez. Allo scadere, anche il Nacional sfiora il vantaggio: sugli sviluppi di un’azione confusa Víctor Lopez rischia l’autorete ma per sua fortuna la palla termina incoccia sulla traversa e il risultato rimane in parità.
Nella seconda parte di gara il Newell’s alza la pressione e si comprime per chiudere i varchi centrali al Nacional, spazi nei quali è solito sguizzare il numero dieci Cardona. Dietro, i colombiani rischiano nel tre contro tre che si profila ogni qual volta los Leprosos avanzano con rapidità, non permettendo ai centrocampisti di sostenere la propria retroguardia. Ed è proprio da due giocate rapide (di cui una sull’esterno) che nascono i principali pericoli di marca argentina. Prima Maxi segna con un destro al volo dopo una respinta della difesa ma il gol viene annullato per previa posizione di fuorigioco di Trezeguet, poi Muñóz (subentrato a un Trezeguet poco utile al tipo di gioco di Berti) serve una gran palla allo stesso Maxi che però apre troppo il piattone e non inquadra la porta.
Ricevuto il campanello d’allarme, la formazione di Osorio si ricompatta e riparte all’attacco, dando il via allo show di Cardona. Il 21enne colombiano bombarda letteralmente la porta difesa dal Patón Guzmán e all’81° trova, finalmente, il destro decisivo – probabilmente si tratta del tiro meno pericoloso in apparenza – che s’infila all’angolino alla destra del portiere. Seccessivamente l’Atlético leggittima il risultato andando a più riprese vicino al gol del raddoppio. Vittoria meritata per il Nacional che rifila l’ennesima batosta al Newell’s, incapace di vincere dallo scorso ottobre.